Capitolo 50- Un'allegra famigliola

396 14 7
                                    

Ogni giorno era uguale all'altro.

Questa monotonia era davvero ridicola, avrei potuto impegnarmi di più per cambiare la mia vita, ma non ci riuscivo. Provavo un terribile senso di disgusto per me stessa, così grande da volermi lasciare in preda ad Eiko. Quando pensavo ad un modo per ribellarmi a tutto quello, sentivo un nodo allo stomaco riconducibile all'ansia.

Ma la mia era un'ansia strana: era terribilmente calma, quasi rilassante. Era davvero bello sentire quella morsa che mi faceva mancare il respiro e aumentare il battito. Continuavo la mia vita normalmente perché sapevo che l'ansia adesso era l'unica cosa che riuscivo a provare.

Era questo che intendevo con "monotonia ridicola", lamentarsi della propria vita ma non volerla cambiare.

Non avere le forze per farlo.

- Allora Kaori, sei pronta per domani?- mi chiese Suga mentre finiva il suo bubble tea.

- Diciamo di si- risposi con noncuranza.

Qualche volta, quando non ci allenavamo, io e Suga, certe volte accompagnati da Asahi, uscivamo insieme per parlare un po' e aggiornaci sulle novità.

- Non mi sembri tanto convinta...Che succede? E' da un po' che ti vedo strana...-

- Odio quando fai la mamma preoccupata- dissi sbuffando.

- Ehy! Io sono solo preoccupato, non tua mamma. E poi pure Kageyama è in pensiero- disse andando sulle strisce e attraversando la strada.

- Che ti ha detto?- chiesi sbiancando mentre lo ricorrevo.

- Che sembri un morto vivente-

- Ah ah ah, davvero spiritoso-

- Senti, domani ci saranno anche Bokuto, Kenma, Akashii e Kuroo, per piacere, almeno fai finta di essere felice per loro...-

- Suga guarda che io sto benon...-

Si bloccò di scatto facendomi sbattere contro la sua schiena e si girò verso di me.

- Se tu stai bene, io allora sono l'alzatore titolare del Karasuno- disse serio con uno sguardo agghiacciante.

- N-non dire così...- 

- Fallo per me Kaori, ti prego- disse con un sorriso.

Rimasi in silenzio a guardarlo.

Sapevo che cosa voleva lui, avevo imparato a conoscerlo molto bene, ma non gli avrei detto che entro qualche settimana probabilmente avrei ricominciato ad alzare.

- Vuoi assaggiarlo?- mi chiese porgendomi il bubble tea.

Annuii e allungai il collo verso la cannuccia.

Suga era proprio una mamma preoccupata.

Ogni volta era proprio lui a farmi capire di aver toccato il fondo.

Improvvisamente lo abbracciai e il ragazzo per un momento sobbalzò dallo spavento e arrossì, appena capì la situazione mi strinse a lui senza aggiungere altro.

Time skip:

- Ehy schifosa nanetta, vedi di vincere perché non voglio aver speso inutilmente i miei soldi per il biglietto del treno...-

- Certo Kuroo sei proprio stronzo- disse Kenma accennando un sorriso.

- Infatti schifoso galletto- dissi per ripicca.

- Kaori-chan, io dalle tribune tiferò solo per te- disse Bokuto con sguardo sognante mentre osservava l'orizzonte  (il resto del palazzetto).

- Bokuto, ti ricordo che Kaori ha una squadra- disse Tsukki sconcertato.

𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐫𝐨𝐠𝐚 ☮︎ - 𝐊𝐚𝐠𝐞𝐲𝐚𝐦𝐚 𝐗 𝐎𝐜Where stories live. Discover now