Capitolo 34

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«Dobbiamo spostare il corpo

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«Dobbiamo spostare il corpo.» sentenziai verso i miei amici seduto su una roccia di fronte il fiume del North Side.

Si girarono di scatto con sguardo confuso. Dylan rimase con la canna stretta tra le due dita lunghe e a mezz'aria quasi ad un centimetro dalla bocca, Brandon ripose il cellulare nella sua tasca mentre Tyler smise di lanciare sassi contro l'acqua del fiume diventando improvvisamente bianco cadaverico.

C'era un freddo assurdo nel nostro posto, ma le vecchie abitudini erano dure a morire persino con sette gradi.

«Quando?» chiese Dylan.

«Eve mi ha detto il più presto possibile perché tra poco i lavori si concentreranno proprio su quel punto.» rivelai soffiando fuori dalla mia bocca il fumo grigiastro.

«Che cazzo, l'hai detto a Eve?!» sbottò Brandon alzandosi in piedi di scatto.

Dylan sgranò gli occhi quasi a farli uscire fuori delle orbite: «No, aspetta.» fece una risatina amara «Non vorrai dirmi che hai detto tutto alla rossa? Perché spero abbia sentito male o sia solo un incubo tutto ciò.» 

«Io sono rimasto a "dobbiamo spostare il corpo", scusate...» farfugliò stordito Tyler.

Non capivo come mai era sempre quello a cui la questione lo toccava di più, lo faceva veramente andare fuori di testa parlarne. Incominciava a sbiancare, tremare, accelerare il respiro.

Magari era davvero il più sensibile tra tutti.

«L'aveva già capito da sola, cazzo, rilassatevi. Eve tiene il becco chiuso anzi è stata lei a consigliarmi di spostarlo il più lontano possibile.» sbuffai passando la canna a Brandon che per calmare i nervi la prese con velocità.

«Menomale che c'è Eve, altrimenti non saremmo mai arrivati a questa conclusione. Sei proprio capitan Ovvio.» disse sarcastico Brandon ispirando il suo spinello.

«E se lo dice alla polizia?» chiese Dylan con le mani tra i capelli e la testa calata verso il basso.

«Ma che cazzo dici? Ma può essere mai? Forse voi non avete capito un cazzo di me e lei.»

«Eh direi, amico, l'abbiamo saputo praticamente una settimana fa scoprendolo dal nulla.» prese a parlare Tyler «Potresti raccontarci qualcosa su di voi che non sappiamo.» aggiunse curioso di conoscere più dettagli su me e Eve.

«Giuraci e promettici che non ci farà finire nei guai.» parlò Dylan con tono preoccupato.

«Ve lo prometto sulla nostra fottuta amicizia. Non ci farebbe mai una cosa del genere.» confermai più convinto che mai. Avevo imparato a conoscerla, sapevo che era sincera e i suoi occhi riuscivo a leggerli e capirlo.

Mi guardava nel modo più genuino che esisteva, con quegli occhi verdi su cui sarei sprofondate se solo avessi potuto.

«Dai, racconta tutto.» mi spronò Brandon rilassandosi. Era strano sentirlo dire da lui, ma certe volte ricordavo che era anche lui una persona e come tutte nutriva emozioni come la curiosità.

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