11 - Il Vangelo di Lilith

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Milena era ancora nel quartier generale della Resistenza, accoccolata su una poltrona, intenta a studiare un libro di incantesimi. La sua döppelganger era sulla poltrona di fronte con un altro libro di incantesimi a fare la stessa cosa e le disse.

«So come sei, perché so come sono io. Se per risolvere la tua... condizione dovessi andartene, fallo. Non ti giudicherò.»

«Lo farò.» l'altra la guardava con gli occhi ingranditi dalla mancanza di riposo «Solo per poterti aiutare una volta tornata in salute, raggiungendoti di nuovo.»

Da quando era tornata a casa del suo doppio si era attivato un silenzioso movimento per aiutarla, tenendo Daniele all'oscuro. Perciò le due Milena e Ramona si erano messe a cercare soluzioni possibili. Purtroppo non era così semplice. Lilith era un'entità arcaica e non c'erano molti scritti su di lei.

«Non capisco» sospirò Milena «come funzioni. La popolazione accetta la presenza di questa dittatura...»

«Alcuni non hanno scelta,» spiegò l'altra «perché se gli Adoratori sono per iniziativa loro dalla parte di Lilith, gli Ubbidienti sono persone che stanno fuori dai suoi radar il più possibile, ma non fanno nulla per impedirle di essere perfida. Hanno paura. Chi ha paura può fare due cose.»

«Attacca o scappa.» sussurrò Milena

«Più o meno...» rispose l'altra «Chi scappa si rende l'ombra di se stesso, per passare inosservato, mentre chi attacca cerca di arrampicarsi sulla scala sociale e diventa Adoratore. Loro, come hai visto, sono molto vicini alle Lilim.»

«Cosa ottengono?» domandò Milena

«Bhe, molti proteggono le loro famiglie. Lilith a volte prende a servizio come schiave le figlie degli Ubbidienti, oppure rende guardie assassine i loro figli. Essere Adoratore rende più improbabile che accada. Non sono immuni da punizioni, ma hanno un margine di tolleranza che un Ubbidiente non si può neanche sognare.»

«Cosa fanno gli Adoratori? Cioè, che compiti svolgono?» Milena era molto curiosa di capire.

«Fanno quello che vuole Lilith, ma più di preciso sono sotto le figlie di Lilith, le Lilim, come quella che hai visto nel Castello. Lei parlava con uno degli Adoratori che controlla. Alcuni si occupano del rifornimento di cibo, gestiscono fabbriche, campi coltivati, mandando a fare la spesa le donne schiave di Lilith.»

«Queste donne sono state stregate?»

«Oh no...» la döppelganger fece una risata amara «Le fa rapire dalle Lilim e le ricatta. Se loro tentano di scappare o avere rapporti con la famiglia di origine, lei li uccide tutti. È bastato che lo facesse un paio di volte e nessuna si è più azzardata a farlo. Non ero ancora nata quando lo fece, ma mi hanno raccontato che fu tremendo. Fece portare la famiglia nella piazza e Lilith stessa li fece esplodere con la magia. C'erano il padre, la madre e... la sorellina neanche adolescente. Quando capitano queste cose si diventa molto più sottomessi, no?»

«Ha mai provato a fare una cosa del genere con la Resistenza?» chiese ancora Milena.

«No. Lei... non rapisce i membri della Resistenza. Li porta dalla sua parte, con l'inganno o la stregoneria, poi li usa per torturarci. In genere è difficile che ci riesca, perché mio padre ed io facciamo incantesimi protettivi a tutti i membri della Resistenza. Non capiamo come abbia fatto ad infrangere le difese di Tommaso. Tuttavia ha usato lui per uccidere Daniele. Non ci è chiaro come decida chi uccidere e chi no, ma proprio per questo tutti sono sempre sull'attenti. Il terrore si respira ovunque in città.»

Milena rifletteva. Forse non aveva un criterio per gli omicidi. Del resto i peggiori assassini sono coloro che non hanno un movente, se non l'assassinio stesso. Un brivido le percorse la schiena. Sfogliava un altro libro antico e ricoperto di qualcosa che sembrava corteccia. Niente di utile. Si sfiorava la rosa, sovrappensiero.

«Ho trovato qualcosa!» esclamò Ramona correndo sulle punte dei piedi dal portone con un libro sottile e dalla copertina nera e rossa. Si pose davanti alle due identiche Milena e spiegò.

«Questo è il Vangelo della Luna, simile al Vangelo di Lilith, ma ci sono delle nozioni in più. Racconta che lei è stata creata insieme ad Adamo ed Eva e altri esseri non meglio identificati, qui spiega alcune cose. Altre non le menziona nemmeno, ma... insomma devo andare con ordine. Qui dice che dopo la creazione del mondo, il tuo,» specificò guardando la Milena che aveva viaggiato fino a lì «ci fu uno scontro nel creato e lei fu ridotta al nulla della prigionia in una scatola di quercia da Adamo ed Eva. Dice che poi ha scoperto, la prima volta che si liberò, che erano nati altri due luoghi. Il mondo delle copie, cioè quello in cui ci troviamo in questo momento, e il mondo dei sogni che accoglie i sogni di entrambi i mondi.»

«I sogni che facciamo la notte? O intendi sogni come aspirazioni?» chiese Milena.

«Che differenza c'è?» rispose Ramona «Quello che sogni sono le cose che desideri o la paura che non si realizzino.» era un pensiero parecchio semplificato, ma Milena la lasciò proseguire «Comunque sia, Eva pare avere dei poteri curativi importanti, quindi è da lei che devi andare. Si trova nel tuo mondo, dentro il Paradiso Terrestre. Solo che per arrivarci, il libro dice che devi ottenere il Pomo, che ha Adamo nel mondo dei sogni, come diceva il Vangelo di Lilith. Si parla di una prova da superare, ma non specifica niente. Quindi dovrai fare un viaggetto. Un po' di cose c'erano anche nell'altro libro, ma questo è più specifico.»

Milena sentiva nascere una speranza.

«Come si arriva al mondo dei Sogni?»

«Ho cercato anche questo e il libro è piuttosto chiaro. Bisogna attraversare un fuoco sacro.» rispose Ramona.

«Immagino che pulluli di fuochi sacri da queste parti!» disse frustrata Milena.

«In realtà,» stavolta fu la sua döppelganger a parlare «uno c'è ed è anche non lontano dalla città. Solo che è tutta sorvegliata la zona che dovete attraversare per arrivarci.»

Milena si illuminò.

«Allora c'è speranza...» sussurrò, ma subito si rabbuiò «Come spiego a Daniele che devo fare questa... cosa, senza dovergli dire della rosa?»

La sua doppia le posò una mano sul ginocchio.

«Stai tranquilla. Devi solo chiedergli di fidarsi di te, ancora una volta.»

«Speriamo che basti.» sospirò Milena.

Oltre lo specchioWhere stories live. Discover now