L'innocenza del coraggio. (1/2)

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Trixie odiava profondamente che sua nonna Penelope fosse così in confidenza con Pierce. Odiava ancora di più che Lucifer si fosse allontanato da lei e sua madre. La bambina non vedeva più le stelle negli occhi di sua madre prima, durante e dopo era Lucifer con loro. In più suo padre Dan che grazie a Lucifer si era convinto a essere  presente nella sua vita, era oberato di lavoro da Pierce. Lei rivoleva la sua vita prima di Pierce. Una vita che le sembrò un sogno lontano un sabato pomeriggio.

Centrale di polizia. Sabato mattina. 

Trixie doveva restare quella mattina con sua nonna Penelope. Ma lei l'aveva portata alla centrale di polizia. Quel giorno i suoi genitori con Ella erano impegnati in un appostamento. Sua nonna non aveva sentito ragioni spingendola nella sala riunioni. Le disse con un sorriso raggiante
"Resta qui buona. La nonna lavora per il suo futuro"
Chiudendo la porta a chiave. Subito Trixie si accigliò, sapeva che non era sicuro chiudere qualcuno in una stanza. Tentando di aprire la porta, vide sua nonna con Pierce scendete le scale che davano agli archivi. Lei voleva uscire per chiamare sua madre Per dirgli che stava succedendo qualcosa di strano.

Poco dopo.

Pierce attendeva qualcuno con impazienza vicino la zona ristoro della centrale. Vedendo arrivare Lucifer gli andò incontro dicendogli fingendo agitazione
"Finalmente sei arrivato. Si trova giù. Pensavamo tutti fossi tu. Ora tiene in ostaggio Trixie negli archivi. Dice di essere il tuo gemello"
Lucifer annuì di si, precipitandosi per le scale. Dietro un angolo il gemello biondo Michael lo afferrò alle spalle, facendolo inginocchiare. Subito Penelope con l'aiuto di una siringa senza ago gli versò in bocca un liquido bianco. Michael lo lasciò, dicendogli mentre Lucifer si sentiva debolissimo
"Fratello, oggi finalmente ti tolgo dai piedi"
Pierce arrivò dicendo a Michael
"Siamo sempre tutte tre d'accordo vero?"
Michael fece a Pierce un sorriso che sembrava più una smorfia, dicendo al primo assassino del mondo
"Ognuno prenderà quello che gli serve. Io le ali con la spalla destra. La signora il sangue per il filtro della giovinezza. Tu Pierce gli prenderai gli occhi che portati sempre con te, distoglierrano lo sguardo di nostro padre Dio…"
Indicò in fondo un corridoio con tante porte
"...ma sbrighiamoci, il sonnifero del paradiso dura poche ore"
Dando un calcio allo stomaco a Lucifer che tentava di alzarsi dal pavimento mezzo stordito. Tutte tre lo trasportarono di peso verso l'ultima porta.

Sempre chiusa nella sala riunioni, Trixie voleva più che mai uscire per sapere dove era andato Lucifer. Era preoccupata, perché non tornava. Si ricordò di alcune lezioni di Maze su come aprire una serratura. Cercò nel suo zaino, prendendo due forcine dal vestito della sua Barbie. Con pazienza le inserì nella serratura, riuscendo dopo vari tentativi per farla scattare. Ripreso lo zaino uscì dalla sala riunioni. Sua nonna Penelope le aveva requisito il cellulare. Cercando di non farsi fermare scese le scale che davano agli archivi. Era nel corridoio con tante porte quando sentì dei lamenti. Era certa fosse Lucifer. Vide dei movimenti nell'unica porta un po' illuminata. Vide che sopra ogni stanza doveva esserci un sottotetto. Ricordò che un collega di sua madre aveva detto che era pericoloso, per tutti i tubi e cavi che passavano. Cercando di fare più piano possibile entrò in una stanza vicina. Pierce aprì la porta credendo di aver sentito dei rumori.

Nella stanza, piena di faldoni, Lucifer era disteso supino su una scrivania ancora mezzo intontito. Gli avevano tolto le scarpe con i calzini, la giacca e il panciotto, aprendogli la camicia. Era legato con catene dorate. Il braccio destro era bloccato penzoloni su un catino di ferro chiaro, con vari tagli al polso sanguinando dentro. Il gemello Michael gli allargò l'occhio destro, dicendo a Pierce
"Prendi i tuoi attrezzi"
Pierce sembrò imbarazzato, dicendo a Michael
"Io credevo portassi tutto tu"
Michael lo afferrò per il collo con la mano destra, dicendogli mentre stringeva facendolo diventare livido
"Sei un buono a nulla. Ora dobbiamo uscire dalla centrale per comprare tutto"
Penelope seduta in un angolo che fumava, disse annoiata 
"Vengo con voi. Devo comprare un bidone, sembra abbia molto sangue"
Lasciato Pierce che tossi per riprendere fiato, Michael si avviò fuori la stanza, dicendo a Penelope
"Non controlli tua nipote?"
Penelope spense la sigaretta in un bicchiere d'acqua vista la carta intorno, spiegando a Michael
"Di certo o dorme o disegna"
Chiudendo a chiave la porta.

Un pezzo del sottotetto finì sul pavimento. Una corda fu sdrotolata da cui scese Trixie. La bambina ringraziò la sua fortuna che era entrata nel vecchio stanzino prove, trovando alcuni attrezzi utili. Lucifer la vide, dicendogli ancora intontito
"Scia...scappa...Beatice...tornare loro"
Trixie gli sorrise. Usando del nastro adesivo bloccò il sangue dalle ferite al polso destro. Con facilità aprì un pezzo delle catene dorate liberandolo. Disse a Lucifer mentre lo aiutava a tentare di mettersi seduto
"Lucifer ricordo la tua lezione sulle catene e corde magiche. Quelle dorate del paradiso solo mani innocenti le spezzano, come le mie"
Lucifer fece una risata strascicata. Con le stesse catene Trixie assicurò la porta. Guardandosi intorno individuò la parete che gli serviva. Scosse Lucifer che si era assopito
"Devi aiutarmi. Devi spostare uno scaffale pieno di documenti. Ti prego Lucifer, c'è un'unica via di uscita"
Barcollando sulle gambe, Lucifer seguì Trixie. Afferrò lo scaffale, facendolo crollare sul pavimento con un tonfo che scosse la stanza. Dietro, Trixie alzò con il taglierino la carta da parati logora. Dal sottotetto aveva visto giusto. Oltre quella parete di compensato c'era una porta che dava in un vicolo. Scosse Lucifer che starnutiva per la polvere, dicendogli
"Dovresti togliere questa parete di compensato. Lucifer ascolta, trasformati nella tua versione bruciata. Maze dice che i poteri dell'inferno ti concedono forza"
Lucifer scosse la testa, balbettando
"Tu...Tu spaventi...Io non...non voglio"
Trixie scosse la testa sicura, dicendogli
"Lucifer tu non mi spaventi. Avevo visto la faccia di Maze. Su, altrimenti non usciamo da qui"
La porta fu tirata, scossa con Michael che urlava a Pierce
"Tira! Inetto tira"
Penelope piagnucolava
"Il mio filtro di bellezza come lo farò?"

Nello stretto vicolo una porta fu sfondata. La sfondò Lucifer nella sua versione bruciata. Subito dopo uscì Trixie. Vedendo che Michael era entrato nella stanza, Lucifer spinse dietro di sé la bambina, aprendo le ali da pipistrello che chiusero il vicolo. Con sforzo Lucifer gridò a Trixie
"Corri...cerca aiuto"
Ma Trixie si attaccò a una mano dicendogli disperata
"Tu vieni con me! Non ti lasciò qui"
L'arrivo dei tre, l'obbligò nel fare come dettole da Lucifer. Corse a perdifiato, arrivando nel parcheggio coperto della centrale. Sì spinse tra le auto.

Nel vicolo Michael vide Lucifer sorridere mentre lo riportavano dentro, chiedendogli
"Perché sorrisi, aspiri alla morte?"
Lucifer tornò nella sua versione angelica, dicendogli ancora intontito dal sonnifero del paradiso
"Una bambina...voleva liberare me...un'anima pura...non sono un mostro...Tu lo sei"
Michael gli diede un gancio destro, facendo sanguinare il labbro a Lucifer che sorrideva sempre, comunque.

Trixie entrò di corsa nella centrale di polizia, usando il telefono all'entrata chiamando Maze. La demone era da settimane dietro una grossa taglia, lasciando la segreteria inserita. La bambina decise di provare con Linda, perché sua madre non l'avrebbe creduta. Appena sentita la voce dell'amica di Chloe, la bambina le raccontò tutto.

Nella stanza nell'archivio.

Lucifer era senza forze. Gli sembrò di vedere Amenadiel che picchiava Michael e Pierce, terrorizzando Penelope. Era certo fosse un'allucinazione. Chiuse gli occhi, dicendo in un sussurro
"Grazie Trixie, Addio"
Amenadiel si avvicinò al fratello dicendo disperato
"Non puoi farlo Luci. Su respira"
Trixie al piano di superiore, vicino la scrivania di sua madre, con Linda, percepì una sensazione strana. Correndo giù all'archivio, lungo quel corridoio. 

CONTINUA

Trixie e il re dell'inferno. Where stories live. Discover now