59 Ritorno al passato

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Hawks pov
Il suono dell'allarme rimbombava per tutta la nave e tutti erano all'allerta, tranne gli unici tizi che ci avevano visto e ci stavano rincorrendo.
Io e t/n ci eravamo divisi e continuavamo a correre senza una meta, non conoscendo la nave.
Non avevo ancora ammazzato nessun uomo, tranne quei due di cui presi le divise, e mi limitavo a correre. Dovevamo solo andare dal capo e se non avessimo ammazzato nessuno forse c'era una possibilità di non farci uccidere all'istante; ma dubito che T/n non abbia ucciso qualcuno.
Probabilmente avrà già ucciso 20 uomini.
Correvo svelto, tra quei corridoi con dei diversi motivi antichi e stretti talmente tanto che dovevo far stare dietro di me le ali, altrimenti non ci passavo.
Mi ritrovai in un incrocio. Sinistra, destra o indietro?
Dietro di me c'erano guardie, a sinistra pure e a destra anche.
Tutti fermi con le ginocchia leggermente piegate, una mano davanti e il fucile pronto a sparare nel caso mi fossi mosso.
"Non ti muovere!"
Mi voltai verso le guardie a destra, pensando ad una soluzione.
"Stai fermo"
Questa non era la voce di una guardia, ma di T/n.
Improvvisamente dei tentacoli percorsero tutto il corridoio a sinistra, a destra e dietro di me, sfiorandomi le spalle.
Il suono delle voci strozzate e il tonfo dei corpi caduti per terra privi di vita, interruppero quel silenzio tombale che si creò. T/n atterrò sul terreno dal soffitto e, ritraendo i suoi tentacoli neri nella sua schiena, venne verso di me.
"1-0 per me"
Disse guardandomi con uno sguardo perverso e malizioso. Ero un po' incredulo, ma capii che mi ero dimenticato solo con chi avevo a che fare...T/n
"Come hai fatto a...non ti ho sentito venire sul soffitto"
Lei fece spallucce, girò i tacchi e si incamminò dicendo di seguirla.
"Quanti uomo hai già ucciso?"
"Mah, una decina credo"
Attraversammo il corridoio, arrivando ad un altro incrocio. Sembrava un labirinto.
Mi voltai a destra e un ammasso di cadaveri riempiva tutto il corridoio impossibile ormai da attraversare. Il sangue ricopriva tutte le pareti fino ad arrivare al soffitto. Le guardie ormai non erano più riconoscibili; erano tutti squartati e si poteva riconoscere a malapena delle braccia e gambe sparse e ammassate una sopra l'altra. Le uniche che sembravano intatte erano le teste, tutte con delle espressioni terrificate.
"Una decina eh?...come mai lasci le teste intatte?"
"Non lo so, l'ho sempre fatto. Ho sempre cercato di non rovinare le teste, ma non c'è un vero motivo"
"Cerchiamo di uccidere meno gente possibile"
"E perché mai?"
"Perché magari evitano di decapitarci subito e poi Nezu mi ha detto di non uccidere almeno il capo"
T/n svoltò l'angolo senza guardare.
C'erano tre guardie che stavano per spararle.
Sferrai un pugno sulla guancia al primo, facendolo sbattere sulla parete. Nel mentre le mie piume presero i fucili, lasciando disarmati gli altri due, sferrai svariati pugni sul volto del primo, prima che si accasciò per terra. Non mi fermavo più e il sangue schizzava da tutte le parti, con la coda dell'occhio notai una guardia che mi stava per attaccare così presi il primo tizio dai capelli e glielo buttai addosso.
Non appena lui se lo levò di dosso, il mio pugno destro colpì il suo naso facendolo urlare dal dolore.
La terza guardia era rimasta in piedi, un po' terrorizzata.
Lo presi dal collo e afferrai il fucile che avevo rubato agli altri con le mie piume.
"Tu devi essere giovane e con poca esperienza, beh mi dispiace"
Glielo puntai in fronte e sparai senza esitare.
Il suo corpo cadde a terra.
"Non avevi detto di uccidere meno gente possibile?"
"Ormai non penso conti più e comunque è gente che va giustiziata. Si chiama legittima difesa"
Le passai vicino "comunque siamo 1-1 adesso"
Ci girammo su noi stessi, davanti a noi si trovavano dei tizi sconosciuti. In mezzo tra tutti probabilmente c'era il capo.
"Buongiorno sign. Takami-"
"Chi cazzo sei?"
Non rispose e fece un cenno a delle guardie dietro di noi, arrivate da poco, che non avevo neanche notato.
Con la coda dell'occhio notai T/n che stava per agire.
"Ehi, no."
Mi guardò confusa, ma per fortuna mi ascoltò.
Non potevamo metterci ancora di più in pericolo.
Ci presero le braccia e le incrociarono dietro le nostre schiene, ammanettandoci i polsi.

T/n pov
Non capivo cosa stesse succedendo.
Perché Hawks non voleva che li uccidessi?
Non me ne fregava un cazzo se ci saremmo messi ancora nei casini e non mi interessava se Nezu ci avesse detto di non uccidere il capo.
I tizi ci stavano portando chissà dove e noi come degli stupidi a seguirli...
Ci portarono in una stanza, presumo quella del capo.
La porta si chiuse ed un silenzio calò istantaneamente. Due guardie dietro di noi e altre due di fronte a noi con in mezzo il capo che ci osservava con un ghigno.
Ma che cazzo ridi coglione. Mi trattenni dal dirlo, ma la voglia era tanta.
Il capo iniziò a parlare con Hawks.
"Sai Hawks per fare questa associazione, non mi ci è voluto molto. Sai per cosa mi ci è voluto molto tempo? No? Non lo dico a nessuno quindi sentiti fortunato. Io tempo fa ideai un progetto, lasciando da parte la mia carriera da dottorato."
Un momento...
Perché mi ricorda così tanto qualcuno.
Continuavo a pensarlo, con gli occhi rivolti verso il basso.
"Dopo svariati anni di tentativi, con impegno e fallimenti, questo mio obiettivo si realizzò. Tutto filava liscio, ma un giorno questo progetto non c'era più. Passai altro tempo a cercarlo, perché rifarlo da capo era una cosa troppo duratura. Con esiti continui negativi, persi la pazienza e espansi il mio gruppo fino ad arrivare a creare questa associazione."
No...non è possibile...
"Ideai vari progetti, ma sotto sotto c'era qualche speranza di ritrovare il mio vecchio progetto. Mi ricordo che lo cercai ovunque, finendo col dare di matto e sai qual'è la cosa buffa?
Che tu me l'hai portato qua, nonostante io ci abbia messo molto tempo, tu non ci hai messo nulla in confronto a me e me l'hai portato qua. Il mio progetto"
Disse voltandosi verso di me, con un ghigno in faccia.
"T-tu...come-"
Alzai lo sguardo verso l'alto e notai che di guardia c'era il tizio del mare, quello che mi fissava e che aveva cercato di rapirmi in bagno.
No non poteva essere, come avevo fatto a non accorgermene prima?
"Tu, cos-"
Lui mi fissò e la sua espressione si trasformò in divertita.
"Ciao T/n finalmente ci rivediamo"
"T/n, lo conosci?"
Chiese Hawks.
Sia il mio corpo che la mia voce iniziarono a tremare, le gambe erano sul punto di cedere e tutto mi sembrava girare. Tutto era strano. Come faceva lui ad essere qui? Davanti a me...
"Come fai ad essere qui? Cos-"
"Beh vedi Hawks, quello che stavo cercando di spiegarti è questo: io ho lavorato per tanto tempo ad un progetto, ovvero ad un soldato perfetto. Una persona che non doveva avere sentimenti, non doveva sentire dolore né fisicamente né mentalmente. Una persona fredda a cui non sarebbe dovuto importargli del giudizio e del pensiero altrui. Una persona che se la sarebbe sempre cavata in qualsiasi situazione, una persona forte mentalmente e fisicamente e che non ha paura di nulla. Questa persona l'ho creata, ma qualcuno l'ha fatta scappare...Eppure tu me l'hai trovata."

Angolo autrice
Weeee
Che bello raga inizia la parte più bella...
Vabbè non proprio però vabbè preferisco scrivere questo genere di cose rispetto ai momenti d'amore.
Grazie della lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora