"Non si preoccupi. Stia bene, signorina. Arrivederci." Mi dice il tassista.

Lo ringrazio ancora e scendo dall'auto.

Corro a tutta velocità verso la nostra camera e vi entro.

Per fortuna che abbiamo le doppie chiavi.

Mi lascio scivolare contro la porta, ricominciando a piangere.

Dopo un po' sento bussare.

Mi alzo e chiedo 'chi è?'

"Sono Alex, apri." Sento dire.

Non posso lasciarlo qui fuori.

Sono le sei del mattino e non abbiamo proprio dormito.

Apro la porta e lascio entrare Alex.

Appena mi vede in quello stato lo vedo irrigidirsi per poi correre verso di me ad abbracciarmi.

Mi stringe forte ma io non ricambio questo dolce abbraccio, e singhiozzo.

Lo allontano da me.

"Non fare così." Dico e corro in bagno.

Mi tolgo i vestiti ed entro in vasca.

Lavo per bene il viso e insapono il corpo e i capelli.

Esco dalla vasca e mi asciugo velocemente i capelli.

Esco dal bagno e mi vesto con un leggins nero e una maglia larga verde, che uso per dormire.

"Possiamo parlare?" Dice Alex che è seduto sulla poltroncina con la testa china e la voce roca.

Non gli rispondo e mi siedo al bordo del letto.

"Non ho baciato Ashley. È stata lei." Dice.

Non rispondo.

"Ti giuro che non la amo."

Non rispondo, e sento gli occhi pungere.

"Mi credi?"

Non rispondo.

"CAZZO RISPONDI!" urla Alex alzandosi di scatto e sferrando un pugno al muro.

Questa scena non fa altro che peggiorare il mio stato d'animo.

Alzo lo sguardo e vedo le nocche di Alex arrossate e insanguinate.

"Dovresti medicarlo." Dico con voce flebile indicando la sua mano.

"Non me ne fotte un cazzo di questo." Dice duro.

"È stata Ashley a baciarmi. Io non la amo. Ho capito che lei non è cambiata e non cambierà mai. Ti giuro che io amo solo te, Cris, scusa." Dice e vedo che ha gli occhi lucidi.

Non posso più resistere.

Corro verso di lui e lo abbraccio.

Lui resta un po' sorpreso dal mio gesto improvviso, ma ricambia, stringendomi tra le sue braccia muscolose che sono il mio rifugio.

Non riesco ad essere arrabbiata con lui neppure per qualche ora.

"Mi perdoni?"

Annuisco e gli lascio un semplice bacio a stampo sulle labbra.

"Vieni, dobbiamo disinfettare qui." Dico accennando alla sua mano.

Metto l'acqua ossigenata sull'ovatta e inizio a premerla contro la ferita.

Alex si contorce dal dolore e la scena non è delle migliori.

"Scusa." Dico.

"Tranquilla." Dice lui con una smorfia di dolore.

Metto una fascia attorno alla mano e resto soddisfatta del mio piccolo lavoretto.

Sorrido e poso le varie cose avevo preso.

"Grazie." Dice lui lasciandomi un bacio sul naso.

"Ho sonno. " dico infilandomi sotto le coperte.

"Anche io." Dice Alex raggiuggendomi.

Mi prende per i fianchi e mi attira a sé.

"Non voglio più litigare con te." Mi sussurra.

"Nemmeno io."

"Almeno facciamo subito pace." Mi dice ridendo.

"Già." Ridacchio.

"Buon riposo." Mi dice e mi dà un bacio sulla fronte.

"Anche a te." Rispondo.

Poggio la mia testa sul suo petto e mi addormento, cullata dal suo respiro sulla mia fronte e dal suo accarezzare dolcemente i miei capelli.

Sono contenta di aver risolto subito con Alex.

Ci sono coppie che litigano e chiariscono la situazione solo dopo giorni.

Spero davvero di non litigare più con Alex, perché ci tengo a troppo a lui e mi sentirei persa solo a non averlo al mio fianco.

È il ragazzo che amo e che amerò per sempre.

Together?Together.Where stories live. Discover now