21. 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑔𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖

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«ha visto micol»
rispose wax a suo fratello trovando che fosse una cosa normale, quindi lo disse con tutta la semplicità del mondo.

«ah ora capisco»

«cosa?»

«niente, micol tua sorella è tornata?»
pietro cambiò discorso guardando ora micol, lei scosse solo il capo.

«perché?»

«niente.»
lo guardò aggrottando le proprio sopracciglia.

«vuoi dire qualcosa o vuoi continuare a dire niente per il resto della conversazione?»
disse a quel punto wax, allentando un po' la presa su micol, lasciando solo un braccio intorno al suo corpo.
bacio rimase stranamente in silenzio e wax capì subito che qualcosa non andasse.
«pit, che hai?»

«devo parlare con eleonora, tutto qua»

«ele è off limit, almeno per tutto oggi, mi spiace pit ma ho bisogno di mia sorella»
disse a quel punto lei e si alzò dal letto di wax, lasciando il rosso sul letto.

«è importante mic»

«la mia cosa è più importante.»
aveva bisogno veramente di sua sorella, aveva bisogno delle sue rassicurazioni.

«ma dai, glielo dico io ad ele che hai scopato con wax. non c'è bisogno che glielo dici, dovevamo vederci quando tornava, ci siamo messi d'accordo micol»
a quella frase ci rimase male e molto.

davvero andava a pensare sempre a quello? c'erano cose molto più importanti e di sicuro se diceva che una cosa era importante non era su wax e su quello che non avevano fatto. si, perché i due si erano solamente baciati e nient'altro.
sorrise nervosa per non mettersi a piangere e sembrare una bambina.

«non esiste solo quello pietro cazzo! esistono cose più importanti di raccontare alla propria sorella di essersi fatti un ragazzo. sei veramente uno stronzo pietro, vai a fanculo»
disse e poi gli diede una spallata prima di andare via e potè sentire solo wax parlare.

«ma sei veramente un cretino bro, quando fai così ti prenderei a sberle. non lo capisci veramente il limite vero?»
lei nel frattempo se ne andò ed iniziò a camminare verso casa, pronta all'inferno che doveva vivere con i suoi.

probabilmente pietro non avrebbe mai capito il limite e sicuramente avrebbe fatto come se niente fosse. micol però non aveva proprio più intenzione di parlarci, per quanto gli volesse bene e si fosse affezionata a lui, raggiungeva dei limiti che lei non poteva più tollerare.
rientrata in casa vide subito sua madre avvicinarsi, sicuramente preoccupata.

«dove sei stata micol?»

«tranquilla, a casa di un amico, sto bene»
disse sincera ma venne bloccata ancora da lei.

«amico? non ci sarai-»

«dio mamma così sembri eleonora! è una persona che conosco, è il fratello di un mio amico stretto. tutto qua, come vedi sono viva»

«mic!»
sua sorella apparse dalla propria stanza e poi si precipitò ad abbracciarla.
le due poi si diressero verso la camera di micol, lasciando fuori sua madre che aveva già rotto abbastanza per quanto le riguardava.
«scusami se non ti ho risposto... stai bene? dove sei stata da pietro?»
a sentire quel nome le venne un nervoso addosso e lei se ne accorse.
«cosa ti ha fatto?»

«qua il punto non è cosa mi ha fatto pietro, ele, ma che tu mi hai lasciato da sola e mi hai raccontato un sacco di cazzate.
perché non mi hai detto che te e pietro non siete mai andati a letto e sopratutto che non vi frequentate? e poi cosa cavolo sei andata a fare anche tu a Roma insieme a wax»
era veramente nera, aveva un sacco di emozioni sparse ed iniziò a fare grandi respiri per tranquillizzarsi.

«scusami, ti prego... ero a Roma a casa di ndg, mi è invitata. io e lui ci frequentiamo, se non ti ho detto niente è perché è sempre stata una cosa così ma ieri c'è stato altro e volevo aspettare per dirtelo»

«ma chi è adesso ndg?»

«nicolò, mic»
si sorprese nel capire chi fosse. davvero nico l'amico di wax?

«l'amico di wax? e pietro?»

«pietro mi piaceva, però poi ho capito che ci può stare solo un'amicizia, anche perché lui non vuole nulla di serio con nessuna. io e lui ci vediamo per parlare di te e wax...»
micol si alzò in piedi guardando sua sorella furiosa.

«ma che cazzo stai dicendo? cioè voi vi vedere per parlare di noi?? perché?»

«perché micol voi due da soli non riuscite a combinarla mezza, entrambi stiamo cercando di darvi consigli per fidarvi.
è palese che voi due vi piacere, è così palese che se ne sono accorti tutti i ragazzi di amici, me lo ha detto pit. »

«ma voi due non avete il diritto di intromettermi. io e wax ce la caviamo da soli. sai chi c'era ieri quando tu facevi quello che ti pare con nico? proprio lui. per colpa tua mi ha visto fragile e lo sai che odio farmi vedere così. per colpa tua ele, mi sono dovuta rifugiare altrove e non da mia sorella!»
aveva alzato un po' la voce ma non abbastanza per far intromettere i suoi in quella conversazione.

eleonora rimase in silenzio ed abbassò lo sguardo evidentemente dispiaciuta, poi lo rialzò a guardò la minore che era in piedi ancora.

«mic, va bene farsi vedere vulnerabile da altre persone. anche tu piangi come tutti e non devi vergognarti di farlo. a me dispiace non esserci stata ma devi imparare a cavartela anche senza di me e sono fiera del fatto che ieri ce l'hai fatta»
micol a quelle parole iniziò a piangere, nora quindi si alzò e l'abbracciò forte.

«ieri wax mi è stato vicino come mai avrei pensato...ci siamo baciati, e se mi farà del male? cosa farò ele? come farò?»

«se ti fa del male io gli spezzo le gambe, sono fiera di te, davvero tanto»
disse stringendola ancora, lei si fece cullare da quell'abbraccio.

quella paura non le sarebbe mai andata via. fino a quando non si sarebbe fidata al cento per cento di matteo, quella paura ci sarebbe sempre stata e non sapeva se lo avrebbe mai fatto. non sapeva se quel lato era un lato necessario solo per quel momento o se effettivamente esisteva davvero.
sciolse l'abbraccio con sua sorella e la guardò, entrambe sorrisero e poi ele le accarezzò il viso dolcemente.

«ah nora, ti cerca quel coglione di pietro. contattalo che sembrava disperato, forse più di me»

«cosa ha combinato?»
chiese capendo che c'era del risentimento nei suoi confronti.

«beh lo sai che il suo forte non è il tatto. ha sminuito il fatto che mi servivi per prima, non sapendo quanto fosse effettivamente importante per me»
ele scosse il capo, aspettandosi sicuramente qualcosa del genere.

«gliele dico quattro»

«tanto lo ha fatto anche wax e... ho conosciuto sua madre, o meglio non si è presentata, l'ho solo vista per cinque minuti»
lo disse in imbarazzo ed abbassò lo sguardo.

effettivamente non aveva mai conosciuto i genitori di qualcuno, più che altro perché erano sempre tutti da una botta e via. con wax non era chiaro cosa ci fosse, però era diverso da tutto e tutti, forse neanche voleva sapere cosa fosse.

«ah si? allora sei davvero importante per waxiello e... come è stato il bacio?»

«non devi scrivere a pietro??»
cambiò discorso per non dover affrontare quel discorso tanto imbarazzante.

«prima dimmi solo se è stato bello»
lei annuì e sua sorella esultò come una bambina piccola.

micol scosse il capo divertita da quella sua reazione, però doveva dire che per la prima volta lei stessa era felice.
poi sentì il telefono vibrare e vide un messaggio da ig.

waxiello: è tutto ok??

waxiello: scusami per pit, è coglione ma lo sai

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