10. Ultimo tango ad Arley Hall

1.6K 55 61
                                    



10.

Ultimo tango ad Arley Hall


******







Quelle ore furono un assurdo susseguirsi di eventi.

Prima Cassandra e Thomas avevano consumato una passionale sveltina nella sua Bentley, poi lui si era ricomposto alla svelta e aveva proseguito alla guida in direzione di Arley Hall nonostante le accese proteste della donna.

"Un attimo, dove siete diretto? Devo tornare a casa" gli fece presente Cassandra, ancora fisicamente frastornata da quanto successo pochi attimi prima. Avvertiva i muscoli indolenziti e dolori in tutti i recessi del corpo, nemmeno avesse corso l'intero perimetro dell'Irlanda a piedi scalzi.

"Voi non avete una casa" replicò Thomas, la mascella serrata.

"Sto da mio cugino, non siete aggiornato."

"Vostro cugino farà senza di voi per stanotte" decretò lui, mentre girava il volante con un tono che non ammetteva repliche.

E Cassandra allora non insistette ulteriormente.

Poco dopo avevano raggiunto il maniero di Arley e sin dal loro approdo nel cortile la bocca di Thomas si era impossessata con sincera voglia della sua e non si era staccato da lei nemmeno per spalancare le varie porte che li separavano dalla camera da letto. Thomas le aveva aperte alla cieca, tastando a memoria le varie pareti sempre senza smettere ti toccare il corpo della donna imprigionato tra le sue braccia.

E mentre già lungo le scale la liberava dalla costrizione degli abiti maschili e l'ammirava completamente esposta, egli arrivava a pensare che Cassandra fosse semplicemente bellissima, di una bellezza cruda e selvaggia. 

Le percorse con lo sguardo torbido le spalle allenate e muscolose, poi proseguì la discesa verso il piatto l'addome definito da duri allenamenti, infine quando la voltò di spalle per lasciare una scia di baci dietro al suo collo, si accorse del fascio di nervi tesi, scattanti che le attraversavano la superfice della pelle. Cassandra era un concentrato di potenza impossibile da ignorare, stranamente ammaliante; nonostante fosse abituato a donne dalle forme più piene e procaci, Thomas comprese che lei era un miliardo di volte più eccitante di tutte le altre messe assieme.

"Siete perfetta" gli sfuggì dalla bocca in un sussurro roco, prima di mordicchiarle sensualmente la spalla.

I morbidi capelli dorati si riversavano come un fiume straripante sulla sua schiena e Thomas vi immerse per un istante il volto, prima di spostarli delicatamente per continuare a lasciare lievi baci.

"Dammi del tu" gli rispose lei, prima di girarsi tra le sue braccia per tornare a baciarlo con ardore. "Ti sei guadagnato la confidenza."

"Sei perfetta Cassandra" ripeté allora Thomas contro alla sua bocca carnosa, per poi scendere sulla gola palpitante che annaspava in cerca di aria.

E la donna rabbrividì nel sentirsi appellare per la prima volta con il suo nome di battesimo. Faceva uno strano effetto ascoltare il modo in cui Thomas raddoppiava la "s", un modo così sensuale ed erotico da farla fremere di desiderio.

"Dillo ancora."

"Cassandra."

La donna avvertì altri brividi attraversarle la spina dorsale mentre Thomas la stendeva con premura al centro del letto, si puntellava sui gomiti e appoggiava la fronte sulla sua pochi istanti prima di entrare nuovamente dentro di lei.

Sicario || Thomas ShelbyWhere stories live. Discover now