Piccola guerriera.

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Quando Chloe alzò lo sguardo dallo schermo del cellulare di sua figlia, scoprì che le sue guance erano bagnate di lacrime. Quel re dell'inferno che l'aveva terrorizzata, che credeva un mostro, venuto solo per prendere le loro anime, tornò a essere il suo Lucifer. Improvvisamente Chloe si vergognò dei libri, video e ricerche fatte in internet sulla figura del re dell'inferno. Chloe realizzò che erano scritte da persone che non lo conoscevano. Se voleva risposte doveva andare da lui. Con passo lento si avvicinò alla figlia Trixie sempre seduta sulla panchina nell'aeroporto, domandando
"Trixie ti andrebbe un pezzo di torta alla cioccolata?"
Trixie era ancora diffidente, domandando a sua volta
"Dove mamma?"
Chloe le disse, sentendosi più leggera 
"Nel luogo più sicuro dell'universo"

Poco dopo. Garage coperto di Lucifer nella palazzina dove era attico e Lux. 

Sedute in auto, con le portiere aperte, Chloe e Trixie stavano mangiando ognuno un'enorme fetta di torta alla cioccolata. Sul sedile posteriore due sacchetti di carta del McDonalds. In quella atmosfera più tranquilla, Trixie raccontava a sua madre ogni momento con Lucifer. Era così un fiume in piena di parole che nessuno dei due si accorse di Lucifer che le guardava a tre auto di distanza da loro. Grazie all'udito potenziato sentì tutto. Poco prima era più che certo di aver perso la detective con tutto il suo mondo. Distrutto al pensiero di non rivedere più la sua detective con quella piccola umana che gli aveva fatto sentire sentimenti paterni. In quel momento le sue umane del cuore erano a pochi metri da lui. Tratteneva a stento  la voglia di andare da loro, non volendo apparire come troppo invadente. La voce di Trixie lo fermò. La bambina urlò
"Lucifer!"
Correndo fuori l'auto per raggiungerlo. Lucifer prese in braccio senza problemi la piccola umana quasi dodicenne che gli cinse il collo con le braccia, dicendo con la voce rotta 
"Non devo più stare lontana da te e Maze! La mamma ha capito!"
Colpito dal singhiozzare di Trixie. Lucifer le disse, cercando di non commuoversi a sua volta, accarezzandole la schiena
"Riccio lo sapevamo che tua madre resta la persona più intelligente. Calmati. Non puoi rovinare questa camicia molto costosa"
Il ridacchiare di Trixie calmò la preoccupazione di Lucifer. In piedi vicino alla sua auto, Chloe li guardava sorridendo. Comunque sarebbe andata tra lei e Lucifer, la detective decise di non dividere mai sua figlia e Lucifer con il suo mondo. Nel vederla avvicinarsi, Lucifer le sorrise felice, sussurrando a Trixie sempre abbracciata a lui
"Grazie Trixie"
Per Trixie fu qualcosa di incommensurabile.

La mattina dopo. Attico. Camera degli ospiti. 

Trixie si svegliò nell'enorme letto della camera degli ospiti non trovando sua madre, le aveva detto che avrebbe dormito con lei. Non le importava, perché la notte prima aveva lasciato sua madre Chloe seduta al bancone del bar con Lucifer. Li aveva visti sereni con il re dell'inferno che rispondeva alle varie domande della sua detective. Ipotizzò felice che potessero aver fatto anche cose da fidanzati. Sorrise felice al pensiero di raccontare tutto a Maze, che impegnata come cacciatrice di taglie sarebbe tornata nel pomeriggio. Con ancora indosso il pigiama di wonder woman aprì la porta della camera degli ospiti. Sentì un parlare, immaginando che magari sua madre e Lucifer stessero guardando la tv. Poco prima di svoltare un angolo che l'avrebbe portata all'entrata dell'attico si bloccò sentendo la voce di Lucifer dire con rabbia 
"Eva! Adamo! Non osate avvicinarvi a lei"
Trixie si nascose dietro l'angolo in ginocchio. Sbirciò vedendo una scena che la preoccupò. Lucifer aveva le enormi ali bianche aperte, dando la schiena al divano. Dietro di lui Chloe. Dalla sua visuale Trixie vedeva in un riflesso del vetro del bar una donna e un uomo vicino l'ascensore. Dai nomi detti da Lucifer, Trixie capì chi erano ma soprattutto che erano i genitori del defunto Cain. Inoltre Trixie vide che Eva, la donna con lunghi capelli neri, imbracciava un fucile puntando contro Lucifer. Invece quello che era Adamo, un bruno con una folta barba, puntava contro Lucifer una pistola, dicendogli con rabbia 
"Tu sei l'assassino di nostro figlio Cain. Devi morire per mano nostra, maledetto essere ignobile"
Trixie avrebbe così tanto desiderato essere forte come Maze per fermare quei due, ai quali Lucifer disse
"Va bene, volete vendicarvi. Ma questa donna non ha fatto nulla al vostro Cain"
Trixie odiò Eva che disse ridacchiando
"Nostro figlio Cain ci ha detto che vicino a lei sei vulnerabile…"
Trixie sobbalzò quando Eva sparò un colpo di fucile tra i piedi di Lucifer
"...Ma non morirà se questo ti preoccupa. Volevamo usare su di te lame demoniache ma avremmo una strada più facile"
Adamo aggiunse 
"Non la uccideremo. Dovrà restare viva con il ricordo di come sei morto"
Lucifer gli disse con gli occhi rosso fuoco per la rabbia 
"Adamo non credo alla tua parola"
I due dissero delle parole in una lingua che Trixie era sicura fosse lingua angelica. Subito dopo, Eva e Adamo appoggiarono la mano destra sul petto che si illuminò. Lucifer disse a sua volta parole in lingua angelica. In quel momento Lucifer si sentì totalmente in trappola, rinfoderate le ali. Disse alla detective che non capiva perché Lucifer era quasi rassegnato
"Detec…"
Fosse stato l'ultimo momento con la sua Chloe, Lucifer decise di rompere ogni indugio
"Chloe, questi due…hanno eseguito un giuramento angelico. In cambio del mio giuramento di non difendermi, dopo aver finito con me…"
Chloe appoggiò le mani sul petto di Lucifer, guardandolo preoccupata come mai
"...ti devono liberare sana e salva. Altrimenti finiranno all'inferno…"
Lucifer strinse appena le mani di Chloe ancora appoggiate al suo petto
"...Chloe voglio che tu sappia che qualunque cosa accadrà, tu con Trixie siete stati la cosa migliore nella mia eternità. In questo periodo non mi sono sentito solo e triste, provando gioia. Se non dovessi…"
Chloe tremò e Trixie ancora nascosta tentava di asciugare le lacrime copiose dai suoi occhi 
"...ricorda che io ti amo e provo sentimenti paterni verso tua figlia più se fosse sangue del mio sangue"
Lucifer si odiò per non averlo fatto prima e Chloe lo abbracciò, dicendo con voce rotta 
"Anch'io ti amo Lucifer…"
In quel momento Lucifer percepì nella sua anima la certezza che quel sentimento della sua amata detective era vero, niente a che fare con il fatto che era un miracolo del padre Dio per lui
"...maledizione quanto tempo abbiamo perso"
Eva spinse via Chloe da Lucifer puntandole contro il fucile. Adamo rise, dicendo a Chloe che sentiva la mancanza della sua pistola
"Umana tranquilla, in fondo sei stata piacevole per nostro figlio"
Chloe si trattenne con difficoltà dal dirgli che durante ogni momento con Cain, pensava sempre a Lucifer. Adamo sparò alla spalla destra di Lucifer. Dal suo nascondiglio Trixie vide Lucifer cadere in ginocchio sul pavimento. Adamo disse a Chloe, sempre controllata da Eva con il fucile, mentre avvicinava un enorme sedia di legno
"Umana goditi lo spettacolo seduta qui"
Trixie vide sua madre legata con la corda di una tenda alla sedia. Subiti Trixie cercò di trovare un altro nascondiglio, sperando di trovare anche un modo per aiutare se stessa, sua madre e Lucifer. 

Trixie e il re dell'inferno. Where stories live. Discover now