Capitolo 20

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Martina's P.O.V.

Mi guardo allo specchio, ancora incredula del fatto che stasera ho un appuntamento con Jorge. Dopo il bacio di ieri agli studi televisivi e la mia intervista siamo andati a cena tutti insieme, dunque io e Jorge non abbiamo avuto modo di stare soli per parlare di noi. Prima di andare a letto mi è arrivato un suo messaggio, con il quale mi chiedeva un'uscita per questa sera. Non ho potuto non accettare, ovviamente.

"Tini!" esordisce, entrando in camera mia come un fulmine, Mercedes. D'istinto mi copro con l'asciugamano, essendo che stavo ritoccando il make-up prima di vestirmi.

"Ma dico... sei impazzita?" porto una mano sul petto per lo spavento, ero assorta nei miei pensieri e la mia migliore amica pensa bene di farmi venire un infarto appena prima di un appuntamento con il ragazzo dei sogni.

"Scusa, ma è urgente" sussurra poi, richiudendo con cura la porta.

"Che succede?" mi acciglio. La bionda, in completo silenzio, prende posto sul letto. "Oi Mechi, che hai?" mi alzo di scatto dalla seduta del mio vanity e mi siedo accanto a lei.

"Ho un ritardo" mi si raggela il sangue a quelle parole. Resto zitta e immobile per qualche secondo, non sapendo cosa fare né cosa dire. "Non so cosa fare" scoppia in lacrime. La stringo a me, provando a darle un conforto.

"Fran... Francisco lo sa?" deglutisco a fatica. Un grosso nodo allo stomaco mi impedisce di parlare e respirare regolarmente. La biondina al mio fianco scuote la testa con energia.

"Ti pare? Darebbe di matto. Si farebbe una miriade di film mentali" si copre il viso con le mani, lasciandosi andare alle lacrime.

"Mechi" sussurro appena, non avendo la più ben che minima idea di come comportarmi.

"Tini, ho solo diciassette anni... ho tanti progetti per il futuro" singhiozza. 

"Ma no Mechi, andrà tutto per il verso giusto. Magari sei solo stressata" le accarezzo la lunga chioma bionda. "Però, per sicurezza, che ne dici di fare un test di gravidanza?" azzardo a chiedere, sentendo il suo respiro bloccarsi. Non oso immaginare come ci si debba sentire in una situazione simili; tante ambizioni, progetti... non è il momento per un figlio.

"Ho paura" ammette, ricomponendosi e asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. Mi allungo verso il comodino, per prendere un pacchetto di fazzoletti dal cassetto.

"Ci sarò io con te, sempre" gliene porgo uno, sorridendole dolcemente.

"Grazie Tini, sei la sorella che non ho mai avuto" mi abbraccia di nuovo. Il nostro commovente momento tra migliori amiche viene interrotto dal mio cellulare che squilla, avvisandomi dell'arrivo di un messaggio. "Chi è?" chiede curiosa, cercando di sbirciare il nome sullo schermo, allungandosi in avanti.

"E' Jorge" scrollo le spalle, picchiettando il piede sul pavimento.

"Tra venti minuti sono da te, Principessa" recita il messaggio. "P.S. Ti avviso ora perché so che sei una ritardataria cronica" immediatamente dopo me ne arriva un altro e mi scappa un mezzo sorriso. Per quanto mi abbiano sempre infastidito le prese in giro da parte degli altri, con Jorge non è così.

"Jorge, eh? Mi spieghi cos'è successo ieri agli studi di Canale 21?" inarca un sopracciglio e il suo sguardo indagatorio mi mette in soggezione, e non poco.

"Io e Jorge... cioè, Jorge mi ha baciata" abbasso la testa. Sono sempre stata timida su certi argomenti, anche se non sembra. "Ma non abbiamo avuto modo di parlare dopo, così abbiamo organizzato un'uscita per stasera a cena" interpreto il suo silenzio come un invito a continuare, dunque cerco di spiegare in breve la situazione.

Princesa// JortiniWhere stories live. Discover now