4. 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜

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micol: lo ammetto, non avrei mai pensato di dirlo, ma abbiamo un punto in comune.

waxiello: chi si rivede

waxiello: quale sarebbe?

micol: Mario Molinari.

waxiello: ah quindi hai visto la diretta

micol: per caso ma ti ringrazio, non avevo avuto modo di sentire il pezzo, quindi l'ho sentito in diretta con te.
non montarti la testa però.

waxiello:  non pensavo fossi una tipa da rap

micol: e che tipa pensavi che fossi?

waxiello: una che ascolta qualunque cosa tranne proprio il rap. si sa, non è per molti, perché in pochi lo capiscono ed in pochi arriva.  Tedua ha scritto la divina commedia, in tutti in sensi, non vedo l'ora di ascoltare il resto

micol: mi trema già il culo al solo pensiero.

waxiello: perché proprio Tedua?

micol: perché non Tedua? a chi non piace

waxiello: a molte persone, quindi perché lui?

non voleva rispondere, non diceva le proprie cose al primo che incontrava, sopratutto se wax. alcune cose andavano custodite come se fossero il tesoro più importante, per difenderle dagli altri e le sue cose lo erano.

micol: non ho voglia di parlarne

waxiello: io lo ascolto perché dice cose che per la maggior parte delle volte mi rappresentano.

waxiello: quando ne avrai voglia, io sono qui.
visualizzato.

si era addormentata così di botto, con la chat con wax aperta inoltre, ma poco le interessava, non gli avrebbe risposto. anche perché era più che sicura che il rosso avesse ancora da fare con quegli instore e lei sopratutto aveva da fare con lo studio.
quella sera poi sarebbero andati in un locale con pietro, quindi wax era irrilevante in quella giornata.

quando lei aveva da fare non guardava in faccia nessuno, neanche sua sorella. a volte metteva il dovere sopra ogni cosa, perché lo riteneva troppo importante per essere snobbato. sopratutto lo studio che stava facendo le dava ossigeno per vivere che lo riempiva dipingendo non appena aveva un po' di spazio. non aveva mai provato a vendere i suoi disegni o dipinti, perché talmente personali per farlo. il solo pensiero che qualcuno potesse identificarsi, le faceva saltare la testa. erano suoi, raccontavano la sua storia e di nessun altro.

quando finalmente tornò la sera, attese di nuovo sua sorella che come al solito era l'ultima a prepararsi.
wax non si era fatto vivo per tutto il giorno, come si immaginava lei e per micol andava benissimo così. il solo problema è che lei durante il giorno aveva riletto più volte la loro conversazione di ieri, rimanendo ammaliata di aver trovato qualcuno che amava Tedua almeno quanto lei.
poi quelle parole finali, di lui, le avevano smosso qualcosa dentro che non sapeva spiegare. quindi anche ora, a rileggere la chat, mentre sua sorella ancora non era pronta. lo prendeva come passatempo ormai, stare dentro quei direct.

«cosa stai leggendo? è tutto il giorno che ti vedo con quel telefono... hai un nuovo spasimante?»
sentendo sua sorella bloccò subito il telefono e scatto in piedi come una molla.

uragano || waxWhere stories live. Discover now