60 Rinchiusi in cella

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Hawks pov
"...Eppure tu me l'hai portata"
Non ero sicuro di quello che stava succedendo.
O forse non lo volevo davvero realizzare...
Il capo, qua davanti a me, è il padre di T/n?
Quindi io l'ho riportata da suo padre?
Non ebbi troppo tempo per pensare, quindi lo rimandai a quando sarei uscito da quella nave.
"Vieni qui"(in tedesco (non so il tedesco scusate))
Mi voltai verso T/n. Non capii un accidente di quello che aveva appena detto.
Lei guardò dall'altra parte, cercando di non obbedirgli.
"Ho detto vieni qui!." (In tedesco)
Lo sguardo di T/n cambiò e seguì i suoi ordini, mettendosi al suo fianco.
"Mettiti in ginocchio" (in tedesco)
Lei obbedì senza opposizione.
"Guarda cosa sa fare la tua ragazza, Hawks"
"Come fai a sapere che è la mia ragazza?"
"È davvero questa la domanda che vuoi farmi in questo momento?"
Prese una leggere pausa, colmata da un silenzio tombale.
"Cosa credi che abbia fatto in questi mesi, Hawks? Ho solo aspettato il momento giusto, non potevo agire subito; sopratutto se c'eri sempre tu con lei"
"Eppure anche adesso ci sono io con lei"
"Sei sulla mia nave e nessuno verrà in vostro aiuto, almeno non ora. T/n non ha bisogno di te se la sa cavare da sola, non ho agito subito perché era nel mezzo della città colma di hero"
"Eppure sono stato io a farla scappare"
Rimase in silenzio, continuando a fissarmi.
Si girò alla sua destra, facendo un cenno ad una guardia, la quale venne verso di me con altre due alle calcagna.
Due mi tenevano fermo dalle spalle e braccia, nonostante avessi già le manette, mentre l'altra guardia aveva estratto una siringa dalla tasca e rapidamente me ne infilò il contenuto.
Nel mentre, non avevo ancora distolto lo sguardo dal capo dei bastardi. Appena le guardie ritornarono ai loro posti, sentii qualcosa di diverso.
Avevo perso la sensibilità alle ali, non riuscivo proprio a controllarle; come se avessi perso il quirk.
"Lo sai che cos'è?"
Mi chiese nel mentre le guardie avevano appena fatto la stessa cosa a T/n, la quale stava ferma immobile fissando dritto davanti a se.
"È una rimozione di quirk temporanea, non ti preoccupare"
Mi rivolse un sorrisetto per poi svoltare lo sguardo verso T/n.
"Fai vedere a tutti la tua vera natura, uccidilo"
Disse riferendosi ad una guardia dietro di me.
Mi girai e notai che era solo un povero ragazzo giovane, altamente impaurito.
Per fortuna t/n non sembrava reagire, anzi abbassò lo sguardo per cercare di non obbedirgli.
"Ho detto uccidilo" (in tedesco)
Disse prendendola per i capelli e strattonandola.
Lei si alzò in piedi e con un movimento velocissimo andò verso la guardia, prese un coltellino dalla tasca e lo sgozzò di netto.
Il corpo privo di vita cadde a terra, creando una grande macchia di sangue che partiva dal suo collo.
"T/n?..."
Lei non mi degnò neanche di uno sguardo.
Notai che il suo occhio era di un azzurro più spento e la sua faccia era neutra, quasi come se per lei non fosse successo nulla.
Il padre di T/n fece un cenno alle guardie.
Ci presero dalle braccia e ci guidavano in un posto sconosciuto.Ci fecero scendere da una botola e arrivammo a destinazione.
Davanti a noi c'era un lungo corridoio, il posto era sporco e senza alcune luci né artificiale né naturale.
Ci buttarono in una cella per ognuno.
"Te la metto di fronte, così potrai vedere la tua fidanzatina soffrire"
Cosa?
Non riuscii a pensare ad altro, oltre che questa sua frase.
Mi slegarono dalle mie manette iniziali e mi cinsero a delle altre che stavano attaccate al muro.
Provai a liberarmene, ma con scarsi risultati.
Mi faceva molto strano stare senza quirk.
Cercai di veder T/n, ma vedevo molto poco. Sforzandomi intravidi qualcosa e rimasi senza parole.
Era al muro, immobile, incatenata ai piedi, ai polsi, al collo e due catene le attraversavano il busto a X.
C'era bisogno di tutto questo?
"T/n ti prego scappa almeno tu"
Non mi rispondeva.
"T/n ascoltami..."
