Capitolo 25

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I preparativi stavano facendo impazzire tutti. Considerando che eticamente quello era un falso matrimonio mi sembrava tutto estremamente esagerato.

Dopo la nostra litigata Adair tentò di chiedermi scusa, ma ciò comportò ad un'altra lite e in fine alla sua ira.

Jonathan mi stava accanto in ogni decisione mentre Adair dal canto suo preparava il contratto che avrebbe suggellato la nostra unione.

-È necessario? - Domandai a Jonathan.

-È necessario, si - Rispose lui in tutta tranquillità, quasi in tono apprensivo.

-Ma io... Insomma non ho mai partecipato alla vita mondana, sono sempre stata rinchiusa qui... Chi potrei invitare per essere la mia damigella? -

La pressione era troppa, era tutto finto, perchè su determinate questioni non potevano passarci sopra?

-Lanore... - avevo centrato il segno lo sapevo - So che Adair non ti ha permesso di poter avere la tua giusta libertà ma... -

-Ma Adair ha pensato anche a questo -

Alzai gli occhi al cielo visibilmente scocciata e d'un tratto fui pervasa da una forte nausea.

-Lanore... Tutto bene? -
Cervavo di combattere contro conati persistenti - Si, qualcosa deve avermi provocato Nausea... - Guardai Adair.

Contrariamente da ciò che mi aspettavo piegò la testa su un lato e sorrise.

-Mi sono preso la libertà di invitare la tua famiglia - annunciò poco dopo.

Rimasi letteralmente pietrificata. Era così tanto tempo che non vedevo la mia famiglia, e l'ultima volta che li vidi non fu proprio un grande addio.

Davvero Adair aveva pensato ad una cosa del genere?

Jonathan guardò la mia figura immobile e interrogativa, poi dopo un gesto della testa di Adair se ne andò lasciandoci soli.

Inizialmente ci fu silenzio, ma poi Adair si sedette al posto di Jonathan, davanti a me.

-Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere, è vero non ti ho dato la possibilità di essere libera, in questa città e in senso letterale ma... Dammi la possibilità di poter rimediare... -

Non sapevo a cosa stesse mirando, ma di una cosa ero più che certa.
Ero stanca di lottare.

-Lanore ti prego... - Mi prese le mani. - Dammi la possibilità di rimediare a tutti i miei errori - Mi strinse.

Ormai il senso di nausea era troppo persistente, e mio malgrado fui costretta a cedervi.

Vomitai esattamente accanto ai piedi di Adair, mentre lui mi guardava con aria interrogativa.

- Forse dovremmo chiamare il medico Lanore - Disse accarezzandomi apprensivamente la schiena.

Era strano, provavo la stessa sensazione di quando... Forse erano solo coincidenze o forse ero troppo agitata per questa sottospecie di matrimonio.

Annuì lievemente mentre contro ogni mia aspettativa Adair mi prese in braccio portandomi fino alle mie stanze dove mi posò sul letto delicatamente.

- Ti senti male?- Domandò posando una mano sulla mia fronte.

Non ero abituata a vederlo preoccuparsi per me in questo modo... sembrava quasi sincero.

- No... sento solo una forte Nausea... Ma forse è solo lo stress del matrimonio - Cercai di tirarmi su.

Adair mi costrinse a letto.

- Rimani qui, ho fatto chiamare il Dottore, mi sento piu' sicuro a farti visitare -
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Il dottore continuava ad armeggiare, mi toccava, mi studiava.
-Nause... - Le sue dita schiacciavano forte sul mio ventre, sensazione che mi provocava un forte malessere.
-Così è molto peggio... - Emisi un gemito.
Il dottore annuì, poi tutt'altro che delicatamente mi alzò la gonna e infilò due dita in me.
Rimasi paralizzata - Che cosa...? -
-Oh! Per carità- Rise - Stia tranquilla - La sua voce era così paterna - Sono solo arrivato alla radice del suo malessere - Sorrise muovendo le dita.

Era tutto chiaro.
D'un tratto quel sogno mi tornò in mente. Adair teneva per mano una bambina, e forse...
- Lei è gravida, è un dono del cielo, sappiatelo custodire -

Il mio corpo aveva smesso di dare segnali.
Forse questa era la mia via d'uscita.
Nella mia disgrazia forse sarei riuscita a salvare me e la piccola.

Dovevo giocare bene le mie carte.

-Faccio entrare il vostro futuro Marito, sarà lieto della notizia immagino -

Assolutamente, sarà più che lieto, meno se non sarà un'erede. Quando non avrò più un grembo questo bambino potrà picchiarmi e violentarmi di nuovo quando vorrà... Se non lo farà ugualmente.

-Il dottore è uscito, mi ha detto di domandare a te, che cos'ha detto? - Chiese cercando di nascondere un velo di agitazione.

Ci pensai bene se dirlo o meno, quella frase avrebbe cambiato tutto.
-Ha detto che aspettiamo un Bambino - Esordì.

Un mancamento.
Un mancamento fu proprio ciò che mi aspettai, ma no.
Adair rimase composto.
-Un bambino? - Si avvicinò a me - Ti ha detto che sei incinta? - Chiede incredulo.

Alzai la testa - Si -

Nella camera calò il silenzio.
Nessuno dei due osava proferire parola.
Adair in tutta discrezione posò quasi furtivamente una mano sulla mia pancia.

Mi sembrava tutto così finto. Lui non aveva sentimenti. Come poteva provare qualcosa per un bambino?

Forse c'era qualcosa che non sapevo, forse il vecchio tenebroso Adair aveva dentro più cose di quante ne lasciasse immaginare.

Il Patto. (Amore proibito)  { IN REVISIONE}Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon