Capitolo 27

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Sorpresa!✨🥳
Sta volta non ho sbagliato a pubblicare, potete leggerlo💀🤣
Scusate l'assenza, pupe, ma ho avuto un bruttissimo blocco dello scrittore che mi ha fermato per tutto questo tempo, però sono di nuovo qua.
Quindi, buona lettura!🤍

Dalla finestra di camera di Eve filtrava quel poco di luce fioca che bastò a farmi svegliare prima della stessa sveglia

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Dalla finestra di camera di Eve filtrava quel poco di luce fioca che bastò a farmi svegliare prima della stessa sveglia.

Eve era avvolta intorno alle mie braccia mentre dormiva beatamente con la bocca chiusa in una riga  perfetta, due ciuffi rossi le ricadevano delicatamente sul viso e l'espressione serena le giaceva sul volto.

Le spostai i capelli e lei si mosse lentamente di un centimetro.

L'unico modo per vederla invulnerabile era quando dormiva, solo così potevi controllarla.

Ieri avevo deciso di venire qua, a casa sua, perché sapevo che era l'unica che era in grado di calmarmi.

Avrei potuto scoparmela, ma non l'avevo fatto, perché ieri non voleva stare con lei per quello, non volevo che mi calmasse con il sesso. Lei non se lo meritava, non era una prostituta che usavo per farmi passare i miei diavoli.

Era una ragazza che andava protetta e rispettata, e se volevo solo scopare me ne sarei andato da professioniste, ma io non ero questo. O almeno non lo ero con lei.

Era così bella...

La sveglia suonò poco dopo facendomi saltare in aria. Non mi ero accorto di essere così tanto soprappensiero.

«Buongiorno.» sussurrai a bassa voce quando la vidi aprire gli occhi piano piano.

Si guardò intorno spaesata con degli occhi più verdi del solito, allungò gli arti per distendere i muscoli e dopodiché si girò verso di me.

«Buongiorno, esaltato.» sorrise debolmente ma in modo sincero.

«Sei di buon umore o mi sbaglio?» le accarezzai i capelli con delicatezza piegando la bocca in un sorriso.

«Impressione tua.» fece spallucce mostrando i denti.

«O forse perché hai dormito accanto a me? E magari senza forse.» mi avvicinai a lei e le posai un bacio sulle labbra.

«Come sei convinto. Non ti vantare troppo.» si alzò dal letto e aprì la finestra per far cambiare l'aria.

«Ho un bel giorno, esaltato. Oggi splende il sole.» si affacciò dalla finestra respirando l'aria mattutina e fresca.

Splendeva vero il sole, era metà novembre e nonostante il freddo il sole riusciva a riscaldare e illuminare tutto tanto da renderlo più bello di quanto già non lo era.

In questo momento, infatti, rifletteva sul viso di Eve.

Quest'ultima si avvicinò di nuovo a me e mi guardò analizzandomi per bene.

PROHIBITEDWhere stories live. Discover now