Il terzo occhio.

2.1K 134 15
                                    

-Meelice!- urlai al vuoto. Ormai era già andata via. Sentii bussare alla porta e mi girai di scatto. -Ariana, hai fatto? Dai che ti porto a conoscere i miei amici!- ruotai gli occhi e girai lentamente la maniglia aprendo la porta. Trovai Justin in boxer, alzai le sopracciglia fissandolo. -P-prima non eri in boxer..- balbettai, lui rise. -Buongiorno anche a te, Ari.- disse e si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia, poi entrò in bagno e chiuse la porta. Mi toccai la guancia sorridendo appena e poi avanzai verso la camera vestendomi.

Ore 11:00. Justin aveva una gran ossessione per il nero, era vestito solamente di nero. Speravo che i suoi amici non fossero così, ma speravo male. Appena scesi dalla macchina e mi avvicinai a quelli che sembravano i suoi amici, erano tutti vestiti di nero. Si erano messi d'accordo? Sembrava di stare ad un funerale! Io indossavo soltanto una maglietta larga bianca ed un jeans nero con delle converse. Sembravano tutti uguali, tutti.. tranne uno.

Appena incrociai il suo sguardo mi sorrise dolcemente e notai che anche lui aveva le fossette. Non nascondo che mi imbarazzai e arrossii abbassando lo sguardo, sorridendo. -Lei è Ariana- disse Justin e mi presentò tutti. -Ok ragazzi, direi che è ora di entrare- disse, e poi tutti lo seguirono nel ristorante, tranne quel ragazzo di prima dai capelli biondo scuro. -Io sono Tate, comunque- disse porgendomi la mano, gliela strinsi. -Ariana, come ha detto Justin- risi e poi entrammo nel ristorante seguendo gli altri.

Ero seduta di fronte a Tate e affianco a Justin, che si trovava a capo tavola. -Allora? Prendiamo un bel hamburger?- consigliò Justin, scossi la testa. -Oh, per me no.. sono vegana, preferisco un'insalatina- -Ecco perché sei cosi magra!- rispose uno di loro. Lo guardai annuendo. -Ma dai Ari!- ribatté Justin. -Vuole un'insalatina, fagliela avere, no?- disse Tate rivolgendosi a lui, lo guardai sorridendo. Justin fissò Tate per una manciata di minuti, poi annuì.

La mia insalata arrivò prima di tutti i loro panini con hamburger, ma aspettai loro prima di iniziare a gustarmela per bene. Iniziammo a conoscerci meglio mentre aspettavamo, ma per qualche assurdo motivo, mi interessava di più conoscere Tate. Era davvero simpatico e dolce e riuscivo a parlare di argomenti interessanti con lui, non sembrava affatto un amico di Justin. Insomma... considerando che il suo primo amico che ho conosciuto era Ryan... immaginavo che gli altri fossero come lui. Beh, gli altri si, ma Tate no!

Ma Justin sembrava letteralmente assente, ci fissava rimanendo zitto. Quando poi arrivò il cibo, iniziammo a mangiare. -Oh, sta arrivando!- disse Chaz riferendosi a Justin, mi voltai inarcando le sopracciglia. -Chi sta arrivando?- chiesi ovviamente. -Ryan- rispose. Roteai gli occhi, non mi stava molto simpatico quel ragazzo. -Ti piacerà!- disse Nick, seduto alla mia destra, mentre mi dava una pacca sulla spalla. -Ci siamo già conosciuti- sentii di nuovo quella voce, la voce fastidiosa di Ryan. Spostai lo sguardo su di lui facendogli un finto sorriso che lui ricambiò. -Ci si rivede, Ariana- sospirai -Dovrò aspettarmi altre delle tue domande da pervertito?- chiesi pulendomi le labbra con il fazzoletto di stoffa che offriva il ristorante. Lui alzò le spalle per poi prendere una sedia e sedersi. -Probabile.- rispose.

Lasciai perdere la sua presenza e tornai a mangiare l'insalata. Ma la visione di una persona che non vorrei vedere per nessun motivo al mondo, si presentò vicino al bancone per ordinare. Mi alzai lentamente, lo si notava dai miei occhi che avevo qualcosa. -Che hai Ariana?- chiese Justin all'improvviso, ma non gli risposi, continuavo a fissarlo. -Ariana?- chiese una seconda volta, stavolta Tate, il quale si girò per guardare chi stavo fissando, poi si alzò. -Chi è?- mi chiese, distolsi lo sguardo scuotendo di poco la testa, tornando al pianeta Terra. -Devo andare..- dissi tutto d'un fiato mentre mi aggiustavo i capelli, poi mi voltai andando verso la porta ma Tate mi fermò per un braccio.

-Che succede?- mi girai guardandolo, aprii la bocca come per parlare ma poi subito la richiusi abbassando lo sguardo. Poi lo sentii quasi soffocare, alzai gli occhi su di lui e lo vidi bloccato con gli occhi e la bocca spalancati. -Tate! Che succede?- chiesi toccandogli il viso. Poi scosse la testa riprendendo fiato, il suo sguardo divenne annebbiato, sembrava arrabbiato. -Io lo meno a quel coglione!- urlò e poi si girò serrando i pugni, avanzando verso Luke.

-Dopo questa mattina non stuprerai più nessun'altra ragazza, figlio di puttana!- gli urlò contrò e, mentre il ragazzo si girò, gli tirò un pugno che lo stese al suolo. Spalancai gli occhi portando le mani alla bocca, come faceva a sapere cosa aveva fatto? Tate si girò e mi guardò calmandosi. -A casa! Justin, portala a casa!- urlò e Justin si alzò correndo verso di me e mi prese a sacco di patate sulle spalle correndo fuori il ristorante. Non capivo cosa stesse succedendo.. volevo solamente andarmene per non farmi vedere da lui. Ma poi capii perché Tate gli aveva detto di portarmi via. A metà strada riuscii a vedere attraverso il vetro trasparente del ristorante, Tate che continuava a infilzare un grandissimo coltello affilato nel petto di Luke. Rimasi come un sasso a quella scena, ero scioccata, del tutto.

Ore 20:00. Ero seduta sul divano del salotto di casa mia, al buio, solo la luce del fuoco del camino riusciva a illuminare un poco la stanza. Intorno a me c'era una coperta, era una serata fredda. Justin arrivò e mi porse una tazza di cioccolata calda, la presi e ci soffiai dentro per raffreddarla un po' o mi sarei ustionata la lingua. Lui si sedette affianco a me. -Perché..- dissi sottovoce, fissando il fuoco che scoppiettava. -Perché sapeva cosa mi aveva fatto Luke?- chiesi. -Ha il terzo occhio.- rispose. Spostai lo sguardo sul viso di Justin guardandolo con espressione confusa. Un terzo occhio? Ma cosa? Mi prendeva in giro?

Canadian Devil • JBWhere stories live. Discover now