Capitolo 23 - Rischio

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Altri giorni trascorsero, altre informazioni sulla Yotsuba vennero fuori, come il fatto che gli omicidi si concentrassero tutti nel fine settimana. Mogi aveva stilato una lista di tutti i dipendenti della Yotsuba e Moon aveva finto di hackerare il loro server, nascondendo a Elle di averlo già fatto mesi prima.

''Per affrontare la Yotsuba avremo bisogno di altre persone. Loro sono Aiber e Wedy.'' Ryuzaki presentò ai membri della task force la ladra e il truffatore, che Moon conosceva già, causando l'agitazione di Matsuda e Soichiro che non trovavano appropriato rivolgersi a dei criminali. Nonostante ciò, accettarono infine di lavorare con loro, dato che non facevano più parte della polizia e si abituarono in fretta alla loro presenza. I due avevano aiutato più volte il detective in passato e lui si fidava abbastanza da mostrarsi loro in volto.

Era un giorno come tanti quando le indagini presero una svolta decisiva. Watari contattò Ryuzaki per informalo del fatto che la Yotsuba intendeva assoldare il detective Erald Coil per scoprire chi si celasse sotto l'identità di Elle.

''Oh no, questo potrebbe essere un problema.'' Borbottò Soichiro Yagami, preoccupato.

Ryuzaki invece mantenne la sua proverbiale calma. ''Non c'è problema, attualmente io sono i tre investigatori più bravi del mondo: Elle, Erald Coil e Deneuve. È una buona strategia per casi come questi.'' Spiegò, guadagnandosi l'occhiata ammirata di tutti.

''Sei davvero grande, Ryuzaki!'' Esclamò Light.

Il detective si girò sulla sedia, facendo cenno a tutti i presenti di avvicinarsi, in modo da poter comunicare i suoi piani. ''Ormai possiamo affermare senza ombra di dubbio che esiste un legame fra Kira e la Yotsuba, quindi dobbiamo agire con cautela. Nel momento in cui verremo scoperti, perderemo ogni possibilità di catturare Kira.'' Il suo tono era risoluto e più determinato che mai. ''Aiber, tu ti fingerai Coil e li avvicinerai. Mentre tu, Wedy, ti occuperai dei sistemi di sorveglianza della sede centrale di Tokyo.'' Si soffermò a guardare i due, i quali fecero un cenno d'assenso. ''Per prima cosa dobbiamo indagare sull'azienda e chiarire chi o quanti di loro hanno il potere. Mi raccomando, non siate impazienti o frettolosi...''

''Ryuzaki.'' Lo interruppe Watari, parlando tramite lo schermo. ''Matsuda ha appena inviato un segnale d'emergenza con la cintura. Proviene dalla sede centrale della Yotsuba.''

Elle mutò espressione. ''Dimenticate tutto quello che ho detto.'' Disse, decisamente irritato. ''Quell'idiota di Matsuda...!''

''Cosa facciamo?'' Domandò Light, allarmato. ''Non possiamo lasciarlo nei guai.''

''È probabile che si sia fatto beccare e che adesso lo vogliano morto. Tuttavia, forse esiste una possibilità per salvarlo.''

''Cos'hai in mente?'' Domandò Moon, in silenzio fino a poco tempo prima. Elle fece un cenno con il dito, per intimarle di attendere. Poi prese uno dei telefoni e fece una chiamata a Matsuda, intuendo dalle sue risposte che non c'era Misa con lui e che lo tenevano d'occhio. Guardò Light. ''Puoi chiamare Misa? Potrebbe esserci utile.''

''Si certo.'' Annuì. La modella accettò di buon grado di aiutarli, organizzando una serata privata a casa sua, ossia nel quartier generale.

''Moon, ti va di andare anche tu? Se le cose si mettessero male potresti intervenire tempestivamente.'' Domandò Elle.

La ragazza non aveva per niente voglia di assecondare la sua richiesta, se non altro per evitare di incontrare personalmente i membri della Yotsuba, ma sarebbe risultato sospetto. Quindi annuì con poca convinzione e rimase ad ascoltare il resto del piano.

Si diresse nella stanza di Misa poco dopo, indossando di malavoglia gli abiti uguali a quelli delle altre modelle dell'agenzia. Il suo completino era azzurro. È proprio di cattivo gusto, pensò, storcendo le labbra in una smorfia e maledicendo mentalmente Elle per non averla informata prima che il ruolo prevedesse un cambio d'abito.

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