40. 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑟𝑎𝑔𝑎𝑛𝑜

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sulla barca la prima cosa che successe è che i ragazzi lì presenti si iniziarono a presentare a lei e a sua sorella, dimostrandosi fin da subito molto gentili e simpatici.

in quel momento non capiva perché a bacio non stessero tanto simpatici e infatti il biondo non perse tempo per avvicinarsi a lei ed avvertirla.

«è solo apparenza, presto quello si mette a fare giochi di magia, siamo ancora in tempo a scappare»
lei scosse il capo accennando ad una risata.
«no guarda che dico davvero, ieri avrà fatto almeno cinque giochini, menomale che ci sei tu oggi»
il biondo era molto sollevato di averla lì ed anche lei lo era.

quello che sembrava meno sollevato era proprio wax, stava per i fatti suoi a parlare con gli altri, dimostrandosi scostante nei suoi confronti. fatto sta che non avrebbe lasciato stare, in un modo o nell'altro lei doveva sapere cosa fosse successo e se non lo avrebbe fatto pietro, lo avrebbe chiesto direttamente al rosso.

«ok pit, spara... cosa ha fatto wax?»
il più grande si girò di scatto verso di lei e rimase alcuni secondi in silenzio.

«niente, cosa ha fatto?»
sapeva benissimo che stava mentendo e questa cosa le stava iniziando ad andare suoi nervi.

«pietro cazzo non sono stupida, mi sta completamente evitando... cosa ha fatto ieri?»
lui distolse lo sguardo e sospirò.
non si aspettava che parlasse, sapeva che lo avrebbe difeso, qualunque cosa fosse.

quindi dato che lui non diceva niente, decise lei di agire e quindi si avvicinò a passo deciso verso wax, con dietro bacio che la richiamava. non aveva intenzione di star zitta, se il rosso aveva fatto qualcosa era giusto che lei lo sapesse, perché il non sapere era peggio. sentì la rabbia iniziare ad aumentare ma nello stesso tempo cercò di rimanere calma, non voleva fare di certo una scenata.
matteo stava parlando con il festeggiato ed i due non si scomodarono neanche a smettere di parlare o di guardarla, quando lei arrivò.

«wax, possiamo parlare?»
entrambi così la guardarono interrompendo il discorso, poi il ragazzo si allontanò e lei con wax rimasero soli.

il sole picchiava su quella barca, che adesso aveva iniziato a muoversi e poteva sentire il vento tra i capelli sciolti e biondi.

«che succede?»
fece il finto tonto ma lei sapeva benissimo che in realtà lui conosceva l'argomento di quella conversazione.

«qualunque cosa sia, puoi dirmela. ci siamo detti che avremmo imparato a conoscerci, se iniziamo così non andiamo da nessuna parte»
incrociò le braccia al petto, guardandolo dritto negli occhi.

il rosso davanti a lei fece per rispondere ma poi arrivò una delle ragazze lì presenti, si posizionò di fianco a lui e mise una mano sulla sua spalla. era una bella ragazza, poco più bassa di wax e più alta di lei, aveva veramente un bel fisico ed era mora, guardava matteo ammiccando un sorriso.
che cavolo voleva?

«wax, ti va di andare a prendere il sole insieme?»
micol alzò un sopracciglio, ancora con le braccia incrociate al petto.

quel tono di voce che aveva usato la ragazza, lei lo conosceva fin troppo bene.
guardò subito dopo gli sguardi di lei che aveva e sospirò, cercando di reprimere quel fastidio che si stava iniziando a creare.

«tu sei...?»
chiese micol rivolgendosi alla mora che non aveva smesso di guardare wax per un secondo.

le stava dando un fastidio assurdo ed adesso dalla faccia si poteva notare benissimo.
una delle sue doti, seppur non era una dote ma una disgrazia, era che non sapeva reprimere le emozioni e le dimostrava sempre attraverso il viso.

«piacere, teresa... wax allora andiamo?»
stava praticamente facendo finta che lei non ci fosse.

«veramente io-»

uragano || waxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora