Capitolo 40 - Scommessa

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Light era nervoso. Osservò Elle seduto accanto agli altri membri della task force mentre mangiava del gelato come nulla fosse, dopo aver sussurrato qualcosa all'orecchio di Watari, che uscì. Tutta quella storia su Moon lo aveva impensierito, ma l'accenno a Ryuk non poteva essere un bluff.

''Ha ragione, non ti aiuterò. Devo proteggere Misa e non posso farlo se muoio.'' Rem gli si avvicinò di soppiatto, per informarlo delle sue intenzioni.

Light strinse i denti, trattenendo a stento la rabbia. Sospettava che ci fosse lo zampino del detective. ''Cosa stai dicendo? Se Elle vince anche Misa morirà! Qualunque cosa ti abbia detto quel manipolatore, è una bugia.''

Rem lo fissò con sguardo severo. ''Light Yagami, hai voluto manipolarmi tu per primo. Tu e Misa non sarete condannati a morte e, al contrario, se io uccido lui ora, Moon o gli altri Elle non avranno scrupoli e io non potrei più proteggerla. Non mi avevi detto di questa possibilità, hai tentato di ingannarmi.''

Stupido Shinigami. ''Altri Elle? È un bluff, non ci sono altri Elle e Misa ucciderà Moon proprio ora!''

Rem era perplessa, non capiva cosa stesse accadendo e adesso si trovava ad un bivio: aiutare o no Light? Come se l'avesse evocata, il suo telefono vibrò a causa di una chiamata in arrivo. Light rispose dopo una leggera esitazione. Com'è possibile?

''Moon...? Che succede?'' cercò di usare il suo tono più amichevole, ma la ragazza gli rispose sprezzante. ''Evita le sceneggiate, Kira. Te la faccio breve: sto andando da Misa proprio ora. Se Elle muore, sarà la biondina a pagarne le conseguenze e ti giuro, Light, che non esiterò a uccidere anche te. Ho già ucciso una volta, pensi che non possa rifarlo? Pensaci bene Light, io vedo tutto quello che accade nel quartier generale, inclusa Rem.'' non gli diede modo di rispondere, ma riattaccò.

Adesso sì che Light era arrabbiato e cosa ben peggiore, Rem aveva udito tutto. La sua espressione preoccupata ne era la conferma. Cosa aveva sbagliato Misa? Perché Moon era ancora viva? Rimase paralizzato a riflettere per quella che sembrò un'eternità, ma furono solo pochi secondi. Sbirciò in direzione di Elle, che lo guardava ogni tanto con la coda dell'occhio mentre parlava con gli altri. Maledizione, imprecò fra sé e sé, prima di rivolgere un'occhiata minacciosa a Rem.

''Se loro muoiono nessuno minaccerà più Misa, lo capisci? Sei l'unica che può ucciderli. Sai che non farò mai lo scambio degli occhi, non sono disperato come Higuchi. Inoltre, se anche lo facessi, non avrei più bisogno di Misa. Non potrei più perdonarla, dato che tutto questo è colpa della sua stupidità e se Elle mi arrestasse, non ci penserei due volte ad uccidere Misa seduta stante.'' Light sapeva che stava giocando col fuoco e che se Rem avesse voluto avrebbe potuto ucciderlo in quello stesso momento, tuttavia contava sul fatto che lo Shinigami non avrebbe mai fatto un torto simile a Misa. Infatti Rem, per quanto fosse arrabbiata per quello sporco ricatto e per essere stata manipolata da un semplice essere umano, non pensò nemmeno per un istante a punire il ragazzo con il quaderno.

''Non posso uccidere Moon, io non conosco il suo volto.''

''Ma io sì. Tu fai il resto e Misa e io te ne saremo grati per sempre.'' La incalzò, con fare convincente. Non lo dimostrava, ma era nervoso, il tempo a sua disposizione era pochissimo e l'entrata nella sala di Watari, che portava con sé delle videocassette, lo allarmò.

Elle gli rivolse un'occhiata di sbieco, che Light interpretò come un'ulteriore conferma della sua sicurezza riguardo agli eventi. Sapeva che stava parlando con Rem, eppure non faceva niente per impedirglielo. Possibile che fosse così sicuro della lealtà dello Shinigami? O aveva qualche asso nella manica? Light non riusciva ad interpretare quella espressione enigmatica sul volto del detective.

Stronger togheterWhere stories live. Discover now