28 Keigo Takami

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Hawks pov
No...
Basta...
Mi sollevai dal letto mettendomi seduto, avevo gli occhi spalancati e stavo ansimando.
Mi misi la mano destra, che era appoggiata sul ginocchio destro alzato, nei capelli prendendone qualche ciocca e tirandola leggermente.
"Ehi... tutto bene?"
Mi voltai verso T/n, la quale stava seduta sul letto ancora assonnata. Aveva i capelli lievemente disordinati e una faccia da cucciola. L'unico occhio scoperto era quei chiuso mentre l'altro era coperto dalla fascia nuova.
Addolcii immediatamente il volto alla sua vista.
"Si è tutto ok adesso"
"Sicuro?"
Chiese quasi come se si stelle per addormentare seduta.
"Si beh, a quanto pare non solo tu hai degli incubi"
Risi ammiccando un sorriso.
Lei mugolò qualcosa di incomprensibile, segno che era ancora molto stanca.
Si avvicinò al mio braccio stringendolo, non molto forte, con le mani nel mentre mi segnò una striscia di baci che partiva dall'incavo del collo alle sue labbra.
Nel mentre mi baciava, si spostava anche con il resto del corpo, arrivando tra le mie braccia.
La strinsi a me, cosicché i nostri corpi si schiacciarono tra di loro. Il nostro bacio si continuava ad intensificare man mano e ad un certo punto si aggiunsero anche le lingue che iniziarono ad abbracciarsi. Le sue gambe mi abbracciavano la schiena mentre le mie gambe erano incrociate cosicché lei poteva sedercisi sopra.
Spostai le mani sotto i suoi glutei e sentii subito un brivido provenire da lei e il suo corpo irrigidirsi. Perciò misi le mani un po' più giù dei glutei e la misi più vicino a me. Le mie mani si intrufolarono sotto la maglietta e percorsero un tragitto breve dai fianchi alla vita. Sentii di nuovo il suo corpo irrigidirsi e tolsi all'istante le mani da lì.
"Hai delle bellissime curve"
Le sussurrai, staccandomi poco dalle sue labbra.
La fissai negli occhi e vidi un piccolo velo di paura, quasi invedibile, che però mi fece un po' rattristire.
"Ho esagerato?"
Le chiesi, spostando le mani sulle sue mandibole e lei mise le sue sui misi polsi, accarezzandoli.
"No in realtà no, è normale che reagisco così, scusa"
"Non devi scusarti, solo dimmi quando esagero"
"Non hai esagerato, qui è qui mi va bene"
Disse, spostandomi nel mentre le mani dove ha indicato, ovvero sui fianchi e sulla vita.
"Sui glutei...si va bene, ma il mio corpo si irrobustirà comunque e sotto la maglietta forse dovresti aspettare ancora un po' "
"Si certo"
Tornammo a baciarci felici ma lei interruppe il tutto, spostandosi e ponendomi una domanda.
"Ma cos'è successo ieri sera?"
"Non ti ricordi niente?"
"No niente di niente"
"Ok, praticamente Diana ha fatto un errore nel metterti la fascia così tu continuavi ad urlare dal dolore, poi sono riuscito a calmarti per fortuna. Ti ho messa qua sul letto e ti sei addormentata così io e Diana ti abbiamo messo la nuova fascia"
Lei vagò con lo sguardo mentre pensava e si soffermò sul mio braccio.
"Te l'ho fatto io quello?"
"Si, ma è tutto ok non fa male"
Lei prese delicatamente il braccio fra le sue piccole mani e lo osservò bene.
"È molto profondo però...mi dispiace così tanto"
Mi osservò con una faccia preoccupata è molto dispiaciuta, con gli occhioni da cucciolo che però non gli si addiceva così tanto visto il suo carattere, il modo di vestirsi, la fascia e tutte le ferite che aveva.
Ci demmo un piccolo bacio casto.
"Vuoi fare colazione?"
"Non ho fame"
"Dai lo so che hai voglia di pancake con i mirtilli e sciroppo d'acero"
"Ah beh se me lo dici così vengo volentieri"
Ridemmo entrambi.
"Prima cambiati però, puoi metterti una delle mie magliette"
"Siiiii"
Disse entusiasta T/n e sorrisi alla vista.
Lei aprì di scatto l'armadio e ci frugò dentro, mentre io andai in cucina per preparare da mangiare.
Passarono cinque minuti e lei mi raggiunse con le guance lievemente rosse. Aveva preso una mia maglietta nera con la scritta degli AC/DC .
Venne da me abbracciandomi al fianco e osservando i pancake che emanavano un buon odore.
Misi un braccio attorno alla sue schiena, tracciandole dei cerchi con le dita nel mentre mettevo lo sciroppo sopra i pancake appena fatti.
"Hawks-"
"Il mio nome vero è Keigo Takami, scusa avrei dovuto dirtelo prima, ma sinceramente non mi aspettavo che saremmo arrivati a questo punto e mi da fastidio che mi chiami con il mio nome da eroe"
"Ah bello mi piace, non ti preoccupare anche io avrei fatto come te"
Ci baciammo per qualche secondo.
"Comunque cosa volevi dirmi?"
"Cosa vuol dire AC/DC?"
"Cooosaaa? Non conosci gli AC/DC??"
"Ehm no?"
"Come mai?! Almeno conosci i Queen?"
Lei aveva una faccia confusa e triste.
"Che musica ascolti allora?"
La sua espressione divenne ancora più confusa e triste.
"Non hai mai ascoltato della musica?"
"Diciamo che non ho avuto tempo"
"Ah si giusto scusa, non so cosa ti sia successo in quel laboratorio e sarai tu a dirmelo quando te la sentirai, scusami tanto"
"È tutto ok"
Ci sedemmo sugli sgabelli e iniziammo a mangiare.
"Keigo, è tutto ok?"
"Sì perché?"
"Ti vedo leggermente diverso e penso sia stato quell'incubo che hai fatto, so che non vuoi parlarmene però sappi che sarò pronta ad ascoltarti quando e se vorrai"
Lasciai andare il cibo dalle mie mani, mi alzai e presi T/n per i fianchi, mettendola a cavalcioni su di me.
"Ehi Hawks cosa sta-"
La bloccai, posizionando le mie labbra sulle sue.
Quando arrivai al divano, la appoggiai piano sopra e mi misi sopra di lei, senza smettere di baciarla.
"Ti ho detto di chiamarmi Keigo"

Angolo autrice
Weeee
Ehm ehm Let's ammirare the foto ehm ehm😳
Grazie della lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora