Capitolo 54- Addio, questa volta per sempre

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Tutti sembravano essersi scordati di quello che era successo e di quello che avevo fatto.

Sakusa, Tendo, Atsumu e Ushijima non ne sapevano niente ed io volevo che rimanesse così.

La notte non piangevo più, non perché adesso ero felice della mia vita, ma perché non avevo più lacrime.

Non potevo essere triste adesso, avevo tutto, nuovi amici, fama, successo, Atsumu era palesemente interessato a me, ma non riuscivo ad essere ancora felice.

Mi sentivo terribilmente in colpa perché con questa nuova vita non potevo deprimermi e pensare al mio passato.

Invece pian piano che andavo avanti mi rendevo conto che tutto quello che avevo costruito era sul filo di un rasoio.

Non ero per niente stabile come credevo.

Tutti i miei cambiamenti per allontanarmi da quella che ero, non avevano portato a niente e i miei amici mi credevano un'altra persona.

Avevo mentito un'altra volta a tutti quanti e adesso non potevo tornare più indietro.

Quando mi resi conto che non avrei mai alzato né a Ushijima e né a Sakusa capii che cosa mi spingeva ad ammirare i due.

Ogni volta che li vedevo saltare, potevo vedermi in loro.

Volevo essere sempre al loro fianco per sentire la loro "assosità", come avevo detto quella volta a Bokuto.

Io ero destinata a rimanere sempre estraniata sia dal ruolo di schiacciatrice, sia di alzatrice.

La vera natura che avevo pensato di aver trovato, dopo i vent'anni mi si sgretolò davanti insieme a tutti i miei rapporti con le persone.

Anche se non volevo ferire pure loro finì esattamente come ogni volta.

Ma questa volta non c'era nessuno ad aiutarmi: Ushijima giocava all'estero nella stessa squadra di Kageyama, Atsumu e Sakusa invece con Bokuto e Hinata.

Ero sola.

Un'adulta indifesa senza la più pallida idea di che cosa fare.

Tutti quanti si aspettavano tanto da me.

Come sempre.

Ma più mi impegnavo a rimanere a galla e più affondavo.

Affondavo nelle dipendenze più abominevoli che c'erano.

Quando dopo una dose letale di eroina, mi risvegliai in ospedale con Kuroo addormentato in fondo al mio lettino capii che per tutto questo tempo non avevo toccato il fondo, bensì avevo continuato a vagarci senza mai uscirci veramente.

La superficie aveva iniziato ad allontanarsi quando Kageyama mi aveva lasciato la prima volta.

Fui costretta a smettere di giocare per un po', ma non migliorai mai.

La superficie ormai era impossibile da raggiungere.

L'unica cosa che potevo fare era resistere fino alla mia fine.

Ormai non provavo neanche a cercare nuovamente la felicità.

Perché continuavo a giocare?

Perché sapevo che se avessi abbandonato la pallavolo sarei stata peggio.

Quando i ragazzi tornavano da me, mi ritrovavano come sempre: simile ad un morto vivente.

Facevo sesso con Atsumu ma non stavamo insieme perché sapevo come sarebbe andata a finire.

Proprio come con lui.

Il piacere non colmava il mio vuoto, anzi mi illudeva di poterne uscire per un attimo e subito mi faceva riaffondare.

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𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐫𝐨𝐠𝐚 ☮︎ - 𝐊𝐚𝐠𝐞𝐲𝐚𝐦𝐚 𝐗 𝐎𝐜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora