Venticinque, parte 2

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Più tardi quella sera Samanta tornò a casa per poter prendere i bambini.
Draco cercava di fermarla per poterci parlare ma lei tirava dritto ignorandolo completamente.

"Sam, ti prego, fammi parlare, non è successo niente con quella donna" le andava dietro mentre lei preparava i vestiti di Aurora, ma lei non lo degnava di mezzo sguardo.
"Sam" si mise davanti all'armadio per bloccarlo, "devi ascoltarmi"
"Spostati. Non ho tempo da perdere."
"Amore te lo giuro sulla mia vita, non so il perché del messaggio"
Lei sbuffò, "bene, farà con questi vestiti" chiuse la borsa uscendo dalla stanza.

"Scorpius su mettiti le scarpe" disse Samanta a suo figlio
"Dove andiamo?" Domandò lui
"Dal nonno Tom" fece sedere Aurora sul divano iniziando a metterle le scarpe mentre Draco guardava la scena dalla soglia della porta.

"Papi?" Aurora lo indicò
"Draco non viene, deve lavorare" rispose lei in tono freddo.
Sentendosi chiamare così per nome a Draco si spezzò il cuore e deglutì cercando di trattenere le lacrime.
"Sam non fare stronzate, hanno tutto qua, i loro vestiti, le loro camere, i giocattoli" cercava di farle cambiare idea
"Hanno la loro stanza anche la", in entrambe le case dei nonni di Scorpius e Aurora avevano la loro stanza con i due lettini, un po' di loro vestiti e giocattoli, "e hanno anche abbastanza giochi".

Prese in braccio Aurora e li portò in macchina legandoli ai seggiolini, ma appena le mise la cintura la piccola scoppiò a piangere cercando suo padre.
Draco sospirò e si avvicinò alla macchina
"Hey piccolina tranquilla, torno presto, te lo prometto" le diede un bacio sulla fronte, "vuoi che ti porti un regalo?"
Aurora scosse la testa in segno di negazione e abbracciò suo padre
Draco la strinse a se, "ciao amore" si staccò dall'abbraccio, "ciao ometto" salutò anche Scorpius
"Ciao papà, buon lavoro" disse lui.

Draco chiuse la portiera e Samanta si diresse verso il posto di guida
"Sam non puoi portarmeli via" disse con voce spezzata prima che entrasse in macchina
"Faremo un po' e un po'."
"Ma sono solo dei bambini.."
Lei non rispose più e salì in macchina partendo.

Rimase a guardare la macchina allontanarsi fino quando non la vedeva più.
Tirava vento, l'aria fredda gli attraversava il corpo ma era come se lui non sentisse più nulla. Poteva giurare di aver sentito il suo cuore spezzarsi quando se ne era andata. Non riusciva neanche a piangere.

Rientrò in casa dopo qualche minuto e si fece un caffè che bevve girovagando per le stanze vuote.
Salì nella camera dei giochi e si sedette sul divanetto guardando i giocattoli che Scorpius e Aurora avevano lasciato in giro.

Inaspettatamente gli arrivò una chiamata da Samanta alla quale risposte subito
"Sam" disse incredulo
"Papi" sentì la dolce voce di Aurora invece di quella più adulta che si aspettava di sentire
"Oh, Rora, sei tu" sospirò
"Notte notte papi"
"Buonanotte amore, buonanotte" fece un mezzo sorriso appoggiando la schiena allo schienale del divanetto e dopodiché la chiamata fu chiusa.

Accese la televisione e rimase tutta la notte sveglio nonostante il giorno dopo dovesse andare a lavorare.

His yellows // Draco MalfoyWhere stories live. Discover now