insomnia.

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-Cos'è il terzo occhio?- gli chiesi. Insomma.. nessun umano al mondo ne aveva tre di occhi sul viso. Prima che lui potesse parlare, vidi apparire Meelice dietro di lui, gridando a bassa voce: -Corri!-

Justin sussultò, quasi come se sentisse la sua presenza, poi si girò e guardando confusamente il buio della stanza si innervosì. -Perché ti interessa tanto di Tate?!- sbottò voltandosi verso di me. Abbassai lo sguardo. -Volevo solamente sapere cos'era e perché sapeva..- non riuscii a finire di parlare che lui mi interruppe. -Non fa per te!- urlò innervosito, poi si alzò e se ne andò a casa sua.

Feci un respiro profondo e Meelice apparì di nuovo affianco a me. -Sai, Tate è carino- disse e la guardai alzando un sopracciglio. -Ti piace?- le chiesi, lei scosse la testa. -No sciocchina, è a te che piace- disse sorridendo, scoppiai a ridere. -Cosa? No che non mi piace!- dissi e lei mi fissava rimanendo zitta, poi spezzai il silenzio e tornai a parlare. -Perché Justin si era girato quando sei apparsa?- lei distolse lo sguardo e rimase a fissare il fuoco. -Allora?- continuai. -Non capiresti, Ariana- disse sospirando. -Sei il mio angelo! Ovvio che capirei- lei scosse la testa. Forse ci era rimasta male per stamattina quando le avevo detto di non crederla mentre voleva solamente proteggermi.

-Sei troppo cieca per vederlo..- disse con tono deluso. Iniziai a ragionarci su e decisi di fidarmi di lei, d'altronde l'avevo invocata per sentirmi protetta. Mi avvicinai a lei e le strinsi le sue magiche mani -Voglio crederti, ti prego, dimmi che sta succedendo.- le sussurrai. Lei mi guardò negli occhi, fece un respiro profondo e iniziò a parlare. -Justin non fa mai rumore quando entra in casa tua perché passa tra le mura- spalancai gli occhi. -Cosa?- dissi. Lei mi fece cenno di stare zitta con un movimento di mano e tornò a parlare.

-È stato lui ad uccidere tutte quelle persone in questa casa, ci sono almeno 300 morti, Ariana, tutti che ti guardano.- disse come se fosse una cosa normale. Sentii un brivido percorrermi lungo la schiena, rabbrividii ma non dal freddo.. dalla paura. Iniziai a guardarmi intorno sperando che fosse solo uno scherzo. -Lui non è reale- disse scandendo per bene le parole. Deglutii. -Se non lo è allora cos'è?- chiesi. Si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi -Il diavolo- poi sparì. -Meelice?- chiesi impaurita mentre mi guardavo intorno.

Misi la testa sotto la coperta sentendomi tutti gli occhi addosso e mi stesi sul divano, scoppiando a piangere. Forse dovevo fare più domande sulla casa prima di venire a vivere qui, forse dovevo chiedermi se ero pronta a vivere da sola per il resto della mia vita, forse dovevo restare a casa con la mia famiglia. Cioé, voglio dire... con la famiglia adottiva.

Forse se non avessi incontrato Justin e i suoi amici, ora Luke non sarebbe morto. Oh, Luke.. quel fottuto stronzo. Mi dava cosi tanto disgusto, allora perché mi dispiaceva che fosse morto? Gli ho sempre augurato la morte e ora che è morto.. insomma, forse è colpa mia. È colpa mia se lui è morto, è sempre colpa mia. Questa era di sicuro la seconda notte peggiore del mondo! E dico seconda perché la prima era quella in cui Luke mi molestò.

Arrivò l'alba e poi sorse il sole. Il fuoco ormai si era spento e c'erano solo le ceneri nel camino, continuavo a fissarlo. Dovevo fidarmi o no di Meelice? È un angelo.. gli angeli dicono sempre la verità.. Non ci credo che Justin è il diavolo. Andiamo, è solo un ragazzo! Forse dovevo andare a fargli visita, non avevo mai visto casa sua. Infilai le scarpe e misi un giacchettino uscendo di casa. Avanzai respirando profondamente verso casa sua e appena arrivai bussai. Dal tettuccio della porta si allungò un tubo con una telecamerina attaccata, appena si trovò di fronte a me, si accese una luce rossa che mi scannerizzò il corpo.

Mi guardavo intorno non capendo, ma cos'era quell'aggeggio? Poi sentii un allarme e la telecamerina iniziò a parlare. -Allarme rosso, allarme rosso! Umano, intruso!- diceva con la sua voce robotica. -Cosa?!- dissi fissandola. Cavolo, stavo parlando con una telecamerina.. stavo messa davvero male! Poi la porta si aprì e trovai Justin -Ariana!- disse e la telecamerina tornò nel tetto. -Cosa ci fai qui?- mi chiese, alzai le spalle lasciando perdere la cosa robotica che parlava e lo guardai -Sono venuta a farti visita- lui spalancò di poco gli occhi. -Ora non ho tempo- disse chiudendo la porta ma ci misi il piede in mezzo per bloccarla.

Mi feci male, gemetti per il dolore, ma non diedi molta importanza alla cosa. -Fammi entrare- dissi, lui sospirò -Non ho tempo.- continuava ad ignorarmi. -Perché mi ignori oggi?- gli chiesi mentre stringevo gli occhi per via del dolore al piede. -Sono occupato- -Cosa stai facendo?- silenzio. Non mi rispose. Non stava facendo nulla, quindi cosa aveva di cosi importante da nascondere? Sbuffò e aprì la porta -Allora? Che vuoi?- -Beh, io..- smisi di parlare quando vidi Tate uscire da una camera che trasportava Luke pieno di sangue per la casa, non aveva una mano.

Diedi un urlo di paura e iniziai a correre via. -No, Ariana!- sentii Justin urlare e poi mi bloccò prendendomi in braccio. Cercai di dimenarmi mentre piangevo ma non mi metteva a terra -Lasciami, lasciami! Sei un mostro!- continuavo ad urlare. Senza rispondermi, si precipitò sulle mie labbra. Forse per zittirmi? Poi un colpo di pistola e Justin cadde in terra insieme a me. -Justin!- urlai e Tate corse fuori la casa, ci voltammo verso la nostra destra e trovammo Meelice con una pistola in mano respirando affannosamente. Non so per quale motivo lui riusciva a vederla, ma era l'ultimo dei miei problemi. -Meelice, ci si rivede- disse Tate facendole l'occhiolino.

Canadian Devil • JBWhere stories live. Discover now