His yellows // Draco Malfoy

Ventisette

Non appena Samanta arrivò in ospedale si fece dire in quale stanza si trovasse Draco e andò di corsa da lui.

Entrò nella stanza, Draco ancora dormiva, gli avevano messo una flebo al braccio, Samanta andò accanto a lui prendendo la sua mano
"Per Salazar Draco, come hai fatto" parlava da sola e in preda alla preoccupazione, "sei sempre attento alla guida, dio, è colpa mia, avevi la testa altrove per colpa mia"

Rimase lì, senza mai lasciare la sua mano, fino a quando si svegliò
"Draco" disse sorpresa, "finalmente ti sei svegliato" si alzò dalla sedia

"Sam, che ci fai qui?" Era ancora confuso
"Sono venuta appena mi hanno chiamata, non sai che colpo ho preso"
"Tranquilla" sospirò
"Mi dispiace, è colpa mia, è tutta colpa mia, ho esagerato"
Draco le strinse la mano, "ei calma, sto bene"
"No Draco, ho esagerato, ti credo sul fatto che non sia successo nulla con quella donna, ti credo"

Lui sorrise, "stai tranquilla, capisco come ti sei sentita" le accarezzò il il dorso con il pollice
Lei sorrise e gli diede un bacio sulla fronte, "sono morta di paura ti giuro"
"Non ho dormito tutta la notte, non ero attento alla guida"
Samanta sospirò, "mi dispiace davvero, ho esagerato scusami"
"Non chiedermi scusa, è stata anche colpa mia" sorrise, "come stanno Scorpius e Aurora?" Cambiò discorso
"Bene, stanno entrambi bene, Aurora ti cerca sempre"

Parlarono come se non lo facessero da una vita quando in realtà erano passati pochi giorni.

Dopo un po' arrivarono i dottori che dissero che avrebbero tenuto Draco li per qualche giorno in modo tale da assicurarsi che tutto andasse bene e non ci fidassero problemi.

Quando fu dimesso e tornò a casa i bambini lo stavano aspettando impazienti.

Non appena suonarono il campanello sia Scorpius che Aurora corsero alla porta per aprila
"Papà!" Esclamarono non appena videro Draco, il quale si abbasso al loro livello per poterli abbracciare
"Ciao amori miei" li strinse tra le sue braccia.

"Dove sei stato?" Domandò Scorpius
Draco sospirò, "al lavoro, piccolo, al lavoro"
"per troppo tempo" disse la piccola Aurora
Draco accennò un piccolo sorriso, "lo so, non succederà più va bene?"
I due annuirono facendolo entrare in casa e facendogli levare la giacca.

Per tutto il pomeriggio riempirono la testa di loro padre con i racconti di cosa avevano fatto in quei giorni e nonostante l'immensa stanchezza Draco non poteva fare a meno di ascoltarli, di ascoltare le loro dolci voci e vedere come si muovevano euforici nel vedere di nuovo loro padre.

Samanta sistemò velocemente la cucina per poi raggiungerli, "il papà è stanco, perché non gli date la buonanotte?" Si avvicinò al divanetto da dietro appoggiando le mani sulle spalle di Draco che era seduto su esso
"Solo un altro po' mamma!" Esclamò Scorpius
"La mamma ha ragione si è fatto tardi" rispose Draco mentre Aurora si arrampicava sulle sue gambe per salirgli in braccio e fargli capire che voleva essere messa a letto da lui.

"Io mi metto il pagiama da solo" disse il maschietto correndo fuori dalla porta e dirigendosi verso il bagno mentre Samanta lo seguiva per assicurarsi che non si facesse male nel contempo che Draco metteva a dormire Aurora.

Una volta che si addormentarono entrambi Draco si sdraiò a letto mentre samanta finiva di mettersi il pigiama.

La guardò girata di spalle spogliarsi dei vestiti che aveva indossato durante il giorno per potersi mettere il pigiama, la osservava, osservava ogni centimetro della sua pelle, fino quando si stese anche lei accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.

"Devi riposarti, ti avranno sfinito quei due marmocchi" disse lei accarezzandogli dolcemente il petto
Draco rise al nomignolo, "lo sai che non mi stancherei mai di stare con loro"
Samanta sorrise, "lo so"
"E non mi stancherei mai nemmeno di stare con te" le mise la mano tra i capelli accarezzandoglieli
Lei alzò lo sguardo incrociando i suoi occhi, "ti amo, Draco" sussurrò
"Anche io ti amo Sam, più di qualsiasi altra cosa" sorrise per poi avvicinarsi alle due labbra e lasciarle un soave bacio.