Capitolo 27

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Pov Alberto
La mattina seguente mi sveglio presto per aiutare papà con il lavoro, mentre Luca dorme ancora e Giulia è con Guido a fare una passeggiata. Oggi pomeriggio inizieranno gli allenamenti e ad essere sincero, non vedo davvero l'ora. Sono super gasato. In più sapere che non parteciperà Ercole mi rende più sereno; ne parlavo proprio ieri con Luca prima di andare a dormire.
"Alberto, passami le reti!" Grida papà indicando le reti vicino a me, così le prendo e gliele passo. Stare in barca con lui mi ricorda i primi mesi in cui io e Luca eravamo lontani; qui passavo la maggior parte del tempo a scrivergli migliaia di lettere in cui gli raccontavo sempre tutto ció che facevo durante il giorno e gli ripetevo che mi mancava, poi aspettavo con ansia e felicità che mi rispondesse. Senza neanche accorgermene stavo sorridendo, cosa che mi fa notare papà. "Perché sorridi?"
"N-nulla, pensavo.." Imbarazzato, abbasso lo sguardo e continuo a passargli le reti.
Noto che lui fa un cenno, come per annuire. "A proposito, come sta andando con Luca?"
"Oh, tutto bene, davvero." Sorrido.
"Ne sono felice" Sorride anche lui. "Sapevo che un giorno vi sareste messi insieme." Dice accennando una piccola risata, per poi continuare a slegare tutte le reti che si erano attorcigliate tra di loro.
"Sai, avevi ragione fin dall'inizio sul fatto che per lui provassi qualcosa di diverso"
Mi guarda accennando un sorriso.  "Lo so, lo avevo già capito. E sono felice che siete riusciti a capirlo anche voi due. Sono davvero molto contento." Gli sorrido a sua volta; sono così felice del fatto che mi supporti e che sia così comprensivo. Vorrei tanto che anche la mamma di Luca lo fosse nei suoi confronti, ma ormai non si parlano dall'ultima volta che Luca fece coming out. Anche se lui ,fortunatamente, non ci dá più molto peso come prima.

Pov Giulia
Dopo aver passato l'intera mattinata con Guido, torno a casa dove trovo Luca seduto a fare colazione, nonostante sia abbastanza tardi. A dirla tutta, ogni giorno Luca si alza sempre più tardi di me e Alberto. Però come dargli torto, quando inizierà la scuola dovrà svegliarsi di nuovo presto quindi meglio che ne approfitti in questi mesi.
"Lú fai veloce che tra poco dobbiamo andare da Elisa." Gli dico nel mentre riordino la cucina.
"Perché?" Chiede guardandomi. Lo guardo confuso. "Non te lo ha detto Alberto? Andiamo a casa sua a pranzare."
"Ah no, non me lo ha detto."
"Beh, dobbiamo muoverci."
"Va bene.." Dice sbuffando per poi alzarsi e andare in cameretta a cambiarsi.
Passano alcuni minuti e appena siamo pronti andiamo a casa di Elisa. Appena ci apre la porta ,ci saluta con un sorriso per poi farci entrare in casa. Nel mentre aspettiamo papà e Alberto, la aiutiamo a preparare la tavola e poi inizia a cucinare. Poi mi guardo un po' intorno; ci sono stata poche volte a casa di Elisa, e ad essere sincera, non è tanto grande. Ma infondo, tutti gli appartamenti nei palazzi di Portorosso sono abbastanza piccoli. C'è una camera che condividono sia lei che Emma, la cucina, il bagno e il soggiorno.
Dopo aver finito di preparare la tavola io e Luca andiamo nel soggiorno e guardiamo un po' la TV; papà e Alberto arriveranno abbastanza tardi, contando il fatto che dovranno fare anche le consegne, quindi ci toccherà aspettare ancora un bel po'.

"Pronto? Ciao tesoro, come stai?"
Io e Luca ci guardiamo di scatto, facendo subito dopo un piccolo sospiro. È Elisa, e sta parlando al telefono.
"Come va lì a Milano?"
Da lì, capiamo subito di chi si tratta.
"Emma." Sussurra Luca.

Emma.. Era da così tanto che non sentivo questo nome. Ormai è da più di un mese che non ci parliamo; non che mi importi più di tanto, voglio dire, l'ultima volta aveva davvero esagerato. Ma non ci ho più pensato nei giorni seguenti perché al mio fianco ho avuto Guido che, anche se inconsapevolmente perché non gli raccontai niente di quello che è successo tra me e lei, mi ha aiutata e soprattutto ho avuto Luca e Alberto che mi hanno consolata e aiutata a farmi stare meglio dopo che gliene parlai, e più passavano i giorni, più non ci stavo male. Eppure ancora adesso però mi capita di pensarla ancora; mi chiedo spesso come sta, che starà facendo, come sta passando questi giorni a Milano... se sono ancora nei suoi pensieri.
"Giulia, tutto bene?" Sento la mano di Luca sulla mia spalla cosi mi volto verso di lui. "C-Certo."
"Ah a proposito, qui c'è anche Giulia, ora te la passo." Entrambi ci giriamo di scatto verso la porta.
"Giuliaa?"
"Si?"
"C'è Emma al telefono, vuoi venire a salutarla?"
"Santa mozzarella.." Sussurro. "A-arrivo." mentre sto per alzarmi per andare in cucina , Luca mi afferra di scatto la mano.  "Vuoi che venga anche io?"
"Non ti preoccupare, aspetta qui." Lui mi fa un mezzo sorriso e mi lascia la mano, e io vado di là.

