Amare è bruciare, è essere in fiamme

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N.d.A. se la storia vi sta piacendo, lasciate qualche voto! Aiutatemi a farla crescere ^^ 💕 Ho anche creato una playlist, la lascio in un commento qui accanto.

Seduti sulle gradinate del Duomo, la notte ad allungare artigli d'inchiostro sulle loro figure, Michele si chiese cosa nostro signore Gesù Cristo avesse in serbo per lui questa volta

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Seduti sulle gradinate del Duomo, la notte ad allungare artigli d'inchiostro sulle loro figure, Michele si chiese cosa nostro signore Gesù Cristo avesse in serbo per lui questa volta.

Rebecca aveva ordinato a tutti di farsi vedere lì, ma di lei non c'era traccia ancora. Quello che invece c'era erano le urla della compagnia poco intelligente che lo circondava, il casino di bottiglie di alcool a terra mezze vuote e Simone incollato a quella vodka come se ne dipendesse della sua vita, cosa che lo stava mettendo non poco in allarme.

«Datti una calmata!» sbraitò Massimo, che già aveva i nervi a fior di pelle a vista, a giudicare da come aveva passato la mezz'ora precedente a adocchiare ogni angolo come una gazzella all'erta. Il biondo strappò di mano la bottiglia a Simone, o almeno ci provò, perché l'altro girò il busto e la nascose giusto in tempo.

Michele morse il labbro, senza sapere che fare oltre a fissare la nuca del ragazzo mentre questo si alzava di botto e si allontanava, la testa reclinata all'indietro per ingoiare decisamente troppo alcool. Yvonne gli andò dietro, arrancando, e da più in alto lungo la scalinata scoppiarono le risa.

«Ma che sei, sua madre?» un coro di buuu! e poi una carta straccia colpì Massimo sulla nuca.

«Smettetela di ubriacarvi, coglioni!» fece lui. Tirò fuori il cellulare e lo portò all'orecchio, camminando avanti e indietro nervoso.

Michele storse la bocca e strofinò le Vans mezze scassate a terra, seduto con le gambe larghe. Se scappo pare brutto?

Adocchiò Simone che con sguardo assente e la mano a circondare il collo della bottiglia aveva l'aria ben poco concentrata sul fiume in piena di parole che la sua ragazza gli stava riversando addosso.

Quando avevano ritrovato l'auto in quelle condizioni pietose se ne era rimasto immobile per cinque minuti buoni, mentre Massimo partiva alla carica alla ricerca di Ivan e compagnia, salvo scoprire che erano evaporati via al suono della campanella. Poi avevano chiamato la polizia, erano arrivati pure i suoi genitori e Michele lo aveva lasciato che sporgeva denuncia e rispondeva a delle domande, apparentemente con la situazione sotto controllo

Però per Michele non era Ivan l'artefice, anche perché lo aveva visto a scuola, quindi, a meno che non possedesse una qualche tecnica della moltiplicazione del corpo, non poteva essere stato lui. Avrà dato l'ordine a qualche suo cagnolino ammaestrato, quanta professionalità.

Il rumore di vetro che raggiungeva il terreno lo riscosse e tornò a concentrarsi sulla coppietta non troppo felice. La bottiglia era a terra, ma quello che lo colpì come un pugno in faccia fu invece la visione di Simone che teneva le mani incollate alle guance di Yvonne e la limonava.

Fece per scostare lo sguardo, ma nel vedere come la ragazza cercasse di allontanare il suo boy un campanello di allarme risuonò nella testa e si alzò.

Rebel RebelWhere stories live. Discover now