quarantasette

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jack's pov

"sei sicuro che non dovrei venire anch'io?"

"sì, lo sono."

"ma cosa succederà se ti addormenti di nuovo? o inizi ad avere allucinazioni?"

"non lo farò, te lo prometto. ho dormito un paio d'ore la scorsa notte."

"solo un paio?"

"meglio di niente."

se jack avesse avuto gli occhi, li avrebbe roteati mentre agatha si agitava infinitamente.  un'altra notte quasi insonne era passata e ora si stava preparando per uscire.  indossava già una felpa con cappuccio appena pulita e dei jeans, ed era attualmente in bagno a controllare il proprio riflesso, infilando ciuffi vaganti di capelli castani nel cappuccio.  era passato un po' di tempo dall'ultima volta che aveva visto masky e hoody, quindi era un po' ansioso. 

ovviamente, agatha continuava a insistere perché venisse anche lei.  entrare nel territorio di slenderman era sempre rischioso per un umano.  masky e hoody probabilmente non avrebbero tentato di ucciderla, ma se ordinato dal loro padrone non avrebbero scelta.  anche se era chiaro che fosse con lui, poteva comunque essere uccisa o ferita.  a questo punto, era troppo attaccato a lei per rischiare.

era bello sapere che era preoccupata, però. 

annuendo in segno di approvazione al suo riflesso, jack si voltò a guardarla.  "senti, starò bene.  non è poi così lontano. andrà tutto bene, torno prima di sera." il dubbio era ancora riflesso nei suoi occhi mentre parlava, chiaramente non confortata dalle sue rassicurazioni.

"se sei così sicuro che andrà tutto bene, allora perché prendi il tuo bisturi?"
questo lo fece riflettere. in realtà , si aspettava che gli avrebbero chiesto un favore in cambio delle pillole, molto probabilmente coinvolgendo un omicidio, quindi ha pensato che avrebbe portato con sé gli strumenti appropriati. tuttavia, non era così sicuro di volerle dire di quella parte. dire che intendeva forse uccidere qualcuno sembrava qualcosa che l'avrebbe fatta preoccupare ancora di più.

"... autodifesa. sai, per ogni evenienza."
una semplice bugia, ma non alleviò le sue preoccupazioni come aveva sperato. se ne rese conto quando lei lo fissò con orrore, i suoi occhi spalancati.

"autodifesa?" ripetè. "aspetta, pensi che i tuoi 'amici' potrebbero FARTI DEL MALE!?  jack, ecco, vengo anch'io!" sospirò, scuotendo la testa mentre le sue agitazioni aumentavano. c'era qualcosa che non la facesse preoccupare?

"agatha, calmati," disse, interrompendola.  "no, non credo che mi faranno del male. sono la cosa più vicina che hanno ad un dottore, posso rifiutarmi di curarli." tecnicamente parlando, slenderman avrebbe potuto curarli se si fossero fatti toppo male (probabilmente, non conosceva veramente l'entità dei poteri di slenderman), ma non l'ha mai fatto per qualche motivo. "lo prendo solo nel caso finissi nei guai lungo la strada. o se vedessi qualche facile preda."

l'ultima frase la fece diventare un po' pallida il viso, e un sorrisetto vittorioso gli attraversò il viso sotto la maschera mentre lei distolse rapidamente lo sguardo con un piccolo "oh". parlare della sua dieta la faceva SEMPRE tacere, era un modo semplice per  terminare conversazioni indesiderate. apparentemente, il pensiero di lui che lacerava una persona ed estraeva i suoi organi la infastidiva. soddisfatto che non lo avrebbe importunato più così tanto, si diresse verso la porta principale, la ragazza trascinandosi dietro di lui. "starò bene. te lo giuro."

"...se lo dici tu" mormorò "ma stai attento, okay?" a questo punto si fermò, poi si voltò verso di lei e le accarezzò la testa. 

"lo sono sempre" la rassicurò con un lieve sorriso.  e con questo se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle.

eyeless jack- non so scrivere<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora