Capitolo 18

229 13 13
                                    

Martina's P.O.V.

Mi strofino gli occhi, girandomi a pancia all'aria sul letto. Non so che ore sono, la mia stanza è ancora avvolta nel buio e il silenzio regna sovrano. Mi allungo verso il comodino, cercando il telefono, sono le tre e non riesco a dormire; sono ore che mi rigiro continuamente nel letto, senza trovare quiete. Rinuncio all'idea di dormire, così, infilandomi le cuffiette nelle orecchie, avvio la riproduzione della mia playlist. Chiudo gli occhi, beandomi della sensazione di pace che mi trasmette la musica e resto così per non so quanto tempo, mentre le canzoni scorrono.
E' la sveglia che suona, poi, a riportarmi alla realtà. Ultimamente il mio pensiero è fisso su Jorge e al rifiuto dell'altro giorno. Insomma, io e Jorge siamo amici. Perché ho dubbi al riguardo? E perché mi preme tanto il fatto che mi abbia rifiutata?

"Basta!" mi dico a voce alta, coprendomi il volto con le mani. La situazione sta diventando ingestibile. Dopo il bacio che c'è stato, abbiamo deciso di far finta di nulla. Ma come si fa? Come posso rinnegare quello che ho provato? Mi alzo, facendomi carico delle poche forze che mi restano; in questo momento vorrei rimanere su quel letto in eterno, sotto le coperte e con la mia musica. Nei giorni scorsi mi girava per la testa una nuova melodia, ma ora l'ispirazione sembra essere svanita nel nulla. E' volata via; non riesco più a scrivere o comporre.

"Buongiorno Tini!" mi saluta euforica Mercedes, vedendomi scendere le scale. "Ehi" sussurra poi, venendomi in contro, notando la mia espressione.

"Ciao" saluto la mia amica con un filo di voce, scendendo l'ultimo gradino.

"Come stai?" mi abbraccia. Come sto? Bella domanda. Il fatto è che tra me e Jorge non c'è mai stato nulla, oltre l'amicizia. Sono stata io a fraintendere i suoi atteggiamenti. Mi sono presa una sbandata per il ragazzo dagli occhi verdi e ho visto cose che in realtà non esistono.

"Bene" mento ad entrambe, cercando di essere il più convincente possibile anche con me stessa. Non sono una che ama deprimersi anzi, preferisco passare le giornate con i miei amici per tirarmi su il morale, oppure un serata di film con Mercedes. Eppure, questa volta mi sembra diverso.

"Farò finta di crederti" scioglie l'abbraccio, accennando un sorriso. "Oggi pomeriggio shopping con le altre? Dobbiamo trovarti un vestito pazzesco per la trasmissione di domani" mi guarda maliziosamente, chissà cos'ha in mente questa pazza.

"Buongiorno belle donzelle" sorride Fran, portando in tavola due piatti di pancake.

"Li hai fatti tu?" chiede la sua ragazza, indicando con lo sguardo il piatto con la colazione.

"Certo che si, bellissima. Forse non lo sai, ma sono un ottimo chef" si pavoneggia davanti alla bionda. Come se non lo conoscesse.

"Ah si?" lo prendo in giro, mentre entrambe cerchiamo di non scoppiare a ridere.

"Fran, puoi portare anche questi di là?" lo richiama dalla cucina Elena e io e Mechi non siamo più in grado di trattenerci. Finiamo di fare colazione noi tre. Mamma e papà sono fuori città per lavoro per un convegno nella città di Salta e torneranno lunedì.

"Ciao ragazzi!" ci saluta particolarmente contenta, Lodo, quando ci vede arrivare al nostro solito punto d'incontro nel cortile della scuola. "Ho una notizia incredibile" per poco non si mette a saltare come una bambina.

"Calmati dai" le sussurra Diego, abbracciandola da dietro.

"Che succede?" chiede Jorge raggiungendoci insieme a Cande ed Alba. Il mio sguardo si posa su di lui, come se cercassi un contatto visivo con il ragazzo che è a pochi passi da me, ma che non mi considera minimamente.

"A quanto pare Lodo ha una notizia importante da darci" prende la parola mio fratello, mentre Mercedes, che è ferma al mio fianco, mi tira una gomitata senza farsi accorgere dal resto del gruppo.

Princesa// JortiniTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang