Venticinque, parte 1

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La mattina dopo Samanta si svegliò presto, si girò per vedere cosa stesse facendo Draco, dormiva.

Si alzò lentamente andando in bagno, sciacquandosi la faccia si rese conto di avere ancora il segno delle dita di Draco sul polso, sospirò e tornò in camera.
Vide una notifica far illuminare il telefono di lui, così decise di andare a vedere chi fosse.

Prese in mano il telefono leggendo ciò che i messaggi dicevano

numero sconosciuto
Ciao Draco, sono Kate, mi hai lasciato il numero ieri sera
Ci siamo divertiti😉 torna pure quando vuoi😘

Non appena finì di leggere quei messaggi Draco si svegliò
"Buongiorno amore" si stropicciò gli occhi
Lei lo guardò impassibile, sentiva un grande vuoto dentro
"Credo di aver fatto tardi ieri" si grattò la nuca, "ho bevuto più di quanto dovessi" tirò su il busto, "che c'è? Non parli?"

Samanta non rispose e prese un borsone dalla cabina armadio iniziando a metterci dentro i suoi vestiti con rabbia
"Sam, che stai facendo?" Draco si alzò dal letto, "perché stai preparando la borsa?"
"Spostati. Vado da mio padre." Disse lei continuando a fare ciò che stava facendo
"Da tuo padre? Perché? È successo qualcosa?" La seguiva con lo sguardo mentre lei faceva avanti e indietro prendendo vestiti ma non rispose, così la fermò mettendole una mano attorno alla vita
"Non toccarmi Draco." Gliela spostò
Lui la guardò confuso, "amore che hai?"
"Non chiamarmi amore."

"Mi spieghi che cosa sta succedendo, per Salazar?"
"Devo spiegarti cosa d ad succede?!" Alzò i toni, "sarà la terza volta in questo mese che torni a casa ubriaco! Non hai più diciassette anni, hai due figli che ti aspettano a casa! Ieri Aurora ha pianto per te e Scorpius le ha fatto le coccole che dovevi fargli tu." Rise nervosamente, "torni a casa urlando e mi stritoli il polso, sai quanto mi hai fatto male?!" Alzò la manica mostrando il polso, " e come se non bastasse sta mattina di arriva quel messaggio!" Chiuse il borsone.

"Sam... che messaggio in-" non fece in tempo a finire la frase che Scorpius entrò in camera
"Perché la mamma urla?"
"Scorpius ti prego, non ora, torna in camera tua" disse Draco e lui lo fece senza fare ulteriori domande.

"Sam, guardami" cercò di farsi guardare, "mi dispiace amore, non capiterà più, te lo promettono."
"Non capiterà più perché io me ne vado."
"Non dire cazzate dai, non puoi andartene, ci sono i bambini"
"Passo a prenderli più tardi, se non hai voglia di fare il padre portali dai tuoi genitori." Prese il borsone andando al piano di sotto

"Sam non puoi essere seria" cercava di fermarla ma lei tirò dritta alla macchina nonostante lui la seguisse ovunque.
Mise in moto la macchina e se ne andò, Draco si passò la mano tra i capelli maledicendosi.

Si voltò per tornare dentro casa e vide Scorpius e Aurora che si davano la mano sul ciglio della porta
"Perché mamma è andata via?" Domandò Scorpius
Draco sospirò e si avvicinò a loro abbassandosi al loro livello, "stare tranquilli presto torna" prese in braccio Aurora, "cosa volete per colazione?"
"Voglio la mamma" disse Aurora
"Ma ci sono io stella, dopo arriva la mamma"
Non rispose nessuno e rientrarono in casa.

Draco mise Aurora nel suo seggiolone e tirò fuori i loro biscotti preferiti
"Latte per Aurora" glielo appoggiò davanti, "e succo per Scorpius" lo allungò anche a lui.
I bambini iniziarono a mangiare e Draco li guardò pieno di sensi di colpa.
Controllò il telefono per capire di che messaggio stesse parlando Samanta, non sapeva perché le avesse lasciato il numero, ma era sicuro di non aver fatto niente con quella donna.
Le mandava in continuazione messaggi ma da parte sua non c'era alcuna risposta.

Sistemò il tavolo e dopodiché portò i bambini a giocare in giardino, mentre non faceva che pensare a lei.

His yellows // Draco MalfoyWhere stories live. Discover now