Capitolo 17

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La mattina dopo ti eri svegliata prima di Jungkook, ancora in tempo per andare all'università e con un lieve mal di testa a infastidirti.
Te ne eri andata il prima possibile, mandandogli un messaggio dicendogli che vi sareste visti lì, ma nulla di più.

Per i seguenti giorni il ragazzo aveva fatto finta che quella serata non fosse mai esistita davanti ai suoi amici e compagni di corso -così come avevi fatto tu- continuando a trattarti come una pezzente e a sfruttare il patto che vi legava, mentre tu soffrivi in silenzio. Solo voi due sapevate quello che succedeva le volte in cui decideva di portarti a casa sua.
Quel ragazzo tuttavia era stranamente affettuoso una volta finito, quasi ti intenerivano gli occhioni che ti faceva chiedendoti silenziosamente di giocare coi suoi capelli, sembrava quasi che non avesse mai ricevuto un abbraccio. Non sapevi fosse un trattamento riservato esclusivamente a te, e quando capitava che ti si addormentasse fra le braccia era così adorabile da farti arrossire.

Aveva provato a chiederti di andare lì più spesso, ma la maggior parte delle volte avevi rifiutato, usando la scusa della scarsità del tempo che avevi avuto per studiare.
Avevi sfruttato le ore guadagnate grazie al debutto dei tuoi amici per prepararti per gli esami che avresti dovuto dare quella settimana, passandoli entrambi e finendo anche di registrare la prima coreografia per i txt.
Avevi un paio di giorni per te in cui dovevi solo presentarti ai corsi e prendere appunti, ma almeno avevi l'agenda libera per la festa di Irene, ovvero l'unica uscita che ti saresti potuta permettere quel mese.

Malesya ovviamente ti aveva aiutata a prepararti anche quella sera, insistendo per farti mettere il suo rossetto rosso.
Ti aveva portato dei nuovi vestiti come al solito, anche se erano più succinti dei soliti abiti che ti portava,  quella volta era un completo rosso scuro di finta pelle: consisteva in un paio di pantaloni -a vita bassa in modo da lasciar vedere il tuo ventre- e un top simile a un corsetto con delle bretelle grosse, abbinato a un paio di anfibi e una giacca di pelle.
Avevi addosso solo un paio di cerchi spessi e dorati, gli unici gioielli che probabilmente non ti avrebbero dato fastidio.
Avevi deciso di raccogliere i capelli, in modo da rimanere il più fresca possibile. Sapevi che entro qualche minuto saresti morta dal caldo e volevi prevenire al meglio la cosa.

"Su zuccherino! Veloce! Soobin sarà qui fra cinque minuti"

Aveva detto lei, battendo le mani per far sì che ti sbrigassi a finire di truccarti. Quel giorno avevi chiesto a Soobin di accompagnarti, dato che era l'unico disponibile: i tuoi amici sarebbero dovuti andare lì ancora durante la preparazione della festa, mentre era fuori discussione che Jungkook ti accompagnasse in un posto così pieno di vostri compagni di corso. Fortunatamente il leader dei txt era libero e in città quel giorno e ti doveva il favore di avergli spesso tenuti occupati i compagni quando sgattaiolava a mangiare tutto il pane che Hyuka aveva portato loro.

Era arrivato esattamente all'orario che Malesya aveva previsto -anche se c'era da aspettarselo- e tu non avevi perso tempo a salire in macchina.

"Grazie Soobin, mi dispiace doverti costringere ad accompagnarmi"

Avevi detto una volta salita in macchina, forse più grata alla sua infinita pazienza che al tuo effettivo amico.

"Figurati, ti devo anche molto di più di questo per tutto ciò che hai fatto per noi"

Aveva risposto lui sorridendo, contagiandoti. Tuttavia con quell'espressione aveva tirato fuori uno dei tuoi vizi peggiori: il ragazzo aveva mostrato le sue fossette, e tu non avevi esitato un attimo a metterci il dito dentro, facendolo scoppiare a ridere.
Avevi sempre adorato farlo, le sue guance creavano dipendenza.

"Quando la smetterai di farlo?"

Aveva chiesto lui, mentre gli strizzavi il viso.

"Quando ti spariranno le fossette"

The Academy | Jeon JungkookWhere stories live. Discover now