Capitolo 52

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Drew

-È vero quindi che quassù andate in un posto dove ci sono tutti i tipi di cibo esistenti e potete prendere tutto quello che volete?-
-Credo tu stia parlando del supermercato...-
-Ed è vero che c'è un posto dove c'è così tanto sole che le persone camminano dentro un cono fatto di pomice per isolarsi dal calore?- chiede un altro ragazzo, appena spuntato da dietro il divano.
-Oddio, non saprei, non penso- ribatto imbarazzato, mi sento troppe responsabilità addosso al momento.
-E ho sentito anche che...-
-Adesso basta, lasciatelo respirare- lo interrompe Nick senza pietà. Avverto la sua mano posarsi sulla mia spalla, solida e forte.
-Non vi ho portato Drew perché venisse travolto dalle vostre congetture-
-No, lo hai portato per vantarti di quanto sia fantastico il tuo ragazzo- solleva un sopracciglio la ragazza seduta di fronte a me. Ci siamo già incontrati in corridoio, il giorno in cui io e Nicholas abbiamo avuto un appuntamento. Ricordo i suoi capelli rame sciolti lungo le spalle e il modo confidenziale con cui si rivolgeva a Nick.
Ricordo di essere stato geloso.
-Ecco, vedi, questa sembra più una cosa da me- e sorridendo mi avvolge le braccia intorno al collo. È insolito per me dover piegare la testa all'insù per guardarlo, visto che è rimasto in piedi dietro il divano, torreggiando su di me in modo protettivo.

-Vi ha mandato Ian?- chiede Abby, e all'improvviso la conversazione si trasforma in un interrogatorio. I suoi modi schietti sono l'opposto dei miei, forse è per questo che all'inzio della nostra relazione la consideravo una minaccia.
Temevo che Nicholas potesse volere una persona come lei, con cui sicuramente è più affine.
Ma adesso che la osservo meglio, non vedo in lei nessun pericolo per il nostro rapporto, e tutto l'interesse che credevo di aver visto nei suoi atteggiamenti sembra essere sparito.
Forse avevo creato dal nulla l'ennesimo problema.
-In realtà non abbiamo visto Ian molto spesso da quando è arrivata Alexa-
-Questo posto è diventato un rifugio romantico per coppiette- commenta il ragazzo seduto sul bracciolo del divano. È il più alto del gruppo, perfino quando non è in piedi non perde l'autorità che la sua stazza porta con sé.
-Bé, non c'è molto altro da fare. Almeno alla Base potevamo allenarci-
- Mi chiedo se Mara non abbia ragione...- sospira uno di loro, lasciandosi andare tra i cuscini.
-Chi?- questa volta le sopracciglia di Nick scattano in alto, segno del suo improvviso interesse.
-Mara Hayle, cerca di raccogliere consensi per diventare una rappresentante o qualcosa del genere. Nel peggiore dei casi inizierà una rivolta- risponde Abby, che invece non sembra per nulla impressionata da questa storia.
-Complimenti per il coraggio, facile farlo adesso e non alla Base. Contro chi si vuole rivoltare? Contro i topi con cui dividiamo il locale?-
-Contro Ian- sebbene il tono della ragazza dai capelli rossi non accenni a note ironiche, Nick scoppia a ridere. Perché dovrebbero ribellarsi a Ian?
Riconosco che mio fratello sia un dittatore burbero e poco presente, ma quali alternative hanno? Soprattutto adesso che abbiamo appena iniziato a muovere i primi attacchi alla Base.
Nicholas fa il giro del divanetto e si siede al mio fianco con naturalezza.
-Ascolta, a me non interessa di questa storia, ma non sottovaluterei Mara. Ha un discreto carisma, e sa che punti colpire per convincere gli altri a seguirla. Non vorrei averla come nemica, ecco-
Il suo avvertimento è sincero, e la mia natura prudente mi spinge a prenderlo sul serio, a differenza del ragazzo tra le mie braccia, che non appare per nulla preoccupato.
-Io non vorrei avere Ian come nemico, ma se proprio vuole sfidarlo: prego, che si accomodi pure. Non sono passati nemmeno due mesi e vi siete già scordati quello che Ian può fare con il suo talento, e se vi illudete che anche in un situazione difficile manterrà la sua promessa di non manipolarvi, siete degli stupidi-
-Alcuni dicono che hanno visto Ian debole, quasi ammalato. E Mara ci ha detto che al momento non può usare il suo talento- i suoi occhi ci osservano in cerca di una conferma, e a giudicare dalla sua espressione quando torna a stravaccarsi sullo schienale, la risposta è arrivata forte e chiara.
Come ha fatto a saperlo?
Ian si occupa sempre nasconderlo a tutti i costi. Perfino a noi.

Progetto 27|| Broken SoulWhere stories live. Discover now