Capitolo 6 - Fiducia

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''Come sta tuo padre, Light?''

Moon passeggiava lungo il viale alberato insieme a Light, un paio di giorni dopo la loro ultima chiacchierata. Aveva saputo dell'infarto di Soichiro Yagami e si era preoccupata, pensando fosse opera di Kira. Ovviamente non era così, dato che il sovrintendente era ancora vivo.

''Si sta riprendendo, ma per sicurezza rimarrà in ospedale per altri accertamenti.''

''Se vuoi possiamo vederci un altro giorno per studiare, immagino tu voglia stare con tuo padre..''

Light scosse la testa, sorridendo. ''Adesso c'è mia madre con lui e io devo studiare. Tu come stai? L'altro giorno in caffetteria sembravi scossa.''

Gli occhi di Light la scrutavano, sembrava sinceramente curioso e lei dovette sforzarsi per inventare qualcosa in fretta. ''Oh niente di grave. Un piccolo disguido in banca, sai per l'affitto e cose del genere. Non raccomanderei a nessuno di servirsi della Yotsuba, finchè non parli con qualcuno di importante al vertice dell'azienda non ti ascoltano nemmeno!''

''Capisco..'' mormorò incerto lui, indeciso se crederle o meno.

In realtà, la sua non era stata una vera e propria bugia. Non era stata in banca di persona, ma aveva parlato con uno dei membri dell'azienda, sotto falsa identità: Hatori. Un perfetto imbecille, era bastato ricattarlo per soldi e tirare in ballo la polizia per ottenere quello che voleva. Se la Yotsuba era implicata in affari con la mafia che aveva ucciso suo padre doveva saperlo.

''L'esame di criminologia è fra un mese, hai già cominciato a studiare qualcosa?'' le domandò il ragazzo mentre varcavano l'entrata della biblioteca, distraendola dai suoi pensieri.

''Un paio di capitoli, ma il resto l'ho solo letto. Sono un po' indietro.''

Studiarono per qualche ora, ma poi Light notò che Moon sembrava abbastanza distratta. La ragazza in effetti non era certo uscita con lui per studiare, ma per carpirgli informazioni e, magari, portarlo ad aprirsi con lei. Secondo Elle, ciò sarebbe stato impossibile, ma perché non tentare? Le piaceva Light e le dispiaceva ingannarlo, ma se lui era davvero Kira doveva scoprirlo.

''Sembri stanca, se vuoi ci possiamo vedere un altro giorno.''

Moon si stiracchiò sulla sedia. ''Non sono stanca, solo che stavo cercando un modo per dirti una cosa.'' Lo fissò dritto negli occhi, mordicchiandosi il labbro nervosamente. In parte per rendere più credibile la sua recita, un po' perché una piccola parte di lei era agitata per via di quella mossa avventata. ''Da quanto conosci Ryuga?''

Light parve sorpreso dalla domanda. ''Dal giorno della cerimonia. Perché?''

''Perchè lui non è chi dice di essere e sono piuttosto sicura che il suo nome non sia Ryuga Hideki.'' Affermò con convinzione.

''Cosa te lo fa pensare?'' Light si fece attento.

''Perché io l'ho già conosciuto tempo fa e non si chiamava così. Dovresti stare attento, non mi fido di lui Light. Se si è avvicinato a te sicuramente vorrà qualcosa.''

Light sorrise divertito, dissimulando lo stupore iniziale. ''Cosa stai dicendo, Rachel?''

''Non sto scherzando.'' Sbuffò. ''Ci sono cose che non sai di lui. E anche di me. Io...'' fece un sospiro, affranta, poi sganciò la bomba. ''Ti ho mentito. Tu mi piaci Light e mi fido di te, però quello che ti dirò dovrà rimanere fra noi. Devi prometterlo.''

''Non ne farò parola con nessuno. Dimmi.''

''Ryuga è Elle.'' Gli disse, inchiodandolo con lo sguardo. Light non smise un secondo di fissarla, incredulo, non tanto per la rivelazione, che lui sapeva già, ma per il fatto che lo sapesse lei. Chi era quella ragazza? Si chiese. ''Elle, l'investigatore? Se è uno scherzo non fa ridere.''

Stronger togheterWhere stories live. Discover now