32. 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑖 𝑞𝑢𝑖?

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micol's pov

negli ultimi giorni aveva pensato solo a studiare ed aveva dato anche un esame, anche se comunque aveva vari pensieri per la testa. uno tra questi sicuramente era wax.
aveva scritto al rosso lo stesso giorno di quando si erano visti ma non aveva mai risposto, i due non si sentivano e non si vedevano da quel momento. comunque lei sapeva che fosse impegnato ma non fino a quel punto, da non scriverle per niente.

aveva l'impressione che avesse sbagliato qualcosa, aveva l'impressione che il gesto che aveva fatto non era la cosa giusta da fare. sua sorella più volte aveva provato a tranquillizzata, senza successo perché il suo pensiero era sempre sul fatto che aveva sbagliato tutto.

«mic, ti va di andare a Genova domani? dai ci svaghiamo un po'»
era entrata nella propria stanza proprio eleonora, lei era sul letto con una cuffietta messa e l'altra no.
guardò solamente sua sorella e poi le fece cenno di andarsene, lei però si avvicinò e si sedette lì.
«oh micol, mica puoi stare così per un ragazzo... dove è la micol che conosco? quella che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno?»

«è morta da quando mi hai portato a quell'instore»
sospirò e si mise seduta.
«tutta colpa tua, non ci dovevo venire, perché guardami sto sotto ad un maranza del cavolo»
eleonora accennò una risata ma smise subito, tornando seria.

«dai, andiamo a Genova, prometto che non te ne pentirai. l'ho detto anche a sara, noi tre insieme»
così si fece convincere da sua sorella.

non aveva capito perché avesse insistito così tanto per andare a Genova, avevano passato il tragitto a parlare e stra parlare, solo ele e sara, mentre lei guidava completamente in silenzio. stava cercando di concentrarsi sulle loro conversazioni, ma la verità era che non ci riusciva. dopo tanto tempo sentiva di voler piangere e far uscire tutto quello che aveva dentro.

una volta arrivate a Genova, si rese conto del perché sua sorella avesse insistito così tanto e del perché anche sara fosse venuta.
c'era pietro e se c'era pietro di conseguenza c'era wax. micol, quindi, prima di scendere prese da parte sua sorella, su tutte le furie.

«tu e pietro mi avete rotto con questi giochini, ora vi lascio qui e tu e sara ve ne tornate con loro»

«se lo avessi detto saresti venuta? no. neanche wax lo sa che ci sei, scusami ma l'ho fatto per il tuo bene. micol, non ce la faccio più a vederti così»
disse sincera e poi si avvicinò per salutare pietro.

micol rimase per un momento in disparte, mentre vedeva anche sara salutare bacio. provava un fastidio verso sua sorella per il semplice fatto che le aveva nascosto questa cosa. di certo, dopo quello che era successo, a micol l'ultima cosa che andasse era vedere wax.
vide pietro avvicinarsi a lei e poi le avvolse un braccio intorno le spalle scompigliandole i capelli e la guardò con un gran sorriso.

«tanto lo so che sotto sotto volevi vederlo, proprio come lui vuole vedere te. su con la vita mic»
esclamò alla fine, lei alzò gli occhi al cielo.

«micol ma da quando sei diventata così?»
intervenne sara avvicinandosi ai due, pietro ancora aveva il braccio intorno alle sue palle.

«cosa? sono sempre io sara.»

«la micol che conosco io sarebbe stata entusiasta di essere qui, qualsiasi cosa sia successa con quel wax, lascialo alle spalle»
in effetti era cambiata ma wax l'aveva fatta cambiare.

ora si sentiva più consapevole di sè stessa e del fatto che non bisognava solo fare serate o cavolate per divertirsi. tutta quella situazione nuova però era un casino per lei, tant'è che aveva smesso di reagire, quando invece lo faceva di solito con tutto. la cosa peggiore era che sapeva che presto avrebbe incontrato di nuovo gli occhi del rosso e non sapeva bene come avrebbe reagito sia lei che lui.

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora