19 - Ti amo

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Davanti a loro stava prendendo forma una luce tremolante e azzurrina, una cascata. Si avvicinarono, ma non riuscivano ad avanzare come le altre volte, un velo di oro rosa faceva da barriera. Milena si guardò attorno e lo vide. Un buco nel velo, della stessa dimensione del Pomo. Si rivolse da quella parte e, in pochi passi, lo raggiunse. Tese il Pomo verso il buco e ve lo lasciò cadere dentro. Il velo di oro rosa tremò e si dissolse in polvere. La strega prese la mano di Daniele, che la strinse. Milena sentì un breve fitta al petto e seppe che di petalo ne era rimasto uno. Strinse i denti e lo trascinò fuori, prima che il passaggio si chiudesse di nuovo.

Completamente zuppa, Milena guardò Daniele altrettanto fradicio e gli fece un sorriso appena accennato, entrambi con l'acqua che arrivava loro fino alla vita. Erano arrivati sulla Terra, nell'Eden. Si guardarono attorno e non potevano non restarne rapiti. Alle loro spalle la cascata emetteva riflessi cangianti, davanti a loro tutto era verde brillante, l'erba, le chiome degli alberi, bruscamente interrotto dai vivaci piumaggi di enormi uccelli, sembravano fenici e pappagalli tre volte più grandi di quelli che avevano visto o studiato a scuola. Sotto i loro piedi l'erba era un manto soffice e curato. Il cielo era del tutto privo di nuvole e, benché l'ambiente avesse un aspetto estivo, il sole scaldava il giusto da scaldare, ma non da soffocare. Milena finalmente comprese appieno perché quello era il Paradiso Terrestre. Emanava pace ogni goccia di clorofilla, ogni sussurro d'aria, ogni molecola.

La ragazza si voltò e si rese conto che Daniele la guardava, con intensità. Lei distolse lo sguardo, ma era troppo tardi. Sapeva che cosa significava quello sguardo, sapeva che era ammirato da lei, dalla sua capacità di risolvere le situazioni, portandolo fin lì nel loro viaggio. Sapeva che era uno sguardo d'amore.

Sentì il suo cuore accelerare e tutto il corpo diventare bollente, il petto bruciare. Si guardò le mani, che avevano preso una tonalità carminio, tremanti. In realtà sentiva che tremava tutto il suo corpo.

«Cosa succede?» chiese Daniele spaventato.

Lei cercò di tenere il controllo, rispondendo a denti stretti.

«Vai a nasconderti! Dietro a un masso! Vai! Presto!»

Adesso la tonalità carminio delle mani si era estesa a tutto il corpo. Sembrava pronta ad esplodere. Daniele non si muoveva.

«Vai! Presto!» ripeté lei che non sapeva ormai più contenersi, ma vedendo che lui rimaneva dov'era, fece un ulteriore sforzo: puntò la mano sinistra verso di lui, con la sua energia calda lo agganciò e lo spinse dietro a un masso venti metri più in là. Oltre non sarebbe riuscita. Infatti divenne sempre più calda e luminosa, i capelli elettrici. Per Daniele fu come se il tempo si fermasse, si sentiva sospeso in un ritaglio del tempo stesso.

«Ti amo...»

Poi fu un momento. Il fuoco proruppe dal corpo di Milena, divampando in un cerchio composto da lingue di rosse e oro, che crebbe fino a diventare alte colonne che danzavano violentemente e investì l'intero Eden con la velocità di una fuga di gas.

Daniele si rannicchiò dietro al masso, coprendosi la testa con le braccia e sentendo il cuore esplodere di terrore. Forse stava per morire! O vivere e trovare il cadavere di Milena! O neanche quello! Gli sarebbe rimasto solo quel "ti amo" e non era neanche sicuro di averlo sentito davvero.

Lentamente abbassò le braccia, sollevò la testa e schiuse gli occhi, poi uscì dal riparo del masso.

Lo spettacolo davanti ai suoi occhi era impossibile da credere. Dove prima c'erano alberi e rigogliosa vegetazione, ora c'erano solo deserto e aridità.

Con paura crescente si alzò, sperando di avere ancora qualcosa di Milena da poter guardare. E c'era. La ragazza era sdraiata a terra in una posa innaturale, pallidissima e immobile. Lo sterno si muoveva appena: era viva! S'inginocchiò accanto a lei e le accarezzò la fronte. Era fredda. Ciò significava che sarebbe rimasta viva, ma per poco.

Oltre lo specchioWo Geschichten leben. Entdecke jetzt