Colui che distrugge, Colui che abbatte

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- Stai scherzando? Che caspita significa? - chiese Carter fissando le spalle  dell'amico che continuava a far ruotare la penna a sfera.

E per esperienza sapeva che quella penna era micidiale, più o meno come il tipo che la maneggiava.

Gli formicolava ancora la mano al ricordo di quando gliel'aveva tagliata di netto l'anno prima.

Infatti preferiva il dialogo con Percy e non i fatti.

- Percy? - lo richiamò.

- Abbassa la bacchetta mago - disse invece lui guardando Harry - E riprendiamo a parlare con calma -

- Non volete la guerra ma avete appena ammesso di aver rapito Malfoy - lo aggredì il mago.

- Mai detto di volere la guerra, il discorso è diverso-

- E cosa ti aspetti scusa? -

Carter provò di nuovo a mettersi in mezzo, questa volta provando a mettersi davanti all'amico ma Sadie gli afferrò il braccio e scosse il capo.

- Non penso sia saggio metterti sulla traiettoria di Percy in questo momento - disse la ragazza.

- Se tutti e due abbassate le armi forse riusciamo a parlare con calma - si intromise Anubi.

- Se liberate Malfoy allora potremmo evitare tutto questo- disse Hermione poggiando una mano sulla spalla dell'amico - Cerchiamo di stare calmi e capire cosa vogliono -

Detto questo guardò Percy che continuava a guardarli con aria per niente intimorita, giocando con la penna.

Quanto poteva essere pericolosa una penna a sfera? Si chiese Hermione. Non molto effettivamente, ma il problema era il tipo che la maneggiava, sembrava renderla pericolosa in effetti.
Forse era il modo in cui la girava o dipendeva dal suo sguardo o dall'atteggiamento che aveva assunto, a dir poco ostile.

Carter scosse il capo. Tutto quel casino sembrava riguardare lui direttamente anche se qualcun'altro stava spingendo intorno. Non capiva quello che intendeva l'amico ma era sicurissimo che non era stato lui ad incastrarlo, c'era altro sotto, qualcosa di cui Percy...e anche Annabeth, sembravano essere a conoscenza.
E stava facendo quella scenata per proteggere comunque lui, avrebbe avuto più senso che Percy avesse attaccato anche loro, non metteva in dubbio che avrebbe avuto problemi ad affrontarlo.

L'unica volta che si erano scontrati era si riuscito a metterlo fuori gioco ma dopo aver perso una mano e gran parte della sua magia di riserva.

E a quel tempo non lo riteneva nemmeno una minaccia.
Non voleva davvero avere a che fare con lui, anche perché lo aveva visto quando si era scontrato con Setne, ricordarglielo gli fece venire i brividi.

- Cerchiamo di parlare come persone civili - disse ignorando la sorella e mettendosi davanti a Percy - La cosa riguarda me a quanto pare anche te allo stesso modo, ma vediamo di risolverla. Io non voglio una guerra e nemmeno tu penso-

L'amico lo guardò.

- Quando abbassa il bastoncino per me non ci sono problemi, so comportarmi civilmente- gli rispose.

A quel punto Carter guardò Harry Potter.

- Togli la bacchetta, ti prego - fece - Non voglio combattere e non voglio che nessuno combatte ma se Percy carica io non mi metterò in mezzo. Ho un minimo di istinto di conservazione, non so tu -

- È una minaccia? - chiese Ginny.

- No...dico solo come stanno le cose - precisò - Ho già perso la mano con questo, la testa voglio che rimanga attaccata -

Exousía TheïkósDove le storie prendono vita. Scoprilo ora