«Il corpo di tua madre sta cambiando»

Dichiara, ma non comprendo il suo dire.
Vengo improvvisamente colto da terrore e panico, che sia malata da giorni a mia insaputa? Conoscendola so che non parlerebbe neppure se in gran doglie, pur di non farmi preoccupare.

Regge la mia mano e l'accompagna dolcemente sul suo ventre, la guardo smarrito nei suoi limpidi occhi stanchi e le prego di rivelarmi le sue condizioni.
«Mesi fa, tuo padre mi consolò presso la mia stanza a motivo di te. Tuttavia, la notte prima, proprio sul coricarmi, rivolsi alla Madre Natura delle preghiere. Non credevo che quella notte, ella mi avrebbe ascoltata»

Il sorriso suo tende in una risata, ma si trattiene per poter proseguire a parlare.

«Madre mi stai spaventando, che succede?»

Vacillo temendo che le mie orecchie verranno presto a udire qualcosa di sgradevole e amaro, desidero sapere la verità ma al tempo stesso ne sono assai terrorizzato; eppure lei sorride, ridacchia e mi guarda con allegria.

«Eledhwen, attendo un secondo figlio» il tono suo pari quasi a un inno, fiorisce una gioia risatina dalle sue labbra sottili.
La mia fronte si stringe, la gola si annoda e sgomentato ritiro la mano dalla sua. Chino lo sguardo alla sua pancia completamente piatta, poi la guardo e condivido il mio sospetto.

Ma improvvisamente, la mia memoria si rinfresca dei giorni precedenti, nei quali talvolta coglievo mia madre in momenti di debolezza, dove le ore trascorse chiusa in camera a dormire erano più di quelle che passava fuori, dove i giramenti di testa e il via vai delle serve dalla sua camera alla cucina con i secchi erano ormai quotidiani.

Ahimè, il mio fiato vien rapito dalla splendida notizia che nella bocca non resta nulla, così, incapace di esprimermi attraverso le parole, mi getto su di lei e la stringo forte tra le mie braccia.

«Diventerai un fratello maggiore»
Mi annuncia accarezzandomi i capelli, la stringo a me tergendola di lacrime e annegando il naso tra i suoi corti capelli profumati.
Presto, un giorno, terrò tra le mie braccia una graziosa creatura che renderà me non più un figlio unico e solo.

«Tuo padre ne sarebbe stato così contento, anch'egli desiderava molto avere altri figli»
Mi è permesso solo immaginare l'allegria che avrebbe avuto nel suo sguardo, egli dal cielo ammira gaio.

«Sono il primo a saperlo?»
Le chiedo.
«Sì, lo annuncerò quando la pancia si vedrà di più» dichiara.

«Posso dirlo a mia cugina?»
Chiedo ma lei scuote il capo e mi confessa di volerlo tenere segreto, annuisco e come figlio le do la mia parola, nessuno oltre me e le pareti di questa stanza verranno a conoscenza del fatto che sua maestà la regina Olisador, aspetta un bambino.


~⚜~


Volti truccati, mani inguantate od ornate di pietre o gioielli, profumi pungenti e aliti freschi di erba masticata.
Voci grasse, grosse, fini, sottili, acute e gravi. Giungono da destra, giungono da sinistra come raffiche di vento che non sanno dove andare e finire, passi pesanti e scalpiti di tacco quà e là, che irrompono come gocce di pioggia in autunno.

Le mie orecchie vengon nutrite di tutto e di più che ormai la mia testa è sazia, i miei occhi hanno visto e incontrato molte facce, anzi, troppe.
Le mie mani hanno stretto e son state strette e tirate da numerose persone che bramavano questo incontro da stagioni, che onore è per essi stare al cospetto di sua maestà il principe azzurro, presto sovrano del regno di Elvesreldelle, ma che onore è questo per il popolo degli elfi, un gran omaggio.

Il principe azzurro è gayWhere stories live. Discover now