Dalla sua bocca non fuoriusciva nulla, neanche il respiro.
Sentii dei passi in lontananza avvicinarsi.
"T/n scappa ti prego! Ascoltami!"
Non mi ascoltava e ormai il tizio era già arrivato.
"Goditi la vista Hawks"
Prese le chiavi dalla sua tasca e aprì la cella di T/n, chiudendosi dentro.
"Allora, tuo padre Kurt mi ha detto che posso farti quello che voglio, tranne che amputarti qualcosa"
Sentii il rumore della zip scendere.
Oh no... dimmi che non è quel che penso.
"Fammi vedere le tue doti"
La prese dai capelli e infilò il suo membro dentro la sua bocca.
Svoltai lo sguardo altrove, non volevo guardare e nemmeno sentire, ma purtroppo avevo le mani legate...
Cercai di liberarmene in tutte le maniere, finché non mi scese del sangue dai polsi.
Sentii i gemiti del tizio ed il rumore che provava quello che pensavo.
Ansimavo di continuo, non volevo realizzare il fatto di aver riportato T/n dal suo grande incubo e passato.
È tutta colpa mia...
Il tizio venne, gemendo e si rinfilò il suo membro nei pantaloni, per poi andare in un angolo dove erano esposti certi strumenti, dai quali prese una frusta di cuoio.
"T/n fai qualcosa! Liberatene! Non stare ferma senza fare nulla! Ti prego"
Urlai disperato, quasi sul punto di piangere.
Proprio ora che aveva iniziato a vivere una vita normale, proprio ora che le avevo fatto dimenticare certe cose...
Il rumore della frusta fermò i miei pensieri.
Le lacrime iniziarono a scendere lungo le mia guance quando vidi il suo corpo pieno di sangue e tagli.
"Wow avevano ragione, le tue ferite si rimarginano subito e non ti lamenti neanche. Vorrà dire che aumenterò la velocità"
Così fece e non si fermava più.
Perché T/n continuava a non reagire e a tenere la testa bassa?. Non usciva neanche una parola dalla sua bocca. Deve essere scioccata, impaurita...
"Cavoli, sei un osso duro. La frusta non basta per farti parlare. Voglio solo sentire un gemito di dolore chiedo solo questo"
Tornò alla postazione dei vari oggetti, dove poggiò la frusta e prese un coltello affilato e due vasetti in vetro.
"Vediamo se l'acido e il peperoncino ti fanno qualcosa"
Con il coltello le tracciò una ferita profonda a partire dalla spalla destra, finendo alla vita sinistra.
La ferita si stava per richiudere, ma a fermarla fu il peperoncino che il tizio le versò su tutta la ferita e a seguire l'acido. La ferita rimenava aperta.
"Wow non senti nulla immagino"
Un tizio grosso il triplo di me si mise davanti alla mia cella bloccandomi la vista, entrando.
"Credi che ti avremmo reso illeso?"
"Fammi quello che vuoi, basta che non tocchiate più T/n"
"Si certo, secondo te accadrà?"
Mi prese la mascella con la mano e mi sferrò un pugno violento sulla guancia che diventò subito rossa.
Sputai sangue e il tizio continuava a sferrarmi pugni, ma in confronto a quello che stavano facendo a T/n non era nulla.
La vista iniziava ad annebbiarsi e la mia faccia era piena di sangue. Il tizio mi tolse dalle manette, mi prese dal collo e mi mise in piedi.
"Forza combatti per la tua vita, o muori"
Disse premendomi la punta di una pistola sulla fronte. Riuscivo a malapena a stare in piedi e non riuscivo più a respirare, a causa della poca aria in quel posto.
Il tizio spostò il dito sul grilletto e fece per sparare.
"NO!"
La voce di T/n l'aveva distratto e il colpo della pistola finì sul mio fianco.
Presi l'uomo per le testa e gli tirai una ginocchiata che lo fece cadere per terra.
Mi sistemai sopra di lui e gli sferrai diversi pugni sulla faccia. Quando vidi che era al limite mi alzai e gli sferrai un calcio in faccia che determinò il suo ultimo respiro.
Sentii il rumore della cella e mi voltai.
T/n l'aveva aperta con la sola forza della braccia e mani. Osservai la sua cella che, invece, aveva due sbarre separate, frutto della sua forza, e per terra si trovava il corpo squartato del tizio che gli ha fatto quelle orribili cose.
"T/n..."
"Keigo..."

Angolo autrice
Weeee
Scusate se ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo
Grazie della lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Where stories live. Discover now