Capitolo 23

316 12 13
                                    

Martina's P.O.V.

Una strana e nuova sensazione si propaga dal centro del petto. Mi sento tranquilla, serena... in pace. Jorge è steso sul divano con addosso solo i pantaloni e io accoccolata al suo fianco, in slip e maglietta. Non so da quanto tempo siamo così; Jorge gioca con i miei capelli, stringendomi a sé, mentre io traccio linee immaginarie sul suo petto nudo.
Sorrido, pensando a come la mia vita sia cambiata negli ultimi mesi. E pensare che qualche mese fa mi facevo manovrare da Melanie solo perché pensavo fosse l'unico modo per arrivare ai miei sogni, ma mi sbagliavo. Nel giro di pochi mesi ho imparato a conoscere Jorge, sto scoprendo l'amore e, poi, sto realizzando i miei sogni. Il contratto con la Hollywood Records e l'incisione di un mio disco.

"Ti vedo pensierosa, cosa c'è?" domanda accarezzandomi delicatamente il collo.

"Penso a come... a come mi hai stravolto la vita" alzo la testa a guardarlo e lo vedo sorridere. Quando sorride diventa ancora più bello; mentre gli angoli della bocca si estendono, vengono fuori due fossette che lo fanno sembrare un bambino, e gli occhi, quei meravigliosi occhi verdi, si socchiudono, circondati dalle rughette di espressione che risaltano quando sorride, ma sorride davvero. E' bello.

"A cosa devo tutta la dolcezza di oggi?" ghigna con il suo solito modo di fare, da perfetto stronzo qual è. Possibile che non si possa intrattenere una conversazione seria per più di qualche secondo?

"Cretino, non ti parlo più" gli do le spalle, incrociando le braccia al petto e assumendo il broncio, proprio come una bambina.

"Dai piccola, scherzavo" sussurra. Lentamente, mi sposta i capelli sulla spalla sinistra, strofinando dapprima il naso contro l'incavo del collo, per poi posarci le labbra. Non saprei spiegare quello che sento quando sono con lui, ma sto bene. Mi sento libera di essere me stessa, per davvero.

"Mm" è l'unica cosa che viene fuori dalle mie labbra. "Ero seria prima" brontolo, inclinando la testa di lato.

"Quindi ti ho stravolto la vita, eh?" ghigna, so con certezza che lo sta facendo. Mi giro verso di lui, guardandolo seccata e con un sopracciglio sollevato. "Okay, va bene... la smetto" scoppia ridere. Devo rimanere seria. Non deve vincere.
Non fa ridere, Martina. Cerco di auto convincermi, per non scoppiargli a ridere in faccia e dargliela vinta in questo modo. Nonostante mi sforzi di resistere, la sua risata mi travolge.

"Si, ma ora non montarti la testa" ritorno seria, o almeno ci provo.

"Mm, anche tu principessa" mi accarezza una guancia e i nostri occhi si specchiano gli uni negli altri. "Mi stai migliorando la vita, e mi stai facendo aprire il cuore all'amore" abbassa il tono di voce. Mi mordo il labbro, quando fa queste uscite mi fa sciogliere il cuore.

"Jorge, sei stato una via di fuga da quella che era la mia vita prima di conoscerti. Mi hai dato forza, sostegno, fiducia e... amore" gli accarezzo la guancia. "Sei la mia grande fuga" congiungo finalmente le nostre labbra.

"Grande fuga?" sorride divertito dal modo in cui l'ho definito. Okay, forse è un po' insolito, ma è stato davvero la mia fuga, mi ha fatta uscire fuori da quella era la mia vita fino a qualche mese fa. "Posso ricambiare? Io non sono così originale e romantico come te" si passa una mano tra i capelli, arrossendo appena.

"Sei arrossito" gli faccio notare, sorridendo.

"Non è vero" distoglie lo sguardo.

"Aww... amore" gli prendo il viso tra le mani, soddisfatta dall'effetto che gli faccio, e porto le mie labbra di nuovo sulle sue. "Vieni, ti faccio sentire una cosa" mi alzo dal divano, prendendolo per l'avambraccio e trascinarlo con me al piano di sopra nella mia stanza.

Princesa// JortiniWhere stories live. Discover now