ventidue

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jack's pov

con la schiena appoggiata al tronco dell'albero guardava la luna, cercando di ricordare cosa esattamente stesse facendo fuori a quell'ora quando a casa c'era abbastanza cibo.
forse era scappato dopo aver avuto un attacco d'ansia e si era addormentato.
si alzò e si stiracchiò.

camminando verso casa, una cosa grigia a terra attirò la sua attenzione e si accovacciò per prenderla tra le mani.
un giornale spiegazzato.
riprese a camminare esaminando le varie pagine leggermente sbiadite.
madre impazzita ha imbottito il corpo della figlia morta con delle caramelle... quindi l'altro jack era tornato in città? forse jack avrebbe fatto un salto da lui, non lo vedeva da più di un anno.

arrivato davanti alla casa, piegò il giornale e lo infilò in tasca. per ora doveva pensare a cosa dire ad agatha riguardo il suo improvviso attacco.
appoggiando l'orecchio alla porta sentii la voce degli attori della sitcom serale, accompagnate dalle fastidiose risate di sottofondo. ovviamente, guardava la tv, cosa dovrebbe importarle di jack? non aveva alcun motivo per cui farlo, sicuramente aveva acceso la tv appena era uscito di casa.

per qualche motivo, quel pensiero ferì jack.

perchè gli importava se lei ci teneva o meno? aggrottando le sopracciglia, jack entrò cercando di fare meno rumore possibile, aspettando strane occhiate da parte di agatha, ma non ebbe alcuna reazione del genere, rimase distesa sul divano.

a quel punto, jack si avvicinò a lei e notò che stava dormendo. un ghigno si formò sulle sue labbra, sembrava così tranquilla mentre dormiva... quasi la invidiava, non in modo negativo però. non ricordava l'ultima volta che fu capace di dormire e riposarsi come si deve. sospirando si trovò a sorridere, spense la tv e andò nella sua stanza per prendere la coperta e coprirla.
indietreggiò ed incrociò le braccia soddisfatto della vista.
almeno qualcuno dentro casa stava dormendo bene, giusto?

col suo animaletto ben coperto, jack si assicurò che la porta principale fosse ben chiusa e andò in camera.
non era stanco ma non voleva svegliare la ragazza dal sonno profondo, e non voleva parlarle, voleva rimanere da solo, anche se il pensiero di agatha che dorme nella stanza accanto lo faceva sentire sicuro?
una sensazione così conflittuale, non gli piaceva.

seduto sul suo letto riprese il giornale tra le mani, un articolo attirò la sua attenzione, stirò la pagina con la mano e lesse.
"ancora molti misteri circondano l'omicidio della montagna di littlemead"

leggendo l'articolo, riguardava joe.
il corpo di joe era stato ritrovato tre giorni fa da un suo amico che voleva fargli una sorpresa. nessun'arma trovata sul posto, solo sangue e niente organi.

jack si sentiva vuoto mentre leggeva i dettagli sull'omicidio, finalmente lo avevano trovato morto quel bastardo, ce n'è voluto di tempo.
niente sospetti, niente testimoni... la polizia non conosceva nemmeno lo stato di agatha, se considerarla scomparsa o no.

c'erano molte tracce sul fatto che agatha passasse molto tempo là, ma non che fosse presente nel momento dell'omicidio. molti degli amici dell'uomo che furono interrogati non conoscevano nemmeno dell'esistenza della ragazza.
per tutti agatha era la nipote di joe che veniva a vivere con lui quando i genitori erano via per lavoro o quando doveva tornare nella sede principale della sua scuola.
nessuno conosceva la sua età, sapevano solo che fosse minorenne anche se senza certificato di nascita, nessuno poteva confermare la sua vera età.
e il certificato di nascita non l'avrebbe trovato nessuno sopra la scrivania di jack.
jack sorrise guardando i vari documenti di agatha sparsi sulla scrivania.

con questo, agatha non poteva più andare da nessuna parte.

eyeless jack- non so scrivere<3Where stories live. Discover now