Cinque

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Durante i primi mesi di vita di Scorpius, Draco non si era mai allontanato da lui. Ogni volta che Samanta si svegliava la notte per allattarlo, si svegliava anche lui, ogni volta che doveva fare il bagnetto lui era lì ad assicurarsi che tutto andasse bene, anche cambiare i pannolini o le volte in cui vomitava dopo aver mangiato ormai non sembravano così male.

Scorpius aveva iniziato a muovere i suoi primi passi quando aveva circa 11 mesi, scorrazzava per la casa tutto il giorno. Ogni volta Draco e Samanta gli stavano dietro per assicurarsi che non si facesse male e avevano messo dei cancelletti nelle scale per assicurarsi che non potesse cadere.

In quanto alla sua prima parola era stata "mamma", l'aveva detta per la prima volta a una cena di famiglia, Narcissa era così emozionata che a momenti si metteva a piangere. Draco invece non l'aveva presa tanto bene e sosteneva che non era giusto che non avesse detto "papà".

Ora aveva 3 anni, aveva gli occhi color ghiaccio e i capelli biondo platino come suo padre, ma non li aveva lisci, aveva ereditato i ricci dai nonni materni. Era un bambino sempre solare e sorridente e aveva preso da sua madre una piccola fossetta sulla guancia destra.

Era un Sabato pomeriggio, Samanta era in cucina, stava preparando un dolce, la sera sarebbero andati a cena dai suoi genitori.
Draco e Scorpius invece si trovavano nel giardino posteriore della casa, era un ampio spazio verde, c'era una piscina e avevano fatto montare un parco giochi in legno con scivolo, altalena e torre per l'arrampicata. Draco non gli faceva mai mancare nulla, tanto che gli aveva comprato anche un enorme trampolino dopo che Scorpius lo aveva indicato mentre erano al negozio di giocattoli.

"Bravo Scorpi, devi mettere i piedi così" lo stava aiutando ad andare sullo skateboard
"Andiamo dalla mamma!" Esclamò saltando su di esso mentre Draco gli teneva le mani
"Va bene, va bene" rise, "ma sta attento, se salti così cadrai"
"Andiamo, andiamo! Veloce papà!"
Draco rise e lo spinse fino dentro in cucina.

"Mamma guardami!"
Samanta si girò e vide Scorpius in piedi sullo skateboard mentre Draco lo teneva, le scappò una risata e si avvicinò a lui
"Ma che bravo il mio ometto, chi ti ha insegnato?"
"Papà! Papà!"
Samanta e Draco si guardarono e risero.

"Ora il papà ti aiuterà anche a fare il bagnetto che dobbiamo andare dai nonni" scompigliò i capelli a Scorpius
"Che schifo" strizzò gli occhi
"Hey! Non si dice quella parola" lo rimproverò.

"Scorpius che ne dici se facciamo finta che la vasca è un'enorme barca pirata e stiamo andando verso l'isola del tesoro? Se farai il bravo poi magari lo troviamo davvero"
"Sisisiii" allungò le braccia per farsi prendere in braccio e Draco lo sollevò

Qualche ora dopo uscirono di casa e salirono in macchina dirigendosi a casa dei genitori di Samanta.

Appena lo fecero scendere lui corse al portone suonando ripetutamente il campanello.
Tom, il padre si Samanta, aprì la porta ridendo e guardò in alto facendo finta di non averlo visto
"Per Salazar, avrei giurato che qualcuno avesse suonati il citofono" si guardò intorno
"Nonno sono qui! Sono qui!" Iniziò a saltellare
"Oh! Ecco chi era" lo sollevò in braccio

Si avvicinarono anche Draco e Samanta
"Benarrivati ragazzi"
"Ciao papà" gli porse il dolce
"Ciao Tom" lo salutò con una stretta di mano
"Nonno il papà mi ha insegnato lo skateboard!"
"Ma davvero? Vieni, andiamo sul divano così mi racconti tutto" fece spazio per farli entrare

"Ma ciao piccolo" Anne salutò Scorpius, aveva il grembiule da cucina e si asciugava le mani con un panno, lo appoggiò su una sedia e lo prese in braccio
"Ho imparato lo skateboard!"
"Lo skateboard? Davvero? Ma è bellissimo amore"
"Si so fare tutto da solo"
"Da solo? Davvero? Ma ormai sei grande"
Draco che lo ascoltava scosse la testa ridendo e mise il braccio dietro la schiena di Samanta che gli sorrise.

His yellows // Draco MalfoyWhere stories live. Discover now