Momenti di stallo

191 15 0
                                    

- Lui è Jason Grace - lo presentò Percy quando tutti si accomodarono nel salotto.

Avevano evitato di chiamare i maghi di Hogwarts, escluso Malfoy che era già con loro, perché Jason gli aveva dato una notizia non proprio positiva.

- Semidio quindi...figlio di? - chiese Anubi ormai arreso all'idea che erano alleati dei semidei greci.

Non era il massimo, ma non era nemmeno una cosa orribile avere dalla loro parte dei mostri di quella portata.
Quel Jason Grace emanava la stessa aurea di Talia e Nico, si avvicinava anche a quella di Percy ma al contrario del figlio del mare era meno opprimente.

- Giove - rispose il ragazzo - La versione romana di Zeus -

Anubi li guardò perplesso pronto a chiedere che intendeva ma Percy scosse il capo.

- Non chiedere...è una storia lunga e altrettanto pallosa - disse interrompendolo - È comunque il figlio del padre degli dei ed è il fratello biologico di Talia -

- Non si somigliano - disse Sadie inclinando il capo - Forse giusto gli occhi -

- Si lo sappiamo, lo dicono tutti - disse la diretta interessata - Abbiamo anche poteri diversi in parte: sia io che lui controlliamo i fulmini e le tempeste, ma Jason controlla anche i venti, cosa che io non so fare -

- Ah - fece Sadie.

- Di bene in meglio - disse Anubi sbuffando - C'è qualcuno di voi che sa creare i terremoti? Perché mi manca nella lista -

I semidei indicarono Percy che sbuffò.

- Poseidone è il dio del mare, dei laghi e dei fiumi. Creatore dei cavalli e signore delle creature marine. Ma a lui è attribuito anche il nome di scuotitore della terra e dei fondali marini - spiegò - Come dire...ho preso la parte migliore di mio padre -

Carter sospirò.

- Capite perché me lo tengo come amico vero? - disse.

- Tu sei una calamità naturale - sbottò Anubi.

- Lo so -

Annabeth sospirò.

- Quando abbiamo finito direi di passare all'argomento principale per cui ci siamo riuniti...Jason? -

Il figlio di Giove annuì.

- Gli dei non intereferiranno nelle questioni degli Egizi, mio padre è stato chiaro. Per anni c'è stata la pace tra le due fazioni e non ha intenzione di cominciare una faida proprio ora, quindi lo stesso vale per noi semidei, non possiamo farvi la guerra in nessun modo senza l'appoggio degli dei e comunque non abbiamo intenzione si farvela - spiegò Jason - Quello che mi preoccupa e che preoccupa anche Annabeth e Percy è quello che ha detto Ecate. Anche se mio padre e tutto il consiglio si sono rifiutati di attaccare gli Egizi lei non ha intenzione di fermarsi e ha anche minacciato di colpire i semidei che hanno deciso di aiutare gli Egizi. Non so che cosa ha in mente ma non penso che i suoi figli l'appoggeranno, non senza andare contro a tutti gli altri semidei. E qui entra in gioco la teoria di Annabeth-

La figlia di Atena annuì e lanciò un'occhiata prima al suo ragazzo e poi a Draco Malfoy.

- I maghi di Hogwarts non sono semidei e di conseguenza non devono rispondere al consiglio dei dodici, né tantomeno ai leader dei semidei, i nostri compagni non attacherebbero mai senza prima l'autorizzazione degli dei e l'ordine di Percy o Jason. Ma per i maghi è diverso...se Ecate può in qualche modo controllarli...potremmo dover combattere contro di loro - spiegò Annabeth - Potremmo trovarci a combattere contro i tuoi amici -

Draco strinse la mascella e guardò in basso, stringendo le dita tra di loro.

- Non posso farci nulla giusto? Non ho voce in capitolo qui - rispose arreso - Non ho diritto di replica né di scelta. Quello che succederà andrà comunque contro quello che vorrei. Vi chiedo solo un favore, se si arriverà allo scontro, non fate del male ad Hermione -

- Questo posso prometterlo - disse Percy - Ma solo lei. Non chiedermi altro. Te l'ho detto, i miei amici vengono prima-

Il mago si limitò ad annuire e nessun altro ebbe nulla da ridire.

                                ***

Carter incrociò il kopes con la spada di Percy, digrignò i denti e indietreggiò di scatto, separandosi dall'amico il più possibile per riprendere fiato.

Il semidio sorrise sfacciato e fece ruotare la spada, guardandolo.

- Perché gli hai promesso di non attaccare la sua ragazza? - chiese il Faraone.

- Perché se fossi al suo posto ed Annabeth al posto della sua ragazza...lo farei anche io - rispose.

Poi si lanciò verso Carter che preso alla sprovvista parò il colpo di striscio e perse l'equilibrio, inciampando sui suoi stessi passi e beccandosi un piccolo taglio sulla guancia che però bruciò non poco. Diede il sedere per terra, arreso.

- Non distrarti - disse l'amico - Non quando duelli Carter. Se qualcuno dei tuoi ragazzi avesse assistito avresti fatto una figuraccia -

Il Faraone si alzò sbuffando.

- Sei lo spadaccino migliore del secolo - si lamentò - Non riuscirei a batterti nemmeno nel pieno delle forze -

- Vero - rispose Percy - Però nemmeno a farti battere così. Al nostro primo scontro ho dovuto tagliarti una mano per fermarti e ora ti fai fregare così? -

Carter strinse il Kopes, prese un bel respiro e si lanciò verso Percy, tirando fuori dalla Duat una corda per distrarre l'amico con un doppio movimento. Il semidio prese la corda, l'avvolse intorno al braccio e stirò il Faraone verso di sè, che preso alla sprovvista perse l'equilibrio, incastrando poi la punta della spada nell'elsa del kopes...uno scatto del polso e l'arma di Carter volò via cadendo a diversi metri di distanza con un tintinnio.

- Potresti anche lasciarmi un pò di vantaggio è - borbottò il Faraone facendo sparire la corda.

- I tuoi trucchi patetici non funzionano con me - lo rimproverò l'amico - Se combatti onestamente forse il vantaggio te lo avrei anche lasciato volentieri -

- Combattere onestamente contro di te significa condannarsi! - ribattè Carter.

- Non esagerare - rispose il semidio - Non sono disonesto -

Si sentirono osservati e alzarono lo sguardo sulla balconata.
Draco Malfoy li osservava e distolse lo sguardo appena loro lo guardarono.
Percy e Carter si guardarono e il secondo si strinse nelle spalle.
Il figlio del mare sorrise e inclinò la testa di lato.

- Ehi biondo! - lo chiamò Percy - Vuoi provare? -

Exousía TheïkósNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