Pov Alberto
io e Massimo torniamo in paese per andare a fare le consegne ma prima, entriamo nella pescheria. Mentre lui cerca il foglio con scritto tutte le consegne da fare, io mi siedo su una sedia e guardo fuori. "Papà?" Lo chiamo e lui gira lo sguardo verso di me. "Dimmi figliolo."
"Tra te e Elisa invece come sta andando?" Gli domando.
"Tutto bene." Risponde con un sorriso. Però poi, cala uno strano silenzio tra di noi. Mi alzo dalla sedia e vado vicino a lui per aiutarlo a cercare il foglio con le consegne e, con la coda dell'occhio,riesco a notare che mi sta guardando.
"Sai, non pensavo sarei mai riuscito ad andare avanti un giorno." Alzo lo sguardo verso di lui, abbastanza sorpreso. "Questo significa che.. ormai non provi più niente per la mamma di Giulia?"
Massimo fa un sospiro. "Ecco, no, ormai penso di no." Continuo a guardarlo mentre lui si ferma a pensare. "Inizialmente credevo non l'avrei mai superata, ma si è convinti di questo fino a quando non entra a far parte della tua vita qualcun altro che ti fa provare sentimenti che pensavi di poter provare solo con quella determinata persona. È solo questione di tempo."
Mi fermo due secondi per pensare a ciò che ha appena detto; lui non lo sa, ma è esattamente ciò che ha passato anche Giulia in questo mese. 'Ed è ciò che spero di non passare mai io..'
"Trovato finalmente!" Esclama alzando il foglio. Prima di andare però lo fermo per il braccio.
"Papà?" Massimo si volta verso di me leggermente preoccupato. "Si?"
"Ma non è detto che quando due persone si innamorano poi possa finire tutto, vero?"
Lui rimane per un attimo in silenzio a guardarmi.
"Perché questa domanda?"
Abbasso lo sguardo. "Sembrerà strano forse ma.. ecco i-io non voglio che anche tra me e luca finisca un giorno. Io voglio stare con lui per sempre. Ma se lui un giorno non vorrà più stare con me, i-io..."
"Alberto" Massimo si mette alla mia altezza e mi guarda negli occhi, molto probabilmente sono anche lucidi perché solo a pensarci ci sto malissimo.
"Vedrai che non finirà, tu e Luca avete un rapporto così bello che niente e nessuno lo potrà rovinare. Forse io e la mamma di Giulia non eravamo adatti l'uno per l'altra , e probabilmente è per questo che era finita, ma tu e Luca lo siete e anche tanto. Si vede lontano un miglio che vi amate tantissimo."
Mi sento subito più sollevato dopo queste parole e d'istinto lo abbraccio. "Grazie papà."

Pov Giulia
Afferro il telefono mentre Elisa va nella camera per lasciarci parlare. "Pronto..?" Dico con un filo di voce, l'ansia inizia a divorarmi lentamente. "Hey ciao Giulia." Sento una voce calma salutarmi. Dopo più di un mese, ho finalmente riascoltato la sua voce. Sembra una vita fa. Per un attimo rimaniamo in silenzio, senza sapere cosa dire.
"Come stai?" Ci domandiamo nello stesso momento. Entrambe accenniamo una piccola risata.
"Ehm, abbastanza bene, credo." Risponde. Iniziamo a parlare per alcuni minuti e pian piano tutta la tensione scompare. Quel che mi stupisce è che non è fredda, anzi, ad essere sincera mi sembra abbastanza spenta e triste.
"Come sta andando a Milano? Le domando.
"Ad essere sincera, qui è una noia mortale. Non vedo l'ora di tornare a Portorosso, mi manca il mare." Dice ed io accenno un'altra risata. "Immagino."
"E poi.. ecco... m- mi man-" Improvvisamente non sento più niente. "Pronto? Emma ci sei?" Mi accorgo solo dopo un paio di secondi che è caduta la linea.
Torno in soggiorno, e trovo Luca davanti alla porta. "Come è andata?" Chiede preoccupato, dato il mio sguardo che, sicuramente, non è quello di una persona felice.
"Beh abbiamo parlato un po' e mi stava dicendo qualcosa, ma non sono riuscita a capire perché poi è caduta la linea."
"E oltre questo però è andata bene?"
"Si, credo. Però sai, era meglio se non parlavamo. Ancora non riesco a smettere di pensare a quello che disse e fece l'ultima sera prima di partire e se continuo a parlarle dopo ciò che è successo, non lo supererò mai." Abbasso lo sguardo, evitando di ripensarci nuovamente, ma è tutto inutile.
"Giulia" Alzo lo sguardo verso il mio migliore amico.
"Tu hai bisogno di un abbraccio." Dice semplicemente, facendomi sorridere leggermente. "Non è vero"
"Si, hai lo sguardo di una che ha bisogno di essere abbracciata."
"Mh, Forse.."
"Vieni qui" Luca apre le braccia e io mi ci butto dentro, nel mentre mi stringe a sè ed io sorrido. Non so come farei senza di lui, Alberto, e Guido. Mi stanno aiutando così tanto.

Angolo autrice:
wewe, sono tornataa. scusate per questa lunghissima attesa ma ho avuto poca ispirazione in questi mesi e ora che è iniziata la scuola sarà difficile trovare di nuovo del tempo per dedicarmi al libro,ma ci proverò <3.
P.S. grazie mille per le 10mila letture!!! sono così felice che questa storia vi stia piacendo e soprattutto che ancora in molti dedicano il loro tempo per leggere i miei capitoli. significa tanto per me quindi davvero grazie <333

ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴘᴇʀ ᴍᴇ || LUBERTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora