Ventisei

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La mattina dopo Draco doveva presentarsi in ufficio per discutere di un lavoro. Uscire era l'ultima cosa che voleva, non aveva chiuso occhio tutta la notte e la sua testa era completamente altrove.

Si preparò mettendosi una camicia e dei pantaloni entrambi neri, prese la sua cartella e scese al piano inferiore.

Andò in bagno sistemandosi i capelli con la cera e si sedette sul divano per mettersi le scarpe.

Alzò gli occhi verso la parete sopra il camino dove c'era una foto di lui insieme a Sam e Scorpius appena nato.
Sospirò guardandola e finì di mettersi le scarpe.

Prese il telefono guardando le notifiche, nessuna era da parte di Samanta, così decise di scriverle lui.

D: buongiorno, come state?
S: bene.
D: cosa fanno i piccoli?
S: dormono.
D: Sam, parliamone per favore, non è successo nulla tra me e quella donna, era la barista, non ho nemmeno la più pallida idea di come abbia fatto ad avere il mio numero. Per Salazar non ti farei mai una cosa del genere, sei la persona che amo più al mondo, sei mia moglie e la madre dei miei figli, non potrei mai, lo sai...

Non ricevette alcuna risposta a quel messaggio, lanciò il telefono per terra nervosamente e uscendo di casa senza portarselo dietro.

Nel frattempo, a casa di suo padre, Samanta si era alzata dal letto ed era scesa in cucina per preparare la colazione ai bambini che stavano giocando nella loro cameretta.

Quando finì di prepararla andò a chiamare Aurora e Scorpius
"buongiorno" sorrise sul ciglio della porta
"buongiorno mamma" risposero i due fratelli in coro.
"Venite, la colazione è pronta"
Loro lasciarono i giocattoli e seguirono loro madre
"Cosa c'è?" Domandò Scorpius
"Vi ho preparato i pancake e il nonno ieri ha comprato i frutti di bosco"
"Buoni!" Esclamò Aurora e Samanta sorrise.

Scesero di sotto dando il buongiorno anche a loro nonno ed iniziarono a mangiare mentre Samanta e Tom si sedettero in salotto.

"Sam, non potrai rimanere qui per sempre, non voglio cacciarti, ma i bambini hanno bisogno di loro padre e sono sicuro che per qualsiasi cosa sia successa non è irreparabile" le disse suo padre
"Lo so" sospirò lei, "voglio solo che capisca"
"Capire cosa?"
"Ultimamente esce spesso a bere, tutto qui" si limitò a dire
"Parlane con lui, così fai male a te stessa, a lui, a Scorpius e Aurora"

Samanta guardò i suoi figli che scherzavano mentre facevano colazione, "sta sera ci parlerò".

Nel frattempo Draco stava andando al lavoro anche se non aveva chiuso occhio tutta la notte.
Guardava la strada ma non era lì con la testa, fino quando a un certo punto sentì una grande botta e dopodiché il buio.

Squillò il cellulare di Samanta e non appena la informarono di quello che era successo corse all'ospedale lasciando i bambini con suo padre.

"Perché la mamma piangeva?" Domandò Scorpius
"Non ti preoccupare piccolo, è andata da una sua amica" rispose Tom
"Io voglio papà" la piccola Aurora di aggrappò alla gamba di suo nonno e lui la prese in braccio
"Tra poco torna dal lavoro, andiamo al parco così vi raggiunge li?"
"Si andiamo al parco!" Esultò Scorpius mentre Aurora rimase in silenzio.

Tom li aiutò a prepararsi e li portò al parco, mandò un messaggio a Samanta per chiederle come stesse Draco ma lei non aveva risposto e aveva l'ultimo accesso ore prima.

His yellows // Draco MalfoyWhere stories live. Discover now