Vampiri e streghe.

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Ore 09:00. Mi trovavo fuori casa di Justin, ero decisa a bussare, ma non volevo ancora farlo.. Indossavo una maglia larga nera con su scritto "RESTLESSNESS" in bianco, con un pantaloncino di jeans sotto e delle vans nere. In più avevo raccolto i miei capelli in una coda alta e avevo messo un po' di eyeliner e mascara. Ma tornando a noi..

Prima di bussare mi guardai intorno, sotto al tappeto dell'ingresso e sulla porta. Nessuna videocamerina con delle luci al suo interno. Feci un respiro profondo e poi bussai. Passarono 5 minuti e finalmente la porta si aprì, trovai Justin che appena mi vide sembrava scioccato. -Ariana! C-che ci fai qui?..- chiese e alzai le spalle. -Sono venuta a farti visita! Sai siamo vicini.. dovremmo passare un po' di tempo insieme!- dissi appoggiando la mano al muro e spostai il peso del corpo sulla gamba destra.

-Aspetta un attimo- rispose e non mi fece neanche parlare che chiuse la porta. Sbuffai, perché si comportava cosi? Era molto simile al sogno! Passarono 10 minuti e finalmente aprì di nuovo la porta. -Vieni!- disse sorridendomi. Entrai e ovviamente.. una casa di un ragazzo vestito solamente di nero non poteva di certo essere azzurra o che..

No! Era nera, grigia, bianca, insomma.. un mix di questi colori. Mi fece da guida per la sua casa ed io mi guardavo intorno cercando il cadavere di Luke, ma non c'era traccia di un cadavere e neanche la puzza di morto. Poi aprii la porta della sua camera e un husky dagli occhi azzurri si alzò di scatto correndo a quattro zampe verso di me, abbaiando in modo brusco.

-Cosa vuole?- gli chiesi tirandomi indietro. Justin formulò delle frasi in una lingua che non riuscivo a capire, poi il cane si ammutolì e tornò dove stava prima velocemente. -Cosa gli hai detto?- gli chiesi fissando il cane. -Che doveva andare a cuccia, non hai sentito?- si voltò verso di me guardadomi, spostai lo sguardo sui suoi occhi e scossi la testa. Lui mi sorrise. -Cosa c'è?- gli chiesi sorridendo appena. -Sei bellissima oggi- mi sussurrò.

Arrossii sorridendo e lui mi prese la mano, sussultai al solo tocco. Non solo perché lui era molto freddo, (ed era più bianco del solito) ma anche perché sentivo qualcosa in me. Mi tirò a lui ed ero a un centimetro di distanza dal suo viso, il mio corpo attaccato al suo e la sua mano dietro la schiena. Riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle, era gelido, come il vento delle montagne piene di neve. Justin tirò una mano indietro e la porta si chiuse.

-Ma come..- non riuscii a finire di sussurrare la frase che lui mi strinse a sé dicendo. -Riesco a sentire il profumo- ma continuai a non capire. -Profumo? Non indosso nessun profumo..- dissi inarcando le sopracciglia. -Di sangue- rispose, poi spalancò la bocca e mi morse la pelle del collo fino ad arrivare alla carne o chissà.. anche le ossa. Faceva troppo male per riuscire a capire fin dove fosse arrivato. Tirai indietro la testa urlando e gemendo dal dolore, ormai riuscivo a sentire il sangue che colava e la sua lingua che leccava ogni goccia. Cos'era? Una specie di vampiro? Meelice aveva ragione? Beh, ormai era troppo tardi per capire se aveva ragione o meno. Non potevo capire, né pensare, né parlare. Tutto quel che riuscivo a fare era emmettere un ahh che lentamente svanì e caddi in terra. Da lì non ricordo più nulla.

Ore 11:00. -Sono passate due ore, ormai! Non credo che riuscirò a salvarla- sentii dire. Aprii lentamente gli occhi e per un attimo vidi il mondo girare in tutti i modi, poi si stabilì. Ero seduta su un tavolo in una specie di laboratorio di erbee. C'erano piantine ovunque, in ogni dove. Girai la testa alla mia destra e vidi Meelice con affianco due ragazze. Una alta bionda e l'altra bassa con i capelli rossi. -Si è svegliata!- esclamò Meelice felice e poi mi abbracciò. -Ohh, Ariana! Che bello rivederti!- disse e mi toccai la testa non capendo.

-Cos'è successo? Ho sognato di essere stata morsa da Justin..- -Non l'hai sognato- disse la bionda affianco Meelice. Alzai subito lo sguardo su di lei -Elizabeth, piacere. Ti ho salvato la vita, se non fosse per me ora saresti morta- disse porgendomi la mano e gliela strinsi. Dopodiché spostai lo sguardo sull'ultima, la più bassina tra le tre. -Emma- rispose sorridendomi dolcemente. -C-chi siete voi?- chiesi sedendomi meglio mentre riprendevo fiato. Loro si guardarono per un attimo e poi sospirarono -Streghe! - inarcai le sopracciglia e poi scoppiai a ridere. -Le streghe non esistono!- dissi tra le risate.

Elizabeth mi fissò male, poi prese la forbice e si colpì il braccio con la punta. Lei non sentì niente, ma io si. Mi uscì sangue nello stesso punto dove lei si era colpita. -O-ok ci credo..- dissi mentre prendevo un fazzoletto per pulirmi il braccio sanguinante. -Ma perché mi avete salvato la vita? Non vi conosco neanche..- loro si guardarono e poi scoppiarono a ridere. Cosa c'era di cosi tanto divertente? -Le ho chiamate io- disse Meelice smettendola di ridere. -Le streghe aiutano altre streghe se queste ultime sono innocenti.- avevo sentito bene? Aiutano altre streghe? Questo voleva dire che io ero una strega? E che Justin era un vampiro?

Canadian Devil • JBWhere stories live. Discover now