Capitolo 7 - Espresso per Hogwarts

34 3 28
                                    

~Astra~

James sospirò mentre la porta si chiudeva. "Ditemelo se sto diventando pazzo, okay?"

"Stai diventando pazzo," Colette disse immediatamente, senza alzare gli occhi dal suo libro. James aveva rinunciato ad imparare l'incantesimo che ci aveva insegnato, e ciò l'aveva fatta arrabbiare, temevo. Non la biasimavo, era un incantesimo utile da conoscere, ma arrabbiarsi con James per rinunciare ad un incantesimo per cui serviva tutta la sua concentrazione non era molto corretto. Spesso e volentieri James faceva fatica a concentrarsi.

James alzò gli occhi al cielo. "Non ho nemmeno detto perché penso di stare impazzendo.

A quel punto lei lo guardò, alzando un sopracciglio. "Oh, c'è un motivo? Pensavo intendessi in generale."

"Chiudi il becco."

Scossi la testa verso entrambi. "Perché pensi di stare impazzendo, James?"

"Non ridete, okay? So che sembra assurdo. Ma... Sembra come se Wren non mi dicesse tutto? Perché la notte che Stillens l'ha interrogata sul fatto di Zaria Hempsey, stavamo tutti ascoltando dallo specchietto. Sapete, si connette a uno che le ha dato papà, in caso qualcosa andasse storto. E quando l'ho sentita andarsene, sono sceso di sotto ad aspettare. Ma ci ha messo più tempo del previsto." Scosse la testa. "Non lo so. Penso sia successo qualcosa mentre non c'ero, che Zaria le abbia fatto qualcosa. Nessuno ne parla, ovviamente, ma... Sembra tutto un po' strano, ecco."

Mi impegnai all'inverosimile per mantenere un'espressione neutrale. Ci aveva preso in pieno, ma Wren mi aveva fatto promettere di non dire niente. Le avevo fatto promettere di dirlo a James prima o poi, ovviamente, ma a quanto sembrava il "poi" non era ancora arrivato, oltre un mese dopo. Per quanto sentivo che meritava di sapere tutto, riguardo Zaria che minacciava la vita della sua ragazza a costo di trascinarla all'Inferno con sé, non era compito mio dirlo. Dovetti fare la finta tonta. "Huh. Strano."

"Lo so. Sembro un paranoico o cose del genere. Ma..." James si strinse nelle spalle. "Non lo so. Mi ha detto che Zaria avrebbe dimostrato che è una traditrice, ma non l'ho sentita. Quindi temo sia successo qualcos'altro e non me ne parla."

"Perché mai dovrebbe farlo?" Colette chiese. Ero molto grata per la sua presenza, se non altro perché mai e poi mai avrei potuto affrontare una conversazione del genere da sola.

James inclinò la testa, pensoso. "Non lo so."

"Esatto." Colette prese di nuovo il suo libro. "Quindi non hai motivo di preoccuparti."

Lui sembrò pensarci per un secondo. "Ma sono comunque preoccupato."

Colette sospirò. "Ovviamente lo sei." Posò di nuovo il libro, stavolta leggermente frustrata. "Senti, cosa pensi ti stia nascondendo?"

"Non lo so," disse, guardando noi due. "A voi non ha detto niente?"

"Ci ha detto tutto ciò che ha detto a te," dissi. Non era una bugia, tecnicamente, ma non era nemmeno la verità pura.

"E se non ci ha detto qualcosa, è una sua scelta," Colette disse. "Spetta a lei decidere quando è pronta a parlare di certe cose, non a noi. Ma non penso stia nascondendo qualcosa al momento, almeno non riguardo questo."

Non era convinto; me ne accorsi. Sembrava solo rassegnato al fatto che Wren non avrebbe parlato finché non si fosse sentita pronta. Almeno sembrava contento di non essere l'unico a brancolare nel buio. Sperai che non scoprisse la verità.

"È solo... Vorrei che sapesse che può fidarsi di me," disse lui, sospirando. "Non so come fare a dimostrarglielo."

Gli accarezzai il braccio. "Sa che può fidarsi di te, James. Ti giuro che lo sa. Insomma, c'è un motivo se sta con te, e non qualcun altro."

We Will Shine - Star of Gryffindor Libro 6 - TRADUZIONE ITALIANAWhere stories live. Discover now