54 "Era l'ora che lo sapessi"

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Hawks pov
Mi svegliai stranamente prima di T/n e iniziai a stiracchiarmi. Avevo dormito molto bene, però iniziai a sentire dolore al polpaccio destro. Mi ero dimenticato che ieri mi ero tagliato cadendo dagli scogli. Non che mi importasse molto in realtà.
Guardavo il soffitto e pensavo. Ero felice di essere in vacanza per una settimana con T/n, infatti stava andando tutto bene, però sentivo di starmi dimenticando qualcosa...ma non capivo di cosa si trattava.
Svoltai lo sguardo verso T/n e mi accorsi proprio in quel momento che era nuda, ma coperta dal lenzuolo. I ricordi di ieri sera si riaffiorarono nella mia testa e involontariamente, un sorriso si stampò sul mio viso. Quindi avevamo fatto l'amore...e finalmente direi.
Capii del perché mi facevano male le ali. Una era sotto T/n e l'altra spiegazzata considerando che lo spazio era poco, siccome lo stava occupando tutto la mia ragazza. Allungai un braccio verso di lei e incominciai ad accarezzarle i capelli. Lei fece qualche verso per poi aprire gli occhi e guardarmi:
"Buongiorno"
"Giorno"
Si spostò accanto al mio braccio, appoggiando la sua testa sulla mia spalla, per poi abbracciarmi.
La mia ala, finalmente libera, riprese vita e si arrotolò a T/n fungendole da coperta dato che stava tremando.
Il suo seno era contro il mio è non feci altro che pensare a quello.
Le diedi un bacio sulla testa, cosa che le fece alzare lo sguardo verso di me. Si allungò per darmi un bacio e, finito, mi osservò ancora assonnata negli occhi.
Le appoggiai la mano sulla sua guancia e solo lì mi resi conto di quanto fossero davvero grandi le mie mani.
Lei guardò in basso e si rese conto di essere nuda, infatti arrossì subito.
Mi riguardò con un aria persa e io le sorrisi, rassicurandola.
Si arrotolò su di me, mettendo la sua testa nell'incavo del mio collo. Ora era letteralmente sopra di me e io la stavo abbracciando.
Aveva la vita molto stretta e, passando le mani per la sua schiena, riuscivo a sentire il gonfiore di alcuni tagli che non sarebbero più andati via.
"Ti amo"
Le sussurrai nell'orecchio, cosa che la fece rabbrividire.
Lei mugolò qualcosa, ma anche senza capire sapevo di cosa si trattava.
Mi voltai verso destra e presi il cellulare, trovando una chiamata da Dabi persa. Aprii la schermata per richiamarlo. Mi alzai piano da letto, facendo attenzione a non svegliare T/n e andai in soggiorno affacciandomi alla finestra. Lo chiamai e dopo un po' rispose.

"Mi servi"
"È così che si chiede un favore?"
"Non rompere, muoviti ci incontriamo
al solito posto"
"Non posso mi dispiace, sono in vacanza"
"Gli eroi non si prendono vacanze"
Ma cosa vuole sto stronzo
"Beh io si, ancora 5 giorni e torno"
"Appena torni te la faccio pagare"
Te la faccio pagare? In che senso?
Cercai di mantenere la calma, inspirando l'aria mattutina.
"Non lavoro più per te, lo sai"
"Ancora per quella storia?"
"Ti ricordo cos'hai fatto alla mia ragazza"
Stavo iniziando a scocciarmi
"Non obbedisci al tuo lavoro?"
"Già"
"Lo fai solo per lei vero?"
"Mi sembra ovvio, scusa dabi ma con me hai chiuso."
Si mise a ridere.
"Solo perché ho scopato prima di te T/n, lo sappiamo che la vuoi solo per quello. Non ti sembra il caso di dirglielo?
Misi giù la telefonata, e incazzato lanciai il telefono per terra. Era ovvio che non volevo T/n solo per il sesso, altrimenti me ne sarei già andato. L'abbiamo fatto per la prima volta ieri dopo mesi e mesi di relazione.
"Keigo?"
Spalancai gli occhi, pensavo stesse dormendo...
Dimmi che non ha sentito.
Dimmi che non ha sentito.
Dimmi che non ha sentito.
Dimmi che non ha sentito.
Mi voltai lentamente verso di lei e notai subito le sue lacrime scendere. Mi guardava con quella faccia piena di tristezza ed odio. Però potevo spiegarle tutto...
"T/n non è come sembra, ti posso spiegare"
"Cosa cazzo ce da spiegare?! Lavori per il fottuto tizio che mi ha stupra!"
"Non più ormai, da quando è successo quello..."
Mi avvicinai a lei e le presi le mani. Non volevo scappasse, tenendosi in testa un idea sbagliata su di me.
Le sue lacrime smisero di colare, ma i suoi occhi rimanevano lucidi pronti in caso di qualcosa che l'avrebbe fatta star male. Ma per fortuna non c'era nulla di tutto ciò.
"Lavoravo come spia nella LoV e, secondo loro stavo dalla loro parte. Ovviamente stavo e sto dalla parte della LoH. Sarà da due settimane che non lavoro per loro, che non mi faccio vedere"
"Dabi mi ha fatto quelle cose mesi fa..."
"Già lo so, non potevo lasciare questo lavoro subito nessuno me l'avrebbe permesso. Però ho iniziato piano piano a staccarmi da loro e da poco non lavoro più per loro. Non l'ho fatto prima anche perché non dovevo e non potevo farti notare dagli altri...la LoV non doveva sapere che tu eri sotto il mio controllo, però ormai lo sa da un bel po'. Sai cosa vuol dire?"
"..."
"Che potrebbero venire da noi tranquillamente a farci fuori. Non voglio crearti ansia o problemi, però era ora che tu dovevi saperlo."
"Va bene, scusa non lo sapevo"
"Tranquilla piccola"
Le asciugai le lacrime con le dita.
"Ti va di andare in spiaggia?
"Si dai"

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T/n pov
Eravamo in spiaggia ormai da qualche ora e ormai erano le 18 di sera. Avevamo passato il giorno tra coccole e baci, bagni in acqua per il calore eccessivo e dormite sul telo.
Era tutto ok se non fosse per una cosa. Era da quando mi trovavo in spiaggia che un'uomo continuava a fissarmi. Ciò mi creava molto disagio e speravo con tutta ne stessa che Hawks non se ne sarebbe mai accorto. Il motivo era semplice: hawks l'avrebbe ucciso.
Sapevo che era geloso e non volevo creare problemi.
Io e Hawks stavamo facendo aperitivo, tranquilli seduti a parlare del più e del meno.
Mi sentivo osservata, fin troppo e questa cosa era presente dalla mattina.
"T/n tutto bene?"
"Ah si sì. Sto bene non ti preoccupare"
"Sicura?"
"Si, credo di essere solo un po' stanca"
Detto questo, tornammo a casa e decidemmo di stare lì per quella sera.
Con pizza seguita da camomilla, film e per completare in meglio il mio fidanzato che mi abbraccia passai una bella serata.
Se non fosse per quel continuo pensiero sull'uomo che continuava a fissarmi oggi.
Non riuscivo a togliermelo dalla testa e purtroppo notai Hawks che iniziava a rabbuiarsi. Cazzo mi sa che sono stata io...dovevo rimediare

Angolo autrice
Weeee
Credo sia il capitolo in cui ci ho messo di più a scriverlo, semplicemente perché non mi venivano idee e scrivevo si e no un paragrafo al giorno...
Comunque grazie della lettura, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossimaaaaa

Vuoto (hawks x reader)Where stories live. Discover now