14 - La rosa

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Milena aprì gli occhi. Era stesa su un cumulo di cartoni. Attorno era tutto scuro. Si alzò a sedere.

«Ti sei svegliata!» esclamò la voce di una donna, ci mise qualche secondo a capire che era Khalia. Poi gli occhi si abituarono alla scarsa luce e vide anche Daniele che le sorrideva.

«Cos'è successo?» chiese cercando di ricomporre i ricordi. Fu Khalia a rispondere.

«Abbiamo avuto uno scontro con gli Adoratori di Lilith e tu hai un po' perso le staffe.»

Milena ricordò e si voltò ansiosa verso Daniele.

«Come stai?» gli chiese. Lui le sorrise tenendosi le costole ed esibendo un livido sotto l'occhio destro

«Poteva andare peggio.» rispose il ragazzo «Comunque anche tu hai un bel livido.»

La ragazza si toccò la guancia e, in effetti, le faceva male. Gattonò fino a Daniele e gli toccò la cassa toracica, lui sussultò prima di fare uno sguardo sollevato.

«Grazie...» sussurrò lui.

«Che cosa hai fatto?» domandò Khalia fissandoli curiosa.

«Sono una strega,» rispose Milena tornando al suo posto «ma non un'abile guaritrice, quindi non riesco a curare. Riesco ad alleviare il dolore, però! Tu, piuttosto, stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?»

«No,» Khalia sorrise appena «credo che mi tenessero pronta in caso Daniele... non gli fosse stato più utile, diciamo.»

«Non capisco perché Lilith ci abbia fatto andare via.» rifletteva ad alta voce la strega.

«Hai detto» Daniele la guardava preoccupato «che non ci vuole tra i piedi, perché ci teme per motivi che non ha avuto la cortesia di comunicarci.»

«Sì,» sospirò Milena «è ancora quello che penso... ma credo che sia importante il motivo. Se si stesse servendo di noi, senza che ce ne accorgessimo? Se fosse solo un bluff, questa scelta di lasciarci andare?»

«Secondo me,» Khalia era leggermente arrossita, ma li guardava entrambi in viso «dovreste andarvene e basta. Questo non è il vostro mondo e tantomeno la vostra battaglia. Dovreste andarvene, senza voltarvi indietro.»

«Un membro della Resistenza che parla così?» chiese Milena accigliata «Comunque no. Noi porteremo a termine il nostro compito e torneremo per aiutare la Resistenza.»

Daniele non parlò, sembrava perso nei suoi pensieri. A Milena non piaceva Khalia, ma non percepiva energie negative. Questa cosa la irritava, lei la irritava.

Dagli zaini presero i panini e cenarono. Khalia si addormentò subito dopo. Milena guardò Daniele.

«Cosa ti frulla per la testa?»

«Mi chiedo se Khalia possa avere ragione.»

«Cosa vuoi dire?»

La loro compagna di viaggio si agitò nel sonno. Daniele guardò Milena negli occhi.

«Mi hai detto di fidarmi e non chiedere spiegazioni. Che per salvare questo mondo dobbiamo andare al sito del Fuoco Sacro, ma non vuoi che io sappia di cosa si tratta, non vuoi dirmi cosa ti ha fatto davvero Lilith. In tutto ciò potremmo morire. È irrazionale voler tornare a casa?» lei sentì una fitta al cuore.

«Fin'ora ti sei fidato di me... perché ora è diverso? Mi hai chiesto tu portarti qui. Credevo che volessi liberare Layla...»

«Perché?» chiese lui con una risata amara «Tu ci credi? Credi che sia possibile?»

Oltre lo specchioWhere stories live. Discover now