Dubbi

322 17 2
                                    

- Bè dai l'importante è che non iniziate ad evocare i morti viventi- stava dicendo Percy quando Sadie e Annabeth rientrarono in infermeria dopo aver mandato un messaggio Iride agli ragazzi della squadra e dopo che Sadie aveva chiamato lo zio, chiedendogli di raggiungerlo.

Amos Kane, appena aveva sentito la voce della nipote aveva capito che era successo qualcosa e che probabilmente doveva prendere e pregare qualche divinità.

- Non so perché mio zio pensa che sia colpa mia o di Carter. Abbiamo la faccia di due che farebbero danno? - chiese Sadie.

Annabeth si strinse nelle spalle e la guardò.

- Lo pensi anche tu? - chiese la più giovane offesa.

- Non per qualcosa...ma sei più o meno sullo stesso livello di Percy - spiegò Annabeth - Sai lui non vorrebbe attirare i guai ma sono loro a trovare lui -

- Si ma questa volta dei mostri greci hanno attaccato noi...come è possibile? Non abbiamo ancora avuto modo di parlarne - disse Sadie per poi guardarsi intorno.

Will stava controllando Walt che si era appena svegliato e stava lì e lì per delirare, mentre Percy, Nico, Carter e Anubi erano dove li avevano lasciati poco prima e parlavano tra di loro anche se il dio dei funerali sembrava a dir poco nervoso.

Annabeth afferrò il braccio dell'amica quando la sentì sospirare.

- Lo so che prima dicevamo scherzando ma...sul serio, che cosa pensi di fare con quei due? - le chiese.

- C'è stato un momento in cui avrei voluto prenderli a calci, quando hanno fatto il patto per fondere le loro anime. Sai, non mi avevano detto niente, Anubi si era limitato a sparire dalla circolazione dopo essere stato più o meno sempre presente per darmi una mano quando poteva. E in quel momento avevo iniziato a provare qualcosa per Walt. Anubi era irraggiungibile dopotutto, un pò perché gli dei gli avevano impedito di vedermi un pò perché aveva trovato un modo per... -

- Per stare con te - finì Annabeth.

- Già e in quel momento li ho detestanti entrambi - continuò Sadie - Provavo qualcosa per Walt, l'ho sempre provato e da quando si è fuso con Anubi so per certo che quei sentimenti sono cresciuti ma...comincio a chiedermi se... -

- Se ciò che provi per Walt sia legato ad Anubi - finì l'altra.

- Esatto - sospirò - Ora l'opzione migliore sarebbe lasciarli? Non penso di poter scegliere, come faccio? -

Annabeth ridacchiò. 

- Avevo una cotta per un altro quando ho conosciuto Percy - confessò - Lui era il mio eroe e il mio idolo e poi è passato dalla parte del male e per un pò ho continuato a provare qualcosa per lui. Sai cosa mi chiedo ogni tanto? Se Luke non fosse diventato cattivo e non ci avesse fatto la guerra, avrei davvero scelto Percy? Non lo so, e mi sale l'angoscia se ci penso perché amo il mio ragazzo e non lo sostituirei con nessun altro...emh...più o meno -

Alla fine del discorso lo indicò.

Il semidio guardava Anubi con un misto di ironia e sadismo e si scambiava strane occhiate con Nico.

- Ho la brutta sensazione che finirà male - disse Sadie.

Annabeth decise di avvicinarsi e circondò il busto del fidanzato da dietro.

Percy la guardò con la coda dell'occhio e gli strinse le mani che lei gli teneva sul ventre.

- Hai chiamato zio? - chiese Carter alla sorella.

- Arriverà presto -

- Io ho chiamato gli altri e gli ho detto di tenersi pronti nel caso dovesse esserci un altro attacco da parte dei mostri - aggiunse Annabeth - Dobbiamo però capire perché hanno attaccato -

- Perché loro giusto? - intervenne Nico.

- Da cosa sono attratti? - chiese poi Carter.

- Dalla nostra puzza dicono - disse Percy - Sembra che emaniamo un qualche odore che li attira. Di solito attaccano perché...vogliono mangiarci -

Carter guardò Sadie, che a sua volta guardò Anubi sgranando gli occhi.

- Eh no! - sbottò il dio - E io che c'entro! Quei mostri hanno nominato Carter e poi lui! Quello pazzo là -

Il figlio del mare si mise sulla difensiva.

Quando aveva parlato del pazzo aveva indicato lui.

- Non sono pazzo - rispose.

- No sei suonato come un balcone! -

- Quello pazzo sembri tu, non so se te ne rendi conto -

- Tu emani una pazzia omicida non lo capisci? -

Percy inarcò un sopracciglio.

- Non la userei mai contro gli amici - disse.

- Lo siamo? -

- Sei il ragazzo di Sadie quindi si, anche se non mi piaci -

Anubi si zittì, incrociò le braccia al petto e nella stanza cadde un silenzio di tomba.

- Perché non proviamo tutti a rilassarci un attimo? - chiese Will - Anubi e Walt devono riposare e...Annabeth credo sia il momento di fare il punto della situazione e capire bene che cosa è successo e che cosa hanno detto i mostri. Inoltre, Percy, chiama Rachel, abbiamo bisogno di consultare l'Oracolo -

Non andava bene per niente. I semidei sembravano abbastanza tranquilli e a loro agio ma il problema era da parte dei ragazzi della Brooklyn House. Oltre Sadie e Carter gli altri non si fidavano e si mostravano ostili verso i loro ospiti anche se non lo davamo a vedere, oltre ad Anubi si intendeva.

Il problema però restava perché per quanto potessero cavarsela avevano ampiamente dimostrato che ai mostri che li avevano attaccati potevano solo tenere testa ma non erano stati in grado di batterli.

- Va bene, cerchiamo di sbloccare la situazione - disse Percy.

Gli altri annuirono e Will fece per aggiungere altro ma proprio in quel momento Ziah entrò spalancando la porta.

- Sono tornati! - esclamò - Ci attaccano -

- Percy...c'è un fiume, vedi di usarlo - disse Nico - Andiamo a suonargliele -

Exousía TheïkósWhere stories live. Discover now