Inaspettato aiuto.

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Durante la quinta serie. 

Pomeriggio. Vicino l'abitazione di Linda. 

Lucifer era veramente confuso. Neanche mezz'ora prima suo padre Dio lo aveva dispensato dal partecipare alla cena familiare. Curioso Lucifer si era posizionato con la sua corvette grigia in una zona vicino l'abitazione di Linda. Sapeva bene che gli alati potevano comparire senza passare per la porta. Solo che Lucifer ricordava che il padre aveva preteso fossero il più possibile normali non usando magie. Stava per andare via, quando una persona scesa da un taxi lo lasciò esterrefatto. Una donna che Lucifer poteva dire la sosia di Claudia Schiffer, vestita in un elegante vestito rosso chiaro, era scesa da un taxi. La donna bionda pagò il taxi dirigendosi alla porta dell'abitazione di Linda. Lucifer non riuscì ad attendere oltre. Scese dalla corvette dirigendosi all'abitazione di Linda. Ogni passo lo riportava al passato, un passato che aveva desiderato dimenticare. Un passato che si avvolgeva intorno al suo cuore come un filo di spine.

// Inizio ricordo di Lucifer //

Samael si stava preparando in una delle tende del campo dei ribelli del paradiso. Lui aveva tentato in tutti i modi di parlare con suo padre Dio. Ogni tentativo era stato vano, portandolo nel decidere quella guerra. Era certo che la vittoria di quel giorno avrebbe sancito la sua vittoria. Voltatosi verso l'enorme letto nel centro della tenda sorrise vedendo Drusilla pulire ma sua spada. Come avrebbe voluto Samael provare per lei oltre solo attrazione fisica anche amore. Quella dea di un altra realtà era giunta nella loro realtà, spingendolo anche lei verso la ribellione. Una ribellione su cui quella dea era rimasta delusa. Perché Samael non voleva essere il nuovo Dio. Al posto di un solo Dio voleva creare un consiglio con i rappresentanti di ogni razza nella loro realtà. Una decisione che non piacque a Drusilla che desiderava diventare la nuova Dea. 

Samael stava per dirle qualcosa ma Drusilla lo anticipò
"Io sono venuta in questa realtà perché nella mia di origine non sarei mai stata una dea. In quel luogo era divenuto mio fratello Astor il nuovo Dio. Io ero certa che tu volessi essere il nuovo Dio…"
Drusilla respirò profondamente passando la spada a Samael 
"...ora vai. Io ti ripeto sogno ancora di essere una dea. Dopo che vincerai parleremo ancora"
Lucifer prese con la mano destra la spada uscendo dalla tenda. 

Qualche ora dopo. Campo di battaglia.

Lucifer in ginocchio fissava la sua spada che a terra era spezzata in due. Non capiva come potesse essere successo. Stava per vincere su Michael ma la spada si era rotta. Guardando meglio i resti della spada Lucifer notò i residui di una magia. Non poté fare altro, Michael lo colpì alla testa facendolo svenire. 

Millenni dopo. 

Nella sala del trono Samael fu portato dentro in catene con un bavaglio sulla bocca. Da tempo aveva perso la voglia oltre la forza di urlare o maledire chiunque dalla cella dove era rinchiuso. Suo padre Dio in attesa di decidere la sua sorte lo aveva lasciato nelle mani di Michael oltre che di chiunque volesse vendicarsi. 

Una tunica bianca copriva la maggior parte del corpo martoriato di Samael. Una sorta di rassegnazione faceva ormai parte di lui. Una rassegnazione per aver visto suoi familiari accanirsi su di lui senza pietà. Lui poteva capire in guerra ma in quella cella aveva visto il peggio degli altri quando era senza forze. Non aveva visto tutta quella giustizia di cui suo padre Dio andava così fiero. In fondo lui aveva sempre visto quella famiglia più come un esercito fine a se stesso. Di pochi gli importava veramente, come Azrael che vide la sola piangere per lui.

Quasi giunto al trono, Samael avrebbe desiderato camminare con le sue gambe. Invece le gambe erano inservibili, in parte rotte e ferite. Lo stavano trascinando due soldati che lo gettarono a pochi passi dal trono. Nella vista offuscata Samael vide alla destra del trono di suo padre Dio, un altezzoso Michael che aveva al braccio destro Drusilla. In quel momento Samael capì ogni cosa. Drusilla aveva modificato la sua spada. Quasi non ascoltò la sentenza di suo padre Dio, svegliandosi quando Michael lo buttò oltre il paradiso. Disperato si afferrò alla spalla e l'ala destra di Michael, finché proprio Drusilla lo liberò. La Dea colpì con un calcio al viso Samael, soccorrendo Michael. 

Trixie e il re dell'inferno. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora