baci salati.

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Misi i piedi per terra per poi alzarmi -Non ho capito.. io sarei una strega?- Meelice sospirò. -Lo sei sempre stata tesoro..- disse mentre mi avvicinavo allo specchio, notai che al collo avevo dei punti, forse era il morso di Justin. Portai lentamente la mano su di essi e li accarezzai delicatamente, iniziai a respirare con l'affanno mentre Meelice spiegava qualcosa. Lo sentivo, sentivo che c'era qualcosa nella casa. Mi girai di scatto fissando la porta.

-Cosa c'è, Ariana?- chiese Emma. -Sento qualcosa- risposi toccandomi il petto. Elizabeth si avvicinò a me -Cara, ti ho messo uno scudo di protezione, Justin non riesce a percepire i tuoi poteri per ora, ma noi dobbiamo andare perché riesce a sentire che siamo qui. Cavatela, so che ci riuscirai- disse e poi sparii. Deglutii, poi sentii dei tonfi e corsi al piano di sopra. Trovai Justin che stava prendendo a pugni il muro, lamentandosi. Corsi verso di lui e lo fermai.

-Justin! Che stai facendo?- urlai e lui sbiancò appena mi vide -Sei viva?- sussurrò. Annuii respirando lentamente, lui mi fissò per un attimo ancora un po' scosso e poi mi tirò a sé e mi strinse forte. -Era solo un incubo, per fortuna- disse, ma lo respinsi scuotendo la testa. -No, non lo era..- lui spostò lo sguardo sul mio collo e notò i segni. Si portò le mani alla testa e gli si bagnarono gli occhi -Cazzo.. che mi passava per la testa?!- abbassai lo sguardo. Non ero sicura di farlo, ma per il mio bene dovevo dirlo.

-Non voglio vederti più- dissi senza guardarlo. Se glielo avessi detto guardandolo negli occhi sarei scoppiata in lacrime. -Cosa?..- disse con tono deluso, poi si avvicinò a me ma indietreggiai. -Non toccarmi!- urlai alzando lo sguardo. Una lacrima gli rigava il viso. -Ti prego Ariana, non ero io, ti giuro! Mi fai sentire qualcosa dentro che non riesco a..- -Non eri tu quello?- lo interruppi.

-Ma ora cosa sei?- lui mi fissò senza rispondere e pianse. Chiusi gli occhi cercando di non piangere anch'io, avevo paura di lui ma allo stesso tempo non volevo lasciarlo andare. -Ariana, i-io..- balbettò. -Vattene.- lo interruppi di nuovo, ma lui si limitò a dire di no scuotendo la testa. -Vattene!- gridai muovendo la mano verso destra, ma nello stesso momento Justin si scaraventò contro il muro. Portai la mano al petto spaventata, l'avevo gettato io al muro senza neanche averlo pensato.

Respirai affannosamente dall'ansia e lui si alzò lentamente -Tu..- disse. Mi morsi il labbro inferiore guardando altrove. -Sei una strega..- continuò, non poteva quasi crederci. Alzai lo sguardo e incrociai il suo, poi distolsi di nuovo lo sguardo. -Vattene- dissi una terza volta. Mi girai e stavo per andarmene al piano di sopra ma lui mi fermò girandomi verso di lui. -Era per questo che sei ancora viva?!- mi urlò contro, era a pochi centimetri dal mio viso, di nuovo. Riuscivo a sentire ancora quel suo alito fresco da clima di montagna che aveva e la sua gelida mano toccarmi il polso.

Rabbrividii, ma stavolta non lo feci perché era troppo freddo o mi faceva sentire le farfalle nello stomaco, no. Stavolta avevo paura, letteralmente. Chiusi gli occhi iniziando a piangere ma sembrava che lui ignorasse la mia reazione -È per questo che mi cacci?!- continuò. -Lasciami andare, Justin!- piagnucolai cercando di liberarmi dalla stretta. -No, dove vuoi andare? Non sei al sicuro, Ariana!- lo guardai spalancando gli occhi. Quella frase mi fece perdere la testa, ma dopotutto aveva ragione. Lui riusciva a entrare in casa mia come se niente fosse, poteva uccidermi quando voleva.

-Meelice, Meelice..- continuavo a sussurrare. Lui fissava le mie labbra cercando di capire cosa dicevo. -No! Non la chiamerai stavolta, difenditi da sola, non hai paura che io ti possa uccidere- disse per poi mettere le braccia dietro alla mia schiena e mi avvicinò di più a lui. Mi fissò negli occhi scuotendo la testa, nello stesso momento le mie lacrime si vaporizzarono. -Tu non hai paura che io ti uccida, no..- disse. -Non guardarmi dentro..- gli risposi abbassando lo sguardo.

Justin mi alzò il mento con due dita e fece in modo che lo guardassi negli occhi. -Difenditi da sola- mi sussurrò, poi si avvicinò a me e posò le labbra sulle mie. Erano così morbide e.. Cavolo, no! Sentivo il cuore che quasi mi si staccava dal petto. Lui era il mio nemico, stava per uccidermi. E non potevo essere innamorata di lui, per nessun motivo al mondo! Justin mi toccò le labbra con la punta della lingua, come se mi stesse chiedendo di farla passare e spalancai di poco la bocca.

Iniziò una gara tra chi girava più velocemente la lingua con l'altra fino a farle intrecciare. E io avevo paura.. ma non volevo staccarmi. Era come se il mondo si fosse fermato per un istante e io e lui eravamo gli unici che erano in modalità play. Si staccò lentamente e aprii gli occhi guardandolo, ma sobbalzai quando notai che la sua faccia era uguale a quella di Tate. -Non ti sei difesa- disse. Mi allontanai di poco toccandomi la fronte. -Sapevo che anche tu provavi lo stesso- mi sussurrò all'orecchio, poi mi diede un bacio sulla guancia e avanzò verso la porta. -Ci vediamo più tardi, streghetta- e scomparse oltre la porta.

Com'era possibile? Perché avevo visto Tate? Io avevo baciato Justin! Avevo baciato lui, cazzo, e mi era anche piaciuto! Come potevo essere ancora confusa?

Canadian Devil • JBWhere stories live. Discover now