"Sei morta per me."

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Non dovevo comportarmi come se fossi gelosa di lui, non dovevo esserlo! Cavolo, quanto mi faceva incazzare. Non devo dipendere da uno stupido ragazzino pazzo che scopava e uccideva tutte come se non ci fosse un domani. Ora è perlopiù padre ed io non dovrei neanche stare lì, ma dopotutto ho già addosso quei fastidiosi completini neri di Mackenzie e non mi avrebbe lasciata uscire con qualcosa di suo.

Sbuffai e mi voltai prendendo la spazzola, spazzolando i capelli bagnati -Esci, Justin- dissi senza dargli molta importanza. Lui era imbambolato, lo fissavo dallo specchio, era del tutto scioccato. Sbuffai una seconda volta e mi girai di nuovo verso di lui -Vuoi uscire?!- urlai e lui abbassò lo sguardo annuendo, poi si avvicinò alla porta e abbassò la maniglia uscendo dalla stanza, richiudendo la porta alle sue spalle. Non l'aveva mai fatto, uscire per la porta intendo. Lo sentii appoggiarsi alla porta e scendere lentamente fino a toccare col sedere il pavimento, mentre piangeva. Strinsi le labbra guardando un punto nel vuoto mentre lo ascoltavo singhiozzare. Non capivo perché piangeva, dovrebbe essere felice, non scioccato e triste. Chiusi gli occhi dicendo a bassa voce di non volerlo sentire, lo ripetei 3 volte e il suo pianto cessò.

Stavo davvero iniziando a perdere ogni sentimento, l'unica cosa che mi restava era la gelosia, ma probabilmente era solo invidia perché Mackenzie aveva qualcosa che volevo io.. Justin. Mi tolsi l'asciugamano di dosso e indossai la maglia bianca, per poi asciugare i miei capelli e legarli in una coda. Non cenai, non avevo fame, rimasi sul divano.. quel famoso divano.. mentre giocavo a qualche giochino stupido sul telefono. -Non solo è entrata in casa mia! Ora ha anche addosso le mie cose e non mangia!- la sentivo urlare mentre si lamentava con Justin. Ruotai gli occhi sbuffando, era necessario lamentarsi per nulla? Chi era lei per lamentarsi di me, poi! Justin non le rispondeva mai e se lo faceva, formulava solo dei 'mh' o 'capisco'. Credo che nessuno dei due voleva sentirla lamentarsi ed urlare, era davvero fastidiosa la sua voce.

-Che senso ha parlare con te?! Pensi solo a te stesso!- continuò la bionda. La notte rimasi a dormire sul divano, con una coperta di lana e un cuscino ultramorbido sotto il capo. Mi svegliai di scatto per via di un rumore, pensavo fosse stato un tuono ma quando mi girai per guardare fuori la finestra notai che non stava piovendo e che in cielo c'erano le stelle. Allora cos'era stato quel tonfo? Ci pensai su per qualche minuto, poi arrivai ad una conclusione: Justin!
Corsi subito al piano di sopra e appena arrivai alla porta della sua camera, girai la maniglia e dinanzi a me trovai Justin in piedi con una pistola puntata sul corpo nudo di Mackenzie, che era distesa sul letto senza vita e ricoperta di sangue. -

Noo!- urlai e corsi da Justin girandolo verso di me, lo strinsi forte e appoggiai la sua testa sulla mia spalla -Justin! Justin sono io, torna in te, non è questo ciò che vuoi- continuai a dirgli con l'affanno. Non reagiva alle mie azioni, era una statua. -Justin, ti prego, perché lo fai di nuovo?- d'un tratto mi afferrò per la coda di cavallo tirandomi i capelli, facendomi cosi buttare indietro la testa e gemere dal dolore, dopodiché mi puntò la pistola alla gola. -Justin, cosa stai facendo..- non riuscii a finire di parlare che mi interruppe. -Perché sei sparita per tutto questo tempo?!- strinsi gli occhi dal dolore mentre continuava a tirarmi i capelli -RISPONDIMI!- urlò furioso.

Mi feci piccola piccola, e non perché ero bassa, ma perché avevo paura. -A c-casa..- balbettai ansimando. Lui scosse la testa e picchiettava sul mio collo con la pistola -Non sono cosi stupido- disse. Cosa gli succedeva? Perché si comportava così? -J-Justin.. Mackenzie non ti ha fatto nulla di male.. non tornare al tuo passato..- dissi sottovoce, lui scoppiò a ridere. -Questo non è il mio passato, è il mio presente.. ed il mio futuro- Spostai lo sguardo sulla ragazza e non feci a meno di notare che non aveva i vestiti addosso. -Ci sei andato a letto... perchè? Sapevi che era incinta e..- -E adesso farò lo stesso con te.- rispose.

Spalancai gli occhi guardandolo -Cosa?- questo era persino peggio di quando Luke mi costrinse ad andare a letto con lui. Scossi la testa cercando di scappare via ma lui mi tratteneva -Lasciami andare, Justin!- urlai -No!- urlò lui dopo di me, alzando il tono. Mi prese per le braccia spingendomi sul letto, poi si mise su di me e iniziò a piangere. Inarcai le sopracciglia non capendo la situazione -Non era Mackenzie a riportarmi in vita..- disse mentre singhiozzava, mi cadde una lacrima sulla guancia, la quale si polverizzò appena toccò la mia pelle. -Eri tu..- disse mentre piangeva di più. Non capivo perché prima cercava di fare lo stronzo con me mentre ora era pieno di rimorsi, ma mi dispiaceva vederlo cosi. -Justin, io..-

-Hai dato via la tua vita.. per me..- continuò mentre fissava Mackenzie morta sul letto. -Nessuno avrebbe dato via la propria anima per farmi tornare in vita, ma tu..- si bloccò fissandomi negli occhi. -Tu sei morta per me..- finì e chiusi gli occhi facendo un respiro profondo. Appena aprii gli occhi lo vidi scuotere la testa -Non potrei mai farti del male, Ariana... Io..- e si fermò. Io? Io cosa? Cazzo! Dovevo saperlo cosa voleva dire. -Io?- insistetti fissandolo negli occhi. -Ti amo- sussurrò. Il mio cuore stava battendo così forte che con i suoni dei miei battiti potevano farci una canzone.

Canadian Devil • JBWhere stories live. Discover now