57. 𝑡𝑖 𝑎𝑚𝑎

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13 dicembre

i giorni erano passati velocemente, come anche i mesi e in men che non si dica erano arrivati a dicembre.
da quando wax aveva finalmente detto anche ai suoi che loro stavano insieme, le cose erano diventate più semplici, per modo di dire. cosa succede quando due del segno del leone si mettono insieme? catastrofe.

le litigate non mancavano mai, sopratutto per la testardaggine di entrambi ma non si sa come, forse perché effettivamente erano innamorati nell'altro, erano arrivati a dicembre. cosa voleva dire dicembre? concerto di Mario e le non stava più nella pelle. l'unica cosa che rovinava il tutto era che lei e wax avevano litigato proprio quel giorno e quindi era mezza arrabbiata. quel giorno, non si sa perché, wax aveva cacciato fuori quando lei pensava che lui avesse baciato una ragazza e così sono iniziati i litigi ed avevano iniziato a rinfacciarsi le cose a vicenda.
nonostante ciò, i due erano partiti abbastanza presto, i posti erano seduti e un po' lontani, ma andava benissimo così, a lei andava bene sentire solamente la voce di Tedua e godersi il concerto a pieno. li aveva accompagnati pietro in macchina, che aveva intuito che qualcosa non andasse tra loro, aveva iniziato le sue solite battute ma nessuno dei due reagiva. prima di scendere dall'auto, il biondo aspettò suo fratello scendere per poter dire una frase a lei, che se la portò dentro per tutta la durata del concerto.

«qualunque cosa ha fatto, perdona quello scemo di mio fratello, ti ama»
due parole che lei e matteo ancora non si erano detti, forse troppo importanti ma la frase le tormentò tutto il tempo, perché era evidente che allora pietro sapeva molto più di quello che veniva detto a lei.

quando iniziò il concerto, cantò tutte le canzoni, una per uno, a squarcia gola, tanto che era più che sicura di non avere più voce una volta finito ma non le interessava niente di quello. per Tedua lei avrebbe perso la voce anche per tutta la vita, ne valeva tutta la pena.

la cosa migliore di quel concerto era che wax era lì vicino a lei, cantavano insieme come due scemi, nonostante entrambi ce l'avessero con l'altro. i due si lanciavano sguardi ogni tanto ma nessuno osava dire nulla, fino a quando non arrivò quella canzone. la guardò, come a volersi rassicurare che fosse tutto ok ma ovviamente non lo era.
vertigini non solo era la sua preferita e parlasse di lei, era anche quella canzone che in qualche modo aveva fatto conoscere wax e micol, quella canzone che aveva fatto in modo che lei si aprisse del tutto a matteo, rendendosi anche vulnerabile.

«è tutto ok»
disse lei, sforzandosi nel fare un sorriso ma wax sapeva che stesse mentendo.

«guarda che so quando uno finge, ti scordi che sono il primo a fingere?»
così micol sospirò e quando iniziò la canzone cercò di mantenere le lacrime.

Un giorno il mondo
L'han fatto tondo affinché tutto torni
Anche se tu non torni
Mentre mi guardo attorno
E come credi di stupirmi?
Perbenisti come un'eclissi
Il sole non lo fissi mai
Icaro, don't call me bae
Avvertimi se soffri di vertigini
O spediscimi i reclami
Sui ciclamini ci cammini
Chica calma che passa
Cambia stivali e bada
Al barman se ti parla
Di miei errori passati
Tu lo sai la strada
Non ama rivali
Una talpa rintana tra infami

E io volevo ancora commentarti
Che siamo come tanti
E può succedere ed è celere, non cedere ed eccetera
Che c'era in quel cocktail a quel party?
Acqua e sapone non lo sei, se sceglierà di amarti
Userà acetone per gli smalti per struccarsi

non ce la fece e quindi prima del ritornello le lacrime uscirono, così wax nel vederla così avvolse un braccio intorno ai suoi fianchi, la strinse a sè. poco dopo si avvicinò a lei e le lascio un bacio veloce sulle labbra. lei non lo scanzò, perché in quel momento ne aveva proprio bisogno, nonostante tutto.
fino alla fine della canzone rimasero così, poi micol decise di parlare, asciugandosi prima le lacrime.

uragano || waxWhere stories live. Discover now