Rancore e cuore (1/2)

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Poco dopo, giunsero al castello Ella e Dan. Con gioia di Trixie le disse sua madre Chloe che sapevano della vera natura di Lucifer, accettandola. Presto però la gioia di Trixie cade a terra. Le dissero che Lucifer con i suoi genitori e Amenadiel dovevano tornare indietro per stanare Cain che era fuggito dopo il fallito attentato di Charlotte. Maze era gia sulle due tracce. Arrivò al castello anche Azrael e altri due angeli per proteggere tutti. Fu poco prima di andare via Lucifer che Trixie gli disse, cercando di essere forte
"Lucifet volevo dirti..."
Guardò suo padre Dan che commosso le annuì di si
"...per papà Dan va bene. Io vorrei chiamarti papà Lucifer. Se non vuoi va bene lo stesso"
Lucifer l'abbracciò dicendole
"Sarei onorato Trixie. Perché tu sei mia figlia, la figlia del cuore. Un legame più forte se fossi mia figlia di sangue"
Poco dopo Trixie in un balcone del castello vide la corvette sfrecciare su una strada. Con il cellulare fece la foto.

Delle foto del periodo nel castello in Canada facevano vedere quanto erano preoccupati, ma piccoli sorrisi pieni di speranza non mancavano.

Ci vollero due settimane per catturare Cain e smantellare la sua rete criminale. Trixie ricordava bene la mattina nel quale dalla sua camera, dove dormiva con Ella e Azrael, era certa di sentire la corvette. Si affacciò al balcone saltando dalla gioia. Erano tornati. Trixie abbracciò felice i genitori, ma poi gettò le braccia al collo di Lucifer, piangendo
"Papà Lucifer sei tornato! Papà Lucifer!"
Vedendo con sorpresa di tutti, Lucifer commuoversi fino alle lacrime.

Tornati alla loro normalità, molte cose si modificarono in meglio per Trixie. Ci fu il matrimonio di Charlotte con suo padre Dan. Linda scoprì di essere incinta ed Ella iniziò una relazione con Antar, uno dei due angeli rimasti al castello canadese. Soprattutto Chloe e Trixie di trasferirono all'attico. Il regno da scapolo di Lucifer divenne un luogo famigliare. Alla camera da letto di Lucifer fu posta una porta scorrevole. Particolarmente nella preparazione della camera di Trixie, Lucifer le concesse di sbizzarrirsi. In meno di una settimana, la bambina fece realizzare la camera di una principessa guerriera. Al piano sotto l'attico si trasferì Maze dove Trixie andava quando capiva che i Deckerstar avevano bisogno di stare soli.

Continuando ad aggiungere altre foto all'album, Trixie si accorse di avere una gran fame. Uscì dalla camera sapendo dove andare.

Nello stesso momento. Paradiso.

Una bambina bruna arrivò con un gran sorriso nella cucina nell'abitazione di Dio. Si precipitò prendendo un piatto pieno di biscotti al cioccolato. Uno degli angeli addetti alla cucina che erano scelti tra le anime benedette riprese il piatto dalle mani della bambina, dicendole
"Bambina questi sono per Dio. Vuoi averne?puoi chiedergli qualcuno a Dio"
Il capo cuoco si precipitò nel ridare il piatto alla bambina. Tutti gli altri nella cucina erano fermi e preoccupati. Dopo un inchino alla bambina, il capo cuoco le disse
"Lo perdoni principessa. Si trova qui da stamattina. Lo punirò a dovete"
La bimba annuì di si, uscendo dalla cucina. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Il capo cuoco spiegò al novello aiuto in cucina
"Ricordati sempre di quella bambina. Si tratta della figlia di Michael, si chiama Dania di anni dieci. Lei può fare tutto qui in paradiso. Soprattutto non pensare mai di andare da Michael per dirgli quanto sia insopportabile la figlia. Lui le lascia fare quello che vuole..."
Sottovoce
"...la madre era una principessa elfica con cui Michael ebbe una veloce relazione. Quella gliela portò appena nata, perché voleva sposare un re della sua realtà. Michael fu obbligato da Dio a tenerla. L'hanno cresciuta governanti come una piccola despota sicura di poter avere tutto. A chi credi darebbe ragione Dio? Certamente alla nipote. Capito? Non contraddirla mai"
L'aiuto cuoco annuì positivamente, piuttosto impaurito.

Stesso momento sulla Terra.

Trixie entrò nella cucina dell'attico con una meta precisa in testa. Uno zio paterno che viveva in Brasile gli aveva inviato per il nono compleanno un pacco pieno di dolci. Quei dolci erano stati riposti nella grande stanza/dispensa dell'attico, accanto la cucina. Appena trovati Trixie aveva l'acquolina in bocca. Stava per scartare una barretta di cioccolato ma una voce la bloccò
"Metti giù quella bomba di zucchero"
Lucifer era sulla porta della dispensa elegante come sempre, mancando solo la giacca. Trixie lo guardò con occhi da cucciolo bastonato
"Papà Lucifer ma sono un mio regalo"
Lucifer le prese dalle mani la barretta, mettendola con gli altri dolci. Le disse, mentre la spingeva delicatamente fuori la stanza/dispensa
"Con tua madre abbiamo scoperto che in quei dolci si trova il sessanta per cento di zucchero. Andresti con metà di quella barretta in coma diabetico"
Trixie sbuffò facendo sorridere Lucifer che le disse mentre gli prendeva dal frigo dietro il bancone del bar un succo di pera
"Quei dolci domani mattina andranno ad Anton, quel brasiliano che gestisce quel negozio di frutta e verdura. In cambio ci regala della frutta. Farò le barrette alla frutta"
Trixie accettò il succo di frutta molto più felice, adorava le barrette dolci fatte dal suo padre acquisito. Dal balcone arrivò Azrael che consegnò a Lucifer una busta da lettera dorata. Nel vederla il re dell'inferno le disse non molto contento
"Nuova riunione in paradiso?"
Azrael annuì positivamente, sedendosi accanto a Trixie nel divano. Un accigliato Lucifer disse mentre si dirigeva alla sua scrivania nel piccolo studio accanto il balcone
"Trixie bada a tua zia"
L'angelo della morte fece la linguaccia al fratello. Tornò alla nipote dicendole quasi sottovoce
"Sei pronta? Ti stai allenando agli scacchi?"
Trixie le rispose sempre a bassa voce
"Mi alleno così tanto che mi fumano le dita. Non posso fallire. Tra le lezioni di scacchi di mio nonno paterno Pedro, di Lucifer sono super preparata. Zia tu credi che posso farcela?"
Azrael le baciò la fronte facendola sorridere
"Sono certa che riuscirai. Ricorda che fino al quarto posto puoi avere quel libro che vuoi regalare a Luci"
Trixie lo sperava
"Un saggio di Dante che lo descrive com'è veramente. Lui crede che tutte le copie sono state bruciate dall'inquisizione"
Azrael accarezzò una guancia di Trixie, era felice che fosse sua nipote. Dall'ascensore entrò Maze che si diresse subito a sedersi sul divano con Trixie e Azrael, sussurrando
"Tutto preparato. Domani mattina, venerdì saremo al mercato. Ufficialmente per tutti io e Trixie siamo al campeggio come altre volte. Invece Trixie parteciperà alla competizione di scacchi nel mercato magico del quartiere cinese di Los Angeles"
Azrael sorrise con gli occhi sognanti
"Noi restiamo solo tre giorni, Tre giorni magnifici. Il mercato resta attivo per dieci giorni. Un mercato immenso racchiuso in quello che sembra entrando un piccolo quartiere..."
Rivolta a Trixie
"...ma non ti tolgo la sorpresa di vederlo tu stesso"

Trixie e il re dell'inferno. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